TEX: Bang! Bang! Zip! Peste!

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TEX: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 05/01/2012 11:49

Qualche altro o.O è un appassionato di Tex (e magari pure di Zagor)? C'è qualche altro collezionista pazzo disposto a ravanare dentro polverosi scatoloni nella speranza di trovare uno spillato o qualche altro albo raro?
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Avete anche voi il vostro fumettaro di fiducia che vi trova gli albi vecchi e che ha magari un magazzino dove una volta al mese voi sparite per poi riapparire con gli occhi lucidi e tenendo stretto al cuore una copia del numero 6 da 200 lire?
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Lysor_o.O » 05/01/2012 20:01

Di Tex ne ho letti un bel po', dato che anni fa prendevo in affitto una casa al mare in cui il proprietario aveva lasciato un mobiletto con un centinaio di numeri, e avevo cominciato a leggerli. Anche mio padre si era fatto prendere, e tornati a Milano aveva cominciato a comprarli. Beh, era anche il periodo in cui era appena andato in pensione, e non sapeva come riempire le giornate... :)
Poi Repubblica ha fatto uscire la collana di Texoni a colori, ne abbiamo presi più di 100 numeri finché io e mia mamma abbiamo imposto lo stop perché cominciavamo ad avere la casa che scoppiava. All'inizio mio padre se l'è presa, oggi a momenti non si ricorda neanche più che li abbiamo.

Ma non mi posso certo ritenere un grande appassionato. Anzi, ti dirò di più: il mio giudizio è opposto a quello degli appassionati. Una volta avevo fatto una ricerca in internet e avevo trovato un forum di appassionati di Tex (l'ho ricercato, credo fosse questo: http://texwiller.forumfree.org/). Tanto per dirne una: secondo gli utenti le storie scritte da Gianluigi Bonelli sarebbero le migliori, in particolare le primissime, mentre gli autori moderni sono, come dire, "insipidi". Dire che dissento è riduttivo!

E al di là di questo, anche volendo scartare le storie peggiori e considerare solo le migliori (a prescindere da quali sono secondo i nostri gusti personali), dopo un po' stufa. Dopo la decima volta che vedi uno che vince uno scontro a fuoco 1 contro 7 da 3 metri di distanza, dopo la centesima volta che uno dei pard viene ferito ma solo "di striscio", dopo che hai già visto in tutte le salse tutti gli scenari possibili (rapina, soprusi contro i Navajos, chiamati a Washington per sventare qualche complotto politico, a San Francisco contro i cinesi, in Messico da Montales o a sentire qualche storia lenta e pallosissima dal Morisco, in Canada ad aiutare Gros Jean o Jim Brandon...) sinceramente... Rompe!
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by France » 05/01/2012 20:44

concordo tex lo ho abbandonato tanto tempo fa. Raramente mi capita ancora di leggerne ma se è uno all'anno è tanto. Quello che compro ogni anno è il Texone quello gigante. Disolito un fumettone disegnato molto bene con storie molto belle.

Nathan Never invece mi ha stupito molto. proprio ultimamente. Se la sono smessa di fare storie autoconcludenti e hanno iniziato a fare storie che sono lunghe anche 8-10 numeri rendendo il tutto più succoso e interessante. Si riesce a vedere una trama e l'evoluzione nel mondo nathanneveriano. Potrei citare il passaggio dalla vecchia alla nuova agenzia alpha. Poi ci sarebbe la guerra contro le stazioni orbitanti e l'ultima è la saga della guerra dei mondi contro marte. Poi c'e' tutta la saga di doppio futuro in poi con i giganti che mi è anche piaciuta molto.
Poi diciamo che con il mio gusto personale la frontiera dello spazio mi ha affascinato molto più della frontiera del west.
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by HandorIII_o.O » 06/01/2012 10:10

