Drogati di wow!

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NemesisLars_o_O
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Drogati di wow!

Post by NemesisLars_o_O » 13/06/2006 12:38

andate a disintossicarvi NEEERD!


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scie ... orpg.shtml


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CuginoIt
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Post by CuginoIt » 13/06/2006 13:32

http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni ... games.html

Secondo loro siamo 13 milioni di malati...

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Post by pot » 13/06/2006 13:49

Oddio, sono un depresso ansioso!

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Post by France » 13/06/2006 13:52

quello che mi rompe i coglioni sonoramente e' che la gente sta ad osservare i sintomi e mai la malattia.

Il sintomo sono i nerd, la malattia e' la societa' che spinge la gente a cercare rifugio in un posto lontano dalla ''normalita''.

Non vorei fare il solito discorso scontato la scocieta' e' uno schifo ecc ecc. Pero' qualche volta un po di lungimiranza quando si analizzano questi problemi ci vorrebbe. Prendendo la svizzera come esempio abbiamo dopo il giappone il piu' alto grado di suicidi del MONDO. Poi nel nostro mondo ''occidentale'' il fenomeno della depressione e' gia vecchio che ormai neanche se ne parla piu'. L'interesse e il coinvolgimento della gente per le cose ''importanti'' piu' disparate e' un calando dagli ultimi 60 anni, mentre e' cresciuto a dismisura l'interesse per le cose meno importanti ma pubblicizzate e mitizzate, tipo sport ecc, che non e' altro che uno svago come un altro.

Tutto sommato ho come l'impressione che si tende sempre a dire che il sintomo di una malattia della nostra societa' sia la malattia stessa. Ed e' una visione che non condivido per nulla.
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Post by Mano[FA] » 13/06/2006 13:59

Credo che sia facile farsi prendere la mano e lasciarsi andare a facili giudizi, sopratutto se si guarda da "fuori" (quelli li son matti, passano una giornata a giocare ai videogiochi)

però credo che non dovremmo sottovalutare alcuni aspetti che possono essere effettivamente nocivi. Io non ho mai giocato a WoW, ma le descrizioni che ho sentito spesso mi hanno fatto pensare alle tossicodipendenze. E in alcuni casi anch'io mi sono chiesto se il mio modo di vivere il videogaming fosse in qualche modo da "dipendenza".
E' decisamente difficile stabilire un limite, ma come per molte cose credo che un'esperienza totalizzante di gioco sia sintomo e magari causa di un disagio. Come il tossico che passa la giornata a pensare alla prossima dose, vedere la propria vita reale nel videogame e quella reale come intermezzo... forse è indice di qualcosa di storto...

In uno dei due articoli veniva paragonato ai giocatori d'azzardo incalliti. Fare un giro al ccasinò una volta all'anno non è certo male, viverci e perderci una fortuna si. I videogiochi non hanno (tranne rari casi) evidenti effetti collaterali come il gioco d'azzardo o le sostanze psicoattive, ma il problema che sta alla base in alcuni casi potrebbe essere lo stesso.

Rispondendo a France: la causa dell'utilizzo delle droghe non sono le droghe, ma è giusto che ci si renda conto che il loro utilizzo sono sintomo di qualcosa che non va.
Potrebbe quindi essere giusto considerare un abuso di videogiochi un sintomo di un disagio, esattamente come l'abuso di sostanze psicoattive
Last edited by Mano[FA] on 13/06/2006 14:02, edited 1 time in total.

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Post by Nyarlath » 14/06/2006 15:55

Come diceva qualcuno a proposito del caffe', i videogiochi creano dipendenza come tutte le cose piacevoli.

Io non gioco praticamente piu' perche' non ho tempo, mi piacerebbe giocare ma non sento un desiderio sfrenato e non ho sintomi da astinenza... direi che i videogiochi non siano proprio neanche da considerare al pari delle droghe o addirittura delle malattie.
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Post by snuffz » 14/06/2006 16:34

