Ma i videogiochi barano ?
- snuffz
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Ma i videogiochi barano ?
Ogni tanto, giocando in single player, di fronte ad improvvisi capovolgimenti o colpi di fortuna del pc proprio al momento giusto, lo pensiamo un po’ tutti: il videogioco sta barando, poche balle.
Proprio questa mattina, chiacchierando di Catan con Pidave, il genovese mi ha confidato di essersi a lungo dilettato col titolo tedesco su Ipad, anche se “mi fa incazzare che la cpu bara che non ne hai idea XD” (parole sue).
Credo che molte volte alcuni algoritmi siano effettivamente manipolati, specialmente per la programmazione dei livelli via via sempre più difficili: credo che in un gioco del poker sia molto più facile stabilire che a livello MASTER l’algoritmo X totalmente random venga sostituito dall’algoritmo Y random ma + 20% probabilità di avere almeno una coppia servita, piuttosto che riprogrammare un’intelligenza artificiale rendendola più “intelligente” nel gioco del poker.
Allo stesso modo credo però che ci sia anche una buona dose di diffidenza: quando la fortuna capita alla cpu “Sta sicuramente barando”, quando il vento soffia dalla nostra parte “Cacchio, era anche ora che toccasse un po’ a me!”
Avete esperienza con videogiochi che "barano" ?
Avete mai avuto la sensazione che la cpu stesse ciurlando nel manico?
La sensazione io l'ho avuta molte volte, anche su giochi insospettabili... la certezza-certezza... non mi viene in mente niente.
- Trollollo
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Re: Ma i videogiochi barano ?
l'ultima volta che mi e' capitato e' stato con Street Fighter 4 su xbox. Facevi tutti gli incontri easy, poi arrivavi all'ultimo e sa il signore questo schivava tutto e ti prendeva sempre
- Lysor_o.O
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Re: Ma i videogiochi barano ?
Mi vengono in mente 2 casi:
-A Warcraft 3 ricordo che se facevi un 1v1 di allenamento contro il pc, dal replay si vedeva benissimo che nel momento esatto in cui costruivi l'espansione l'esercito nemico interrompeva qualunque cosa stesse facendo per puntare dritto dritto verso la nuova base e sfasciarla.
-Ad Unreal Tournament esiste l'invisibilità quasi totale (si vede una macchia un po' distorta al posto del giocatore, un po' come il tremolio d'aria calda che si vede sopra un barbecue) ma i bot ti beccano anche al buio da 200 metri di distanza.
-A Warcraft 3 ricordo che se facevi un 1v1 di allenamento contro il pc, dal replay si vedeva benissimo che nel momento esatto in cui costruivi l'espansione l'esercito nemico interrompeva qualunque cosa stesse facendo per puntare dritto dritto verso la nuova base e sfasciarla.
-Ad Unreal Tournament esiste l'invisibilità quasi totale (si vede una macchia un po' distorta al posto del giocatore, un po' come il tremolio d'aria calda che si vede sopra un barbecue) ma i bot ti beccano anche al buio da 200 metri di distanza.
Tu vedi delle cose e chiedi: perché? Ma io sogno di cose che non ci sono mai state, e che forse non ci saranno mai, e dico: perché no?
--- Wolfgang Güllich
- Bubillus
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Re: Ma i videogiochi barano ?
Certo che barano! Avevo già affrontato un argomento simile prendendo come spunto un giochino del biliardo. E palese che barano, e lo fanno per diversi motivi.
Primo: un livello di parità assoluto tra giocatore e CPU si avrebbe solo potendo ottenere una AI che regga il confronto con i giocatori minimamente più scafati. Se sono un pessimo giocatore di scacchi anche il Sapientino è in grado di battermi in quanto sono io che sono portato a perdere a prescindere dall'avversario, ma se sono Kasparov si deve mettere su un ambaradan come Deep Blue che, oltretutto, non "gioca" ma utilizza la sua enorme capacità e velocità di analisi per scegliere tra le millemila mosse possibili quella con la maggiore probabilità di vittoria. Non elabora strategie autonome nel senso letterale del termine ma le conosce tutte.