Avrei voluto iniziare Io questo post perchè proprio ultimamente ho fatto delle riflessioni su Tex Willer e i suoi pards.
Ho sempre seguito a sprazzi il fumetto, soprattutto d'estate, perchè mi creava l'atmosfera. Poi avevo anche l'interesse più che degli sceneggiatori, dei disegnatori che ancora oggi conosco tutti a memoria e riconosco immediatamente dal tratto inconfondibile.
(Ticci per me rimane il miogliore insieme a C. Villa per l'affetto anche delle prime copertine di Dylan Dog)

Oggi, dato che mi sento più anziano di prima, seguo la serie regolarmente in edicola e con tutte le ristampe ho da leggere abbondantemente tutto il mese.
Non mi stufa, anzi certe volte mi esalta proprio, sono storie di altri tempi e mi lascio prendere dai paesaggi e dai luoghi per me affascinanti come i film di Sergio Leone.

Ho iniziato il mio intersse verso i fumetti proprio con lui e con Dylan Dog e dopo aver trascorso l'adolescenza con Superman, Spiderman, Dragonball, Ranma 1\2, Naruto e Ken il Guerriero sono contento di essere tornato ad un fumetto classico e italianissimo sopratutto dopo la scomparsa del Sig. Sergio Bonelli questo settembre.

A questo punto ringrazio tanto anche quel tizzone d'inferno di Bubillus che ha aperto questo topic. :ola:
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 06/01/2012 11:31

Handor! Un pard! :cheers:
Lysor_o.O wrote:Tanto per dirne una: secondo gli utenti le storie scritte da Gianluigi Bonelli sarebbero le migliori, in particolare le primissime, mentre gli autori moderni sono, come dire, "insipidi". Dire che dissento è riduttivo!
Invece ad un purista non gli toccare Bonelli padre. Con lui e con Aurelio Galleppini il personaggio è nato ed è entrato nel cuore di milioni di appassionati. Nizzi ebbe l'arduo compito di raccoglierne il testimone e per molto tempo lo fece in modo più che egregio. Poi purtroppo vuoi perché ad un certo punto la vena si esaurisce, vuoi per (forse) una certa difficoltà ad uscire da determinati schemi narrativi purtroppo le sue sceneggiature si sono fatte via via più ripetitive e Tex si era trasformato in una specie di poliziotto molto "lineare" con uno schema di azioni piuttosto prevedibile e, a mio parere, si era un po' persa la "coralità" dei personaggi (a me piace troppo quando nella storie ognuno ha la sua parte, Tex, Carson, Tiger e Kit). Boselli ha saputo dare nuova linfa alla serie. Anche parlando dei disegnatori, benché molto più opinabile in quanto ognuno ha un suo gusto personale, l'icona classica del Tex di Galleppini rimane un punto di riferimento. Oltretutto il buon Aurelio aveva una vena artistica difficilmente trasportabile in altre penne che spesso compariva come una gemma in alcune delle sue tavole di Tex.
Quindi in sostanza Tex è Tex, non c'è nulla da fare. Un ex fuorilegge, arruolato nel corpo dei Rangers del Texas, diventato poi capo dei Navajos, segnato da lutti e disavventure ma con un suo "codice" che lo fa restare immutabile nel corso dei decenni. Invece un Tex più "umano", troppo poliziotto, che non scherza in modo originale con Carson... lo abbiamo visto e non regge il paragone con quello classico.
Handor facciamo come tutti i collezionisti che sono mediamente rimbambiti :) ! Qual'è la tua storia preferita? Per quanto mi riguarda sono diviso a metà tra El Muerto (190 El muerto - 191 La collina degli stivali) e la guerra civile (113 Tra due bandiere - 114 Quando tuona il cannone - 115 Tramonto rosso). Ma in realtà non sono le sole, ce ne sono tante altre a un pelo dalla prima posizione.
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by skazzo » 06/01/2012 11:59

Diamine bubillus con sto post mi hai rovinato un topic che stavo per fare sulla cucina piemontese... maledetto, che hai i sensi di ragno?
Uahahah, volevo proprio chiedere principalmente ai piemontesi, che vista la pesantezza della loro cucina passeranno sicuramente ore in bagno a "leggere", se mi consigiavano qualche fumetto italiano.
Io nella mia storia di fumetti ho collezionato i primi 200 numeri di zagor (che ora sono ammuffiti in soffitta), ho letto tex ma non mi è mai piaciuto, ho amato Nathan never, sto dando una chance a Martyn Mistere e a Dampyr, ma qui si ferma la mia esperienza, avete qualche perla da consigliare?