Che i videogiochi vengano criminalizzati non è una novità.
Anche in episodi gravi come il massacro del Columbine, in cui due ragazzi armati di fucile uccisero 12 compagni di classe, giornali e tv trovarono intelligente sottolineare che i due ragazzi, poco prima del massacro, avevano giocato parecchie partite a Doom... :think:
Qualche info
http://www.noemalab.org/sections/specia ... erche.html
Tv e giornalisti non trasmettono più notizie, ma sensazioni.
Ogni servizio viene sofisticato con musiche di sottofondo, montaggi stile film, sequenze al rallenty, zoom sullo sguardo dell'arrestato....
E naturalmente se c'è da scavare nel torbido, armiamoci di vanga e stivali.
Il ragazzino si è suicidato? Non è che per caso ascoltava Marylin Manson?
Non è che giocava agli sparatutto?
:gnash:

E ora alle accuse di violenza, si aggiungono quelle di dipendenza.
I videogiochi sono una droga, i giocatori dei tossici in astinenza, che vivono nella penombra della camera da letto, incapaci di staccare le dita dalla tastiera... mi aspetto da un momento all'altro la notizia di un adolescente che scippa la borsa a una vecchietta per comprarsi una dose di Call of Duty...
Dipendenza dai videogiochi?!
Dipendenza è una parola forte e seria, e usarla in questo contesto secondo me è un'esagerazione.
Allora perchè non parliamo anche di dipendenza dalla figa (che sono sicuro riscuote MOLTI più consensi di un mmorg, oggetti viola compresi) oppure dipendenza dalle uscite con gli amici.
Perchè non parliamo di dipendenza da calcio, visto che per alcuni è impensabile passare una domenica senza andare allo stadio, e attorno al calcio abbiamo un database ricco di risse e accoltellamenti.
No. I videogiochi, sono un droga.
:?

Non c'è niente di criminale in un gioco.
Se un ragazzo ci sta attaccato dal mattino alla sera sette giorni su sette, la colpa NON è del gioco (cosa dobbiamo auspicare, che facciano giochi più brutti, così i ragazzi dopo mezzora sbottino: "Che cazzata" e mettano via il cd?).

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Post by Shogun_o.O » 14/06/2006 17:39

La dipendenza è provocata da un preciso meccanismo del nostro organismo, che per questioni di tempo e voglia (e per non farvi addormentare) non sto a descrivere. Analizzata così, possiamo affermare che non esiste nessuna dipendenza provocata da qualsiasi cosa che non venga assorbita dall'organismo. Esempio: il fumo provoca dipendenza, è scientificamente provato. Togliere la nicotina all'organismo assuefatto provoca astinenza. Stessa cosa non si può dire della televisione.

Questo non vuol dire che non possano esistere altri tipi di dipendenze, definiamole psicologiche, e che pertanto non possono essere scientificamente provate e automaticamente ascritte a una determinata azione. Ovviamente, non essendo causate da particolari processi dell'organismo, non si può parlare di vere e proprie malattie e non esiste dunque una cura generica. Ciò non toglie che tali dipendenze esistono, e direi che, per il discorso fatto in precedenza, sono anche più gravi delle dipendenze "tradizionali", non esistendo un medicinale che le curi. E a questo punto, possiamo inserire tra le dipendenze la televisione che prima avevo scartato.

Fatta questa premessa, i giornali sicuramente esagerano, d'altronde queste sono cose che fanno notizia :tsk: Purtuttavia, non diamo per scontato che tutto quello che scrivono i giornali sia spazzatura. Purtroppo la dipendenza da videogames esiste. NON E' CAUSATA DAL VIDEOGIOCO IN SE', questo è verissimo ed è sacrosanto tacciare chiunque dica il contrario... però esiste.
Esiste la dipendenza dalla TV, esiste la dipendenza dal gioco d'azzardo, esiste la dipendenza dal Lotto e mi spiace dirtelo Snuffz, ma esiste anche la dipendenza da figa (per quanto possa essere piacevole... o spiacevole a seconda che uno abbia o meno a disposizione la materia prima :asd: ).
Come ho già detto, non si parla di dipendenza fisica, ma di dipendenza psicologica, pertanto non esistono cure specifiche, molti potrebbero persino non considerarle malattie... se mai qualcuno dovesse accorgersi della (probabile) dipendenza. Certo è che passare 12 ore al giorno (non parlo di una volta ogni tanto...) davanti a un videogames, piuttosto che davanti alla TV o davanti a un giornaletto pornografico, non sia del tutto "normale". Ho messo le virgolette sulla parola normale perchè ovviamente la normalità è una cosa soggettiva; certo è che mettere un MMORPG davanti a qualsiasi altra cosa (compreso il mangiare, il dormire e il lavarsi) non è normale oggettivamente parlando.

