Effetto Dream Theater

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Shogun_o.O
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Effetto Dream Theater

Post by Shogun_o.O » 26/11/2007 13:02

Non so da cosa dipende: forse il tempo, forse l'umore del momento, forse la posizione degli astri, ma capita a un certo punto che l'album che fino ad allora ti era parso scontato o noioso diventa, senza preavviso, BELLO.

Ormai da Six Degrees of Inner Turbolence, è quello che mi capita ad ogni nuovo album dei Dream Theater. Però, mentre per Six Degrees, avevo pensato che dipendesse dal fatto che l'album precedente (Scenes from a Memory) era semplicemente un capolavoro, senza ombra di dubbio l'album progressive più bello degli ultimi anni (e quindi qualsiasi album prodotto successivamente non poteva che apparire "peggiore") la cosa non si spiega per i successivi album.

E così è capitato che dopo aver acquistato Systematic Chaos, il CD è finito sullo scaffale, dopo il secondo ascolto, per più di un mese... fino a ieri, quando l'ho inserito nel lettore per dargli un ultima possibilità. E improvvisamente ho avuto l'illuminazione. Questo album è uno dei più belli scritti dai Dream Theater.

Tecnicamente parlando, siamo di fronte a qualcosa di umanamente inconcepibile. Che l'ingresso nella formazione del tastierista Jordan Rudess avesse in qualche modo cambiato profondamente il modo di suonare dell'intera band lo si era intuito già in Scenes from a Memory, ed era divenuto chiaro in Six Degrees of Inner Turbulence e Train of Throught, ma i fortunati ascoltatori di System of Chaos assiteranno a un capolavoro della tecnica. Sembra che il tempo per questi musicisti si sia fermato ai loro 20 anni, perchè è increbile che dei "vecchietti" di 40 anni riescano ancora ad essere semplicemente i migliori musicisti progressive sulla piazza.

Probabilmente è questo che spiega la mia difficoltà ad apprezzare gli album dei Dream Theater al primo ascolto. Hanno raggiunto un tale livello di perfezione musicale che è difficile persino da cogliere.

Forse, anche per questo motivo, System of Chaos è uscito in edizione speciale che, a un prezzo di qualche euro in più, offre un DVD della durata di quasi 2 ore che offre una panoramica della studio e della realizzazione dell'album. E proprio il DVD è un valore aggiunto che ti fa apprezzare il lavoro che c'è dietro a un album apparentemente semplice come System of Chaos. Vedere John Petrucci che esegue una scala (che non esiste in natura) alla velocità della luce e sentirlo dire "it's very difficult" lascia di sasso, mentre ti chiedi, non tanto come riesca a suonarla ma piuttosto come gli è venuto in mente di inventare una cosa del genere. Lui continua a sostenere che da grande vuole diventare bravo come Steve Vai... per me Petrucci è anni luce avanti a Vai, Satriani, Malmsteen e tutti quei chitarristi da circo che credono che la bravura di un chitarrista si misuri con la velocità di esecuzione di una scala. Petrucci è veloce, forse non quanto Malmsteen, ma accosta a un'ottima tecnica, un gusto per la melodia fuori dal comune.
Di Portnoy si è detto di tutto, ma per i pochi che hanno ancora dei dubbi sul fatto che sia sia il miglior batterista vivente, basta guardarlo in questo video.
Se poi qualcuno crede che "Flea" dei Red Hot Chili Peppers sia un bravo bassista, non potrà non notare come John Myung riesca a suonare col basso le stesse scale che fa Petrucci con una chitarra.
Jordan Rudess è il genio che si nasconde dietro agli ultimi album dei DT.
Ma la cosa che lascia più stucco, non è vedere certi virtuosismi in uno studio di registrazione, ma il fatto che poi dal vivo, questi uomini, riescono a riprodurre un intero album senza sbagliare una nota.

Ho dimenticato James LaBrie, il cicciobombo cannoniere che, poverino, cerca di cantare qualcosa sopra alle note del resto del gruppo. Per me resta ancora un mistero come possa essere ancora nella band... posso solo immaginare che sia bravo a cucinare :look:


Tutto questo per dire che l'ultimo album dei Dream Theater mi piace moltissimo :asd:
Consigliato a tutti gli amanti del genere progressive.
Per chi invece non conosce i Dream Thater consiglio l'acquisto di Scenes from a Memory, un album che non può non piacere. E non parlo solo degli amanti del rock progressivo, ma di tutti gli amanti della musica indistintamente. Persino ai cultori di Laura Pausini :lolol:

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Post by BigbO_oso_Os » 26/11/2007 13:11

Li adoro.
A livello tecnico sono i migliori manici sulla piazza sono stato al loro live a Bologna e sono tornato a casa in extasi.
Però se devo essere sincero ToT e octavarium li preferisco a systematic chaos.
Per quanto riguarda loro Myung è il mio dio (suono il basso), ho staccato la madonna da sopta il letto e ci ho messo la sua foto, Petrucci(con padre bolognese :sisisi: ) èmolto bravo anke se a volte tralascia la melodia di una canzone lenta per infilarci un assolo ai 4000 come non sapessimo che è bravo.Portnoy uomo gheg nonchè incitatore del pubblico è sempre alla mano, nel live è venuto sul palco con la maglietta del bologna.
Riguardo La Briè sono assolutamente daccordo con te, non ha caso i primi dream theater (al tempo Mjesty da cui la canzone the Ytse jam,provate a leggere il titolo al contrario) erano soltanto myung petrucci e portnoy, gli altri si sono uniti quando erano già in carriera.

