Premessa fa cominciare a me una discussione è un rischio visti i noti wall of text, spero di non tediarvi troppo
Visti i casi di queste settimane, mi sembra l‘ideale aprire la discussione qua sull’attuale rapporto videogiochi/Cina/diritti umani.
Facciamola breve si parla del caso Blitzchung utilizzandolo come spunto di riflessione per un discorso più ampio, nel rapporto fra opinione pubblica e diritti umani.
In questi giorni come saprete è esploso il caso rapporto diritti umani e case di videogiochi.
“Incipit da long story short”
Il casus belli è stato il campione di Hearthstone che nell’intervista post torneo ha parlato delle proteste di Hong Kong schierandosi a favore (essendo lui di quella città/metropoli).
La reazione Blizzard è stata immediata con il Ban al giocatore e il licenziamento agli intervistatori, con annesso ginepraio di proteste da ambo i lati e un comunicato da parte dei Vertici della casa di Irvine, poi probabilmente ritrattato stanotte e poi cancellato e poi riuscito ecc (insomma giusto per aggiungere ulteriori dubbi).
In aggiunta Blizzard ha “impedito” a molti utenti di chiudere i propri account per evitare esodi di massa.
A ciò hanno fatto seguito le dichiarazioni di colossi come Riot (partecipata da Tencent) che ha proibito pena il licenziamento ai propri dipendenti e giocatori di parlare di qualunque argomento al di fuori del gioco Riot, oppure di Epic che invece si è platealmente (forse al fine di marketing) scagliata contro i suoi concorrenti appoggiando invece le proteste.
“fine incipit”
Premesso la domanda non è come processiamo blizzard o il processo alla stessa, oppure dire viva la libertà di parola (contro cui nessuno si schiererà mai contro come l’abolire le tasse o la pace nel mondo) ma partire da qua per elaborare riflessioni sul tema.
La domanda che ci si pone è come sarà il futuro per i gamer e per le case di videogiochi? Saremo obbligati a parlare solo di build, carte e quanti peli nel naso ha illidan dopo la trasformazione? Oppure potremo ancora parlare di discorsi seri e quindi avere dei nuovi Jesse Owens?
Parlando con altri del forum e Discord ci sono ovviamente teorie “discordanti” (e passatemela dai) con chi la vede su problematiche antitetiche, chi le vede come uno stupro dei valori in cui l’occidente “crede”, si parlo di te libertà di parola e pensiero ecc, altri che la vedono più dal lato siamo interessati al mercato cinese e quindi a mare le idee di base e viva i soldi (business is business o pecunia non olet di Vespasiana memoria).
Nello specifico io non ho preconcetti, e molto cinicamente dico che la Cina ad oggi è il 30% e forse più dei ricavi dei grandi colossi, direttamente e indirettamente (politica trumpiana permettendo) e che ovviamente inimicarsi pechino è oltremodo stupido al momento, però ovviamente il discorso non può essere tralasciato e che alla fine i grandi colossi dovranno scegliere da che parte stare, se col 30% o col resto del pianeta, con tutti i rischi del caso, bisogna tenere presente che a oggi si parla di un mercato sicuro in Cina dove potenzialmente hai meno concorrenti (dovuti al regime) rispetto al mondo aperto, dove hai molta più dispersione sia di genere che di case (Fortnite anyone?).
Che ne pensate?

Daneel