Secondo: nei giochi dove non c'è un confronto strategico è ovvio che per mantenere una adeguata dose di sfida la CPU deve essere concentrata su di me e quindi reagire alle mie scelte sulla base di modelli prestabiliti. Esempio: in Call of Duty c'era una missione dove si dovevano fare fuori con il fucile da cecchino alcuni nemici nascosti tra delle rovine; il giocatore faceva parte di un plotone che avanzava eppure appena si arrivava allo scontro TUTTI i nemici immancabilmente sparavano nella sua direzione manco avesse un neon sulla testa con su scritto EHI SPARATE SOLO A ME. E non ci credo quando si dice per gli sparatutto "AI migliorata" perché sono tutti script fatti in modo per aumentare la sensazione di avere a che fare con una AI migliore, ma sono appunto solo degli script.
Terzo: il vecchio discorso del random che in effetti in un PC non esiste. Tutti i videogiochi attuali sono scriptati o, comunque, utilizzano algoritmi che rispondono a regole complesse ma perfettamente misurabili nei loro effetti. Wow sembra un gioco dove l'abilità personale può modificare l'andamento del gioco "battendo il computer" che governa il boss ed in effetti basta andare a fare un giro su Elitist Jerks per rendersi conto che i risultati migliori li hanno quelli che più si avvicinano al modello ottimizzato di comportamento che è stato calcolato matematicamente partendo dalla conoscenza delle regole che governano il gioco. Non a caso i bot sono vietati.
In assenza di espedienti come questi qualsiasi gioco perderebbe di interesse, quindi è ovvio che un videogames che non sia basato su regolamenti standard (vedi appunto gli scacchi dove a vincere sono la potenza di calcolo e la capacità di analisi) è portato a barare in maniera più o meno vile e palese altrimenti non reggerebbe il confronto con il giocatore umano.
Primo: un livello di parità assoluto tra giocatore e CPU si avrebbe solo potendo ottenere una AI che regga il confronto con i giocatori minimamente più scafati. Se sono un pessimo giocatore di scacchi anche il Sapientino è in grado di battermi in quanto sono io che sono portato a perdere a prescindere dall'avversario, ma se sono Kasparov si deve mettere su un ambaradan come Deep Blue che, oltretutto, non "gioca" ma utilizza la sua enorme capacità e velocità di analisi per scegliere tra le millemila mosse possibili quella con la maggiore probabilità di vittoria. Non elabora strategie autonome nel senso letterale del termine ma le conosce tutte.
Secondo: nei giochi dove non c'è un confronto strategico è ovvio che per mantenere una adeguata dose di sfida la CPU deve essere concentrata su di me e quindi reagire alle mie scelte sulla base di modelli prestabiliti. Esempio: in Call of Duty c'era una missione dove si dovevano fare fuori con il fucile da cecchino alcuni nemici nascosti tra delle rovine; il giocatore faceva parte di un plotone che avanzava eppure appena si arrivava allo scontro TUTTI i nemici immancabilmente sparavano nella sua direzione manco avesse un neon sulla testa con su scritto EHI SPARATE SOLO A ME. E non ci credo quando si dice per gli sparatutto "AI migliorata" perché sono tutti script fatti in modo per aumentare la sensazione di avere a che fare con una AI migliore, ma sono appunto solo degli script.
Terzo: il vecchio discorso del random che in effetti in un PC non esiste. Tutti i videogiochi attuali sono scriptati o, comunque, utilizzano algoritmi che rispondono a regole complesse ma perfettamente misurabili nei loro effetti. Wow sembra un gioco dove l'abilità personale può modificare l'andamento del gioco "battendo il computer" che governa il boss ed in effetti basta andare a fare un giro su Elitist Jerks per rendersi conto che i risultati migliori li hanno quelli che più si avvicinano al modello ottimizzato di comportamento che è stato calcolato matematicamente partendo dalla conoscenza delle regole che governano il gioco. Non a caso i bot sono vietati.
In assenza di espedienti come questi qualsiasi gioco perderebbe di interesse, quindi è ovvio che un videogames che non sia basato su regolamenti standard (vedi appunto gli scacchi dove a vincere sono la potenza di calcolo e la capacità di analisi) è portato a barare in maniera più o meno vile e palese altrimenti non reggerebbe il confronto con il giocatore umano.
"Secondo le leggi della fisica e dell'aerodinamica, la struttura alare del calabrone in relazione al suo peso non è adatta al volo. Ma lui non conosce queste leggi e vola"
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