In + ti linko questo...a suonare sono io..riconosci la canzone?? :cannone:


http://video.google.it/videoplay?docid= ... 5965411902

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Post by Shogun_o.O » 26/11/2007 15:32

Train of Throught e un altro album che ho impiegato mesi a farmi piacere.
A differenza degli album pre-"scenes of memory", che ti piacciono (o non ti piacciono) al primo ascolto, trovo gli ultimi album più "difficili". Appunto al primo ascolto di ToT la mia risposta è stata: "i Dream Theater sono a fine carriera". L'album non mi piaceva proprio. Ma come per Systematic Chaos c'è stato un giorno in cui mi son detto: "cacchio, questo album è bellisssimo!". Tanto che adesso quasi lo preferisco a Scenes from a Memory.

Vedrai che SC ti piacerà col tempo. Io lo trovo molto riuscito con delle melodie straordinarie.

Su Petrucci però non mi trovi tanto d'accordo. La sua dote è proprio quella di non uscire dalla melodia, preferendo il più delle volte assoli lenti e melodici a inutili virtuosismi (alla Malmsteen per intenderci). Certo che poi, essendo tecnicamente inarrivabile, e anche giusto che ci faccia vedere quello che sa fare. Come tutti i grandi musicisti, credo preferisca scrivere degli assoli che siano pochi quelli in grado di riprodurre. Farà pure una scala ai 4000 ma sa esattamente nota dopo nota quello che sta facendo, e non lascia niente al caso. A proposito potrei citare nuovamente i vari Malmsteen/Satriani/Vai, che saranno pure i migliori chitarristi al mondo ma spesso e volentieri lasciano al caso le loro scale più veloci.

Io ho visto i DT a Firenze e a inizio concerto è entrato un tizio dicendo che la band era imbottigliata nel traffico e per ammazzare l'attesa ci avrebbe intrattenuto un sedicente batterista con una maschera stile Kiss che ha improvvisato un assolo di batteria che avrebbe potuto fare mia nonna. Quando la folla ha iniziato a spazientirsi e sono iniziati i primi fischi, il batterista ha zittito tutti con un assolo di qualche minuto, alla velocità della luce con una serie di cambi di ritmo da cardiopalma... era quel birbantello di Portnoy che ha voluto farci uno scherzo :lolol:

P.S.: scrivo dall'ufficio e non ho l'audio, quindi non posso sentire il tuo filmato, sorry

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Post by Morticia_o.O » 26/11/2007 20:16

ma che bello trovare un post sui dream theater!!!!!!!!!Sho non ti pensavo un loro fan!!

Li hai sentiti dal vivo?????wooow!!
Andare a un loro concerto è il mio secondo sogno (il primo sono gli iron mi dispiace :PP)

Oramai è un po' di anni che li ascolto e Metropolis 2 è di gran lunga il mio album preferito..è diventata quasi una bibbia per me..
I Dream Theatre sono uno dei pochi gruppi che riesce a creare delle vere e proprie poesie sia sul lato musicale che sul lato dei testi. Per questo li trovo molto affascinanti..anche perchè a volte mi succede che un album che a primo impatto trovo stupendo dopo un po' che lo ascolto mi stanca.
Con loro invece scopro sempre qualcosa di nuovo che mi colpisce.

e Petrucci è un gran figo ;))))))

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Post by Shogun_o.O » 27/11/2007 09:33

Io sono un fan accanito dai Dream Theater!
Ho visto i DT dal vivo due volte a Bologna e Firenze. Mentre una volta ho visto un concerto a Bologna di Petrucci (in solitario).

Metropolis pt.2 è un gran album, il mio album preferito in assoluto (non solo tra quelli dei DT). Il bello di quest'album è che ogni volta che l'ascolti trovi una sfumatura che non avevi colto nell'ascolto precedente.
E poi è indubbiamente la massima espressione del progressive mondiale dai tempi degli Yes e dei primi Pink Floyd (e proprio da queste due band storiche i DT hanno attinto a piene mani per le sonorità di Metropolis).

Tra l'altro, ogni persona che ho convinto ad ascoltarlo è rimasta piacevolmente impressionata, nonostante non fosse un amante del genere :nod:

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Post by Morticia_o.O » 27/11/2007 21:12

bene allora ti faccio una domanda.
non centra molto col discorso ma è una cosa che non ho mai capito.

ORA CHE HO PERSO LA VISTA CI VEDO DI PIU'

cos'è?da dove viene?perchè è lì nel bel mezzo di Take The Time??

Comunque mi sono procurata Systematic Chaos che non conosco..adesso lo ascolto ^^

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Post by Shogun_o.O » 28/11/2007 10:12

E' una frase ripresa dal celebre film Nuovo Cinema Paradiso.
L'hanno lasciata rigorosamente in italiano in omaggio al regista :nod:

E lì in mezzo al brano perchè in realtà Take the Time è una bacheca di ricordi dei vari componenti band. Evidentemente a qualcuno di loro è piaciuto il film :wink:

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