Lungi da me dire che chiunque giochi coi MMORPG sia dipendente da essi, ma non escludo la possibilità che, particolari individui, in particolari situazioni (che non sono poi così rare) possano trovare in un MMORPG una valvola di sfogo per determinati problemi, che porta, col tempo, alla dipendenza e certamente non sminuirei il problema, solo perchè "ne parlano i giornali e quindi sono solo fesserie".

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Post by Lysor_o.O » 14/06/2006 23:16

Che dire, se non che quoto Sho al 200%. E' sbagliato colpevolizzare i videogames, ed è sbagliato il ragionamento "tu giochi -> tu sei dipendente", ma la dipendenza esiste. Scusate, ma la storia dei coreani MORTI perché hanno giocato per 70 ore di fila ce la stiamo dimenticando?
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Tu vedi delle cose e chiedi: perché? Ma io sogno di cose che non ci sono mai state, e che forse non ci saranno mai, e dico: perché no?
--- Wolfgang Güllich

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Post by France » 15/06/2006 06:25

secondo me i giornalisti continuano a srivere prevalentemente spazzatura, i governi continuano a trovare rimedi del cavolo, per situazioni che vengono male interpretate. Come dici tu sho i disadattati sociali esistono e sono un fenomeno in crescita continua specie nella nostra societa' o peggio in quelle asiatiche che sono molto piu' ''dure'' delle nostre in quanto riguarda essere accettati.

Come scrivevo prima si vede solo la punta dell'iceberg, ma si e' troppo superficali per interrogarsi sul perche' esistono i disadattati, chiamiamoli cosi. Che sia bere, giocare(in tutti i sensi possibili), scopare ecc, l'uomo moderno ha bisogno sempre piu' di ''staccare'' dalla vita normale e questo non e' normale a mio giudizio. Perche' un bisogno di astrarsi dalla vita quotidiana e' un segno che non e' ritenuta normale o vivibile.

Infatti questo problema non esisteva 200 anni fa in cui non esisteva il concetto di vacanza come non esistevano i lavori ripetitivi da industria, e ufficio poi.

Ma per rientrare nel discorso di snuffo, dare la colpa a marylin manson, piuttosto che alla tristissimo ambiente delle citta' americane dell'entro terra con una altissima disoccupazione e zero possibilita' di successo in cui come denuncia il regista l'unica uscita e' diventare militari, e' comodo.

Questo denota semplicemente superficialita' punto e basta. E quello che trovo non vada bene e' che questa superficialita' e' normale e viene usata per nei giudizi della stragrande maggioranza delle cose. Un po piu' di lungimiranza e pragmatismo farebbe estremamente bene.
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Post by snuffz » 15/06/2006 10:24

Sarebbe interessante chiedersi perchè questo accanimento verso i videogiochi. Perchè giornali e media danno così risalto a questo tipo di dipendenza, se di dipendenza si tratta, e non martellano invece con la dipendenza dei cellulari, ragazzini dodicenni che si massacrano di messaggini, o che vengono presi da crisi isteriche se non hanno l'ultimo modello che fa le foto.
Anzitutto perchè fa notizia, ed è una notizia che VENDE bene.
Vende ai genitori.
Perchè il mondo dei videogiochi è un mondo a loro sconosciuto. Come la musica.
E allora quando escono questi titoloni a quattro colonne
L'ADOLESCENTE SUICIDA ASCOLTAVA MARYLIN MANSON
oppure
UCCIDE IL COMPAGNO DI BANCO: PASSAVA LE GIORNATE SU QUAKE
Il genitore preoccupato compra il giornale, legge l'articolo e la sera chiede al figlio "Senti un po', Matteo, mi fai dare un'occhiata ai tuoi cd musicali? Sai, ho voglia di ascoltare un po' di musica giovane".

E' un mondo, il nostro, quello dei videogiochi, poco conosciuto, ma che coinvolge i più giovani, e quindi VENDE BENE.
Ricordate quando ci fu una vera e propria campagna Anti-tamagochi?
Sembrava che quei piccoli portachiavi fossero responsabili di chissà quali danni cerebrali sulle giovani menti...
Comparvero articoli del terrore tipo "Ragazzino asiatico viene preso da crisi epilettiche perchè gli muore il tamagochi".
A distanza di un paio di mesi non se ne parlava più.

E' un po' come quando parlano di internet al telegiornale, e sono sempre notizie di scambio di foto fra pedofili, mariti che tradiscono la moglie con una rumena conosciuta in chat, e pirateria di film e mp3.
Come se internet fosse solo questo.

Ma forse occorre davvero fare una distinzione fra ciò che CREA una dipendenza, ed è scientificamente provato che la crei, come nel caso di alcol, fumo, gioco d'azzardo ed eroina, e ciò che lo diventa in determinate situazioni ambientali, familiari e psicologiche.
Voglio dire: fumare porta alla dipendenza. Tutti. Non ci sono dubbi.
(adesso non venitemi a raccontare di Tizio che fuma solo 1 sigaretta alla settimana, parliamo di FUMATORI, come parliamo di VIDEOGIOCATORI).
Giocare ai videogiochi, in ALCUNI CASI, permettetemi di dire, UN RISTRETTISSIMO NUMERO DI CASI, diventa dipendenza.
Ma sono due cose diverse.
Perchè se le cose vengono accumunate, allora qualsiasi cosa è una dipendenza.
Il fatto che un tizio dall'altra parte del mondo abbia giocato a quake fino a svenire, non dimostra che quake è una droga, perchè altre migliaia di persone (migliaia di persone) ci giocano tranquillamente da anni e senza rincoglionire.

I giornali pompano certe notizie per vendere.
E l'allarmismo vende benissimo.

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Post by Shogun_o.O » 15/06/2006 10:52

Stiamo dicendo la stessa cosa :wink:
Permettimi però di dissentire su una sola cosa. Il numero di "dipendenti" da videogames/internet/pc non è così ristretto come sembra (purtroppo).

E il problema nasce proprio per colpa dell'allarmismo dei giornali. Mentre noi stiamo qui a discutere sul fatto che i giornali gonfiano le notizie per vendere (verissimo), contemporaneamente veniamo condizionati al contrario, sminuendo il problema della dipendenza psicologica da pc. Cosa sbagliata quanto il terrorismo mediatico che vorrebbe condannare i videogames.

Per fare un esempio terra terra: ci sono quelli che all'uscita di Titanic si sono fatti condizionare dall'immane campagna pubblicitaria e si sono fiondati al cinema (c'è chi l'ha visto 20 volte). Altri che invece si sono fatti condizionare (senza rendersene conto) al contrario... ovvero si sono rifiutati a priori di guardare il film, che magari gli sarebbe anche piaciuto!.

Insomma, siamo tutti d'accordo sul fatto che i videogames non provocano dipendenza come il fumo. Ma è altrettanto vero che, potenzialmente, potrebbero essere più pericolosi se se ne abusa. E parlando di MMORPG è veramente molto facile eccedere, vuoi per le meccaniche del gioco in sè (non è possibile farsi una tradizionale partita da 10 minuti), vuoi perchè, a differenza di altri giochi, i MMORPG hanno la componente dell'interattività, che se tanto bene fa al divertimento, altrettanto non si può dire per la socialità dell'individuo. E in questo, da appassionati di videogames, spero siamo tutti d'accordo sul fatto che giocare col PC 12 ore di seguito OGNI GIORNO non è molto salutare. A chiunque è capitato di chiudersi in casa per 3 giorni per terminare un videogames, ma non è di questo che stiamo parlando :wink:
Qui si parla di persone che OGNI GIORNO lo passano davanti a un PC, tralasciando i bisogni più elementari della vita di tutti i giorni... mangiare, lavarsi, fare quattro passi. E ripeto, sono casi meno rari di quello che si pensa.

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Post by Mano[FA] » 15/06/2006 12:08

snuffz4lorda wrote: I giornali pompano certe notizie per vendere.
E l'allarmismo vende benissimo.
Questo è vero sempre. I giornalisti amano essere imprecisi e a fare i giornalisti sono coloro che ritengono di saper scrivere bene. raramente sono anche competenti di quel che scrivono. Quando sono un poco competente di alcuni settori, mi rendo conto della disinformazione che il giornalista "medio" fa.

I giornalisti però quantomenno ci fanno avere delle informazioni che poi dobbiamo verificare ed elaborare.

E noi potremmo essere le persone giuste a valutare, al di fuori di luoghi comuni, allarmismi ingiustificati e leggerezza ottimista, quanto un videogame possa essere nocivo, o sintomatico di una situazione, quanto possa creare dipendenza etc etc...

Credo sia sbagliato difendere il videogioco a spada tratta solo perchè noi siamo videogiocatori...
Credo che le riflessioni su quanto sia pericolosa la marjuana fatte da un ex tossicodipendente valgano di più di quelle di un prete o di un politico. E credo che il tossicodipendente sappia meglio distinguere tra i diversi (ab)usi di una sostanza.
Non credere che tetris abbia effetti psicologici molto più forti di snake? o che WoW effettivamente faciliti una persona a crearsi un mondo parallelo e in alcuni casi disaffezionarsi dal mondo reale?

Di questo forse dovremmo parlare.

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Post by Sky79_o.O » 15/06/2006 12:21

Insomma, siamo tutti d'accordo sul fatto che i videogames non provocano dipendenza come il fumo. Ma è altrettanto vero che, potenzialmente, potrebbero essere più pericolosi se se ne abusa. E parlando di MMORPG è veramente molto facile eccedere, vuoi per le meccaniche del gioco in sè (non è possibile farsi una tradizionale partita da 10 minuti), vuoi perchè, a differenza di altri giochi, i MMORPG hanno la componente dell'interattività, che se tanto bene fa al divertimento, altrettanto non si può dire per la socialità dell'individuo. E in questo, da appassionati di videogames, spero siamo tutti d'accordo sul fatto che giocare col PC 12 ore di seguito OGNI GIORNO non è molto salutare. A chiunque è capitato di chiudersi in casa per 3 giorni per terminare un videogames, ma non è di questo che stiamo parlando
Qui si parla di persone che OGNI GIORNO lo passano davanti a un PC, tralasciando i bisogni più elementari della vita di tutti i giorni... mangiare, lavarsi, fare quattro passi. E ripeto, sono casi meno rari di quello che si pensa.
Vero.

io a WoW ci gioco da più di un anno,attualmente per problemi di lavoro e altro non ho molto più tempo da passare online ma è ovvio che un gioco MMORPG ha bisogno di tempo,molto tempo

E' vero anche che alcuni si fanno coinvolgere cosi tanto dal gioco da arrivare a passare tutto il loro tempo libero in WoW

Facciamo 2 destinzioni:

-si può giocare una sera ogni tanto,giocare qualche ora al giorno,giocare un week ogni tanto ma senza mai tralasciare le real life.In poche parole il gioco piace,appassiona e occupa tempo,che sia poco o tanto occupa svariate ore della settimana.
Questa non si può chiamare dipendenza,ma passione.Mi piace giocare e ci passo sopra il tempo che riesco a ritagliarmi.Oggi possono essere 3 ore,domani 1,dopodomani 4,settimana prossima mai.In pratica affronti un gioco come deve essere affrontato:con uno spirito basato sul divertimento,senza accanimento e senza tralasciare niente di tutto ciò che ti circonda

La seconda "categoria" è occupata da quelli che in game ci passano una vera e propria seconda vita,qua secondo me possiamo parlare di dipendenza.Quando occupi tutto il tuo tempo libero in game non saltanto mai una serata,un week end,un'ora libera allora il gioco ti coinvolge più della tua real.Giocando a WoW ti accorgi che certi modi di giocare,di affrontare il game sono una realtà più grande di quello che si può pensare,ti rendi conto realmente che c'è parecchia gente che passa giornate su WoW
Cosi facendo ,a mio parere,trascuri le relazioni al di fuori del gioco,persino i rapporti si basano solo sull'ateegiamento che hai in game,ho fatto l'esperienza sulle mie spalle:a volte,per alcuni,riuscire in game è più importante che riuscire a instaurare un rapporto di "amicizia" pure con gli stessi compagni di gioco
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Post by snuffz » 15/06/2006 12:44

Mano.
Benchè videogiocatore, non è mia intenzione difendere sempre e comunque i videogiochi. Pensa che io ai mmorg neanche ci gioco, anzi prima ancora dell'uscita di wow avevo espresso il mio parere negativo dicendo che un gioco che premiava unicamente chi stava più ore collegato (e non ad esempio l'abilità strategica di un giocatore, come poteva essere per broodware), non faceva di sicuro per me.
(e infatti non l'ho comprato nè mai giocato).

Quello che penso è che:
-la colpa non è del "gioco"
-eventuali dipendenze sono dovute ai soggetti e alle loro condizioni psicologiche, ambientali, familiari...
-se non fosse World of Warcraft, sarebbe qualcos'altro.

Credo sia importante riflettere sul terzo punto.
Quando dipingevo le miniature di Warhammer, ho visto un ragazzino non più che quattordicenne, spendere 250 euro in una sola botta, ammassando scatole di eserciti una sull'altra. Ha pagato col bancomat (probabilmente del padre).
Duecentocinquanta euro. Io non ricordo di aver mai avuto una cifra del genere da spendere in un negozio di giocattoli, quando ero ragazzino.
Quando giocavo a Magic, e andavo nei centri giochi educativi per incontrare altri ragazzi, ho visto marmocchi litigare e menarsi per una carta. Altri rubare. Altri proprietari di mazzi che valevano parecchie centinaia di euro. Altri che passavano tutti i pomeriggi nella saletta al centro giochi, e quando non trovavano proprio nessuno con cui giocare, giocavare da soli con i propri mazzi.

World of Warcraft e i mmorg in genere, premiano chi sta collegato più ore.
Questo crea dipendenza?
La soluzione quale dovrebbe essere, vietare i mmorg?
Se domani i server di Wow e di tutti gli altri mmorg chiudessero, i ragazzini istupiditi guarirebbero improvvisamente o forse si butterebbero su qualche altra cosa per estraniarsi ancora una volta?

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Post by France » 15/06/2006 13:22

e finalmente ci siamo in quello che cerco di dire snuffo, e' questo il punto! Non e' il videogioco che crea la dipendenza, non e' wow che crea disadattamento sociale. Chi ne fa un uso malato lo era gia prima. Io per esempio sono cresciuto in un paesello della svizzera interna in cui ero LO STRANIERO, sono stato preso a botte, derubato e deriso per la semplice colpa di essere straniero. Quando in quel posto era gia una colpa venire dal paese vicino.

Cosi di uscire da casa non ne avevo troppa voglia anche perche' oltre le mucche che ruminavano non cera molto altro da fare in quel posto per pensionati e distante 2 ore dalla piu' vicina citta' di 20'000 abitanti con poco o niente in piu' da offrire. (Il cinema).

Ora se un bambino nelle mie condizioni scopre i videogiochi cosa credete che fara'? Preferira' giocare che intrecciare rapporti sociali con degli xenofobi. Si puo' parlare di dipendenza? La colpa e' del videogioco? o piuttosto della situazione in cui uno si trova e SCEGLIE di giocare piuttosto che frequentare stronzi? E soprattutto prima giocavo tantissimo con la lego e facevo modellismo, con i videogiochi ho semplicemente cambiato in una tipologia di gioco molto simile. Ovvero dare la forma alle cose nella maniera in cui vorresti che fossero.
N.B. ora che mi sono trasferito da quell'ambiente non c'e' piu' bisogno di riparare nelle quattro mura domestiche per crearsi un mondo alternativo.

Chiudendo questa parentesi secondo me si sbaglia totalmente a parlare di allarmismo dei giornalisti, dei problemi eventuali da dipendenza delle varie ''droghe'', il problema e' che se vivi in una societa' che ti fa desiderare di vivere una vita alternativa allora c'e' qualcosa di sbagliato in partenza. Se l'aspirazione massima di un ticinese parlando ora della regione svizzera in cui vivo e' trovare lavoro perche' quasi tutti sono disoccupati non va bene. Lo stato dovrebbe creare sicurezza, dare possiblita' e incentivare l'impegno delle persone a esprimersi come meglio riescono (soprattutto in ambito lavorativo) e non vietare questo e quello.

Che poi la cosa ironica e' che lo stato deve vietare delle ''droghe'' che non sono altro che il frutto del desidero della gente di uscire dagi schemi imposti dallo stesso stato.
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Post by pot » 15/06/2006 13:39

Sono un depresso ansioso, ancora una volta. Ma che sa di esserlo. Con WoW ho smesso. Ho visto com'era la situazione: vuoi raggiungere determinati obiettivi, devi spendere tot tempo. Spendi meno tempo, rimani "indietro". Se rimani indietro, perdi il gusto del gioco per come l'hai conosciuto. Conseguentemente, non avendo anche grandi altri impegni esterni, ho dedicato quasi ogni giorno, salvo il week end, al mmorpg. Ma proprio da sembrarne drogato. E poi... Basta. Non accetto più la meccanica, freeze account, e finito lì.

Adesso, magari in tempo effetivo non è calato di molto quanto sto al PC. Ma vario il menù e non mi pongo vincoli orari (dalle 21 alle 2 Blackwing Lair, per esempio). Quindi non è tanto il mmorpg a tenere necessariamente una persona incollata al monitor, ma la passione per i videogiochi in genere. Sicuramente però, per tutti, va in seconda priorità rispetto a impegni vitali, come il lavoro o lo studio. Sarà sempre in seconda priorità, nonostante si accusino persone di "non aver passato l'anno perché passavano il tempo a giocare". È un problema che affligge solamente i n3rd? Mica tanto. Uno che non ha voglia di studiare, non lo fa. Se poi gli piace passare il tempo alla console o al pc, farà piuttosto quello, come un altro si svaccherà sul divano davanti alla tele, o sarà sempre fuori a bere.

Insomma, taccorare i mmorpg come creatori di dipendenza è sbagliato. Una persona si crea da sé la dipendenza. Anche di scacchi si può diventare dipendenti, come racconta, in una situazione particolare, Stefan Zweig nella Schachnovelle.
Fondamentalmente ogni dipendenza, ogni droga, si basa sull'eccesso di qualcosa che si sceglie per "star bene". Quando si lega lo "star bene" solo alla "sostanza" di cui ci si nutre, allora è dipendenza. È perciò da chiedersi: un fumatore che vien portato in situazioni di stress, e cui vengono levate le sigarette, come reagirà? Starà veramente male. È così per quasi tutti. E tutti questi giocatori di WoW che passano le giornate intere tra Orgrimmar e Stormwind, se privati del loro sfogo, sarebbero nelle medesime condizioni? Forse alcuni singoli, ma mai crederei a una reazione di massa.

Tutta questa discussione si potrebbe benissimo allargare chiedendosi: "cosa spinge una persona a volersi rifugiare SOLO in un videogioco?". Ma mettersi a parlare del "Male Sociale" mi sembra fuori luogo, qui. Si perderebbe il filo dell'argomento. Anche perché la domanda è spontanea per qualsiasi alterante.

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Post by Mano[FA] » 15/06/2006 16:36

snuffz4lorda wrote: Quando giocavo a Magic, e andavo nei centri giochi educativi per incontrare altri ragazzi, ho visto marmocchi litigare e menarsi per una carta. Altri rubare.
anche per l'eroina è così.
Però non diciamo: "se non hanno l'eroina si fanno di qualcos'altro". La vietiamo.

Magic sicuramente era un gioco che instaura(va) dinamiche strane che il Lego, big Jim, Monopoli non instaurano. Certo non "strane" come l'eroina...
Se è chiaro che il Lego non da problemi e che l'eroina li da, è meno chiaro forse trovare il limite quando ci si mettono il gioco d'azzardo, l'alchool, il fumo, Magic o WoW.
World of Warcraft e i mmorg in genere, premiano chi sta collegato più ore.
Questo crea dipendenza?
La soluzione quale dovrebbe essere, vietare i mmorg?
Se un gioco davvero creasse una forte dipendenza inizierei a considerarlo una minaccia.

Se hai un problema (non ti inserisci in una società xenofoba) cerchi di reagire. Se scopri che c'è la scorciatoia di nascondersi dietro uno schermo magari rinunci antetempo a reagire. E il problema di certo non si risolve, si sposta.

Sono d'accordo con France che andrebbero risolti i problemi della società, ma quando questo è difficile, la socetà cerca di salvare chi non è forte abbastanza proibendo l'utilizzo e la vendita di sostanze che creano dipendenza e favorendo l'apertura di centri di recupero.

Knight_o.O
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Post by Knight_o.O » 15/06/2006 20:03

beh il mio mazzo di magic varrà 200-250 euri-.-

pot
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Post by pot » 16/06/2006 14:47

Mano, è molto semplice: i Lego, il Big Jim e il Monopoly li usi in casa, al massimo con due o tre persone assieme a te, e comunque di una cerchia di persone a te familiari.

Il resto dell'elenco è roba "di società". Un po' come il caffè o la birra, li bevi anche se non ti piacciono veramente, ma è per integrazione. Perché così tanti ragazzini iniziano a fumare? Per il gusto del tabacco?

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