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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 06/01/2012 12:30

Lysor_o.O wrote:ne abbiamo presi più di 100 numeri finché io e mia mamma abbiamo imposto lo stop perché cominciavamo ad avere la casa che scoppiava
Quando si arriva a 1500 tra Tex, Zagor, Texoni, MaxiTex, Zagoroni e Maxi Zagor, qualche Comandante Mark e alcuni doppioni di sicurezza si inizia a meditare che una 4a dimensione spaziale farebbe comodo. L'iper-libreria. Mia moglie a volte guarda le pile di Tex e Zagor ammucchiati sui Billy e sa che se mi mettesse di fronte alla scelta "O i fumetti o me!" il giorno dopo sarei in prima pagina sui giornali.
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Lysor_o.O » 07/01/2012 00:00

Bubillus wrote: Invece ad un purista non gli toccare Bonelli padre. Con lui e con Aurelio Galleppini il personaggio è nato ed è entrato nel cuore di milioni di appassionati. Nizzi ebbe l'arduo compito di raccoglierne il testimone e per molto tempo lo fece in modo più che egregio. Poi purtroppo vuoi perché ad un certo punto la vena si esaurisce, vuoi per (forse) una certa difficoltà ad uscire da determinati schemi narrativi purtroppo le sue sceneggiature si sono fatte via via più ripetitive e Tex si era trasformato in una specie di poliziotto molto "lineare" con uno schema di azioni piuttosto prevedibile e, a mio parere, si era un po' persa la "coralità" dei personaggi (a me piace troppo quando nella storie ognuno ha la sua parte, Tex, Carson, Tiger e Kit). Boselli ha saputo dare nuova linfa alla serie. Anche parlando dei disegnatori, benché molto più opinabile in quanto ognuno ha un suo gusto personale, l'icona classica del Tex di Galleppini rimane un punto di riferimento. Oltretutto il buon Aurelio aveva una vena artistica difficilmente trasportabile in altre penne che spesso compariva come una gemma in alcune delle sue tavole di Tex.
Non c'è dubbio che il Tex originale sia di Bonelli (padre) e Galep, ma questo non significa affatto che quella sia la sua versione migliore. Nelle primissime storie non c'è nemmeno una separazione marcata tra l'una e l'altra, è un continuo susseguirsi di vicende. Ogni tanto c'è una vignetta che contiene un titolo, ma non è necessariamente l'inizio di una nuova storia, può anche essere semplicemente l'inizio di un nuovo capitolo. Lì a me sembra evidente che nemmeno Bonelli stesso sapeva come sarebbero finite le storie che iniziava. Scriveva di getto, e come venivano venivano. Queste storie non mi piacciono granché, sono una massa caotica di eventi scollegati.

Dopo un po', circa verso il numero 50, le storie assumono l'aspetto "classico": hanno un inizio e una fine ben precise, e non sono l'una la continuazione dell'altra. Anche volendo considerare solo queste storie e non le prime (che per me sono da intendere come un esperimento: nessuno nasce imparato, anche GLB ha dovuto fare la gavetta), sono molto piatte e ripetitive. A cominciare dallo stesso Tex.

A scuola mi insegnavano che la grande differenza tra un eroe classico (come Achille nell'Iliade) e uno moderno (come Amleto) è che il primo è forte, invincibile, giusto, buono, incorruttibile, deciso, sa sempre cosa fare, per lui i problemi sono quasi una passeggiata, non ha mai dubbi, esitazioni o paure, mentre un eroe moderno è uno che non è assolutamente invincibile, anzi, è consapevole della propria debolezza, è pieno di dubbi e deve affrontare dei difficili dilemmi. Il Tex di Bonelli (lo preciso di nuovo: padre) è il più classico degli eroi. Sa sempre cosa fare, e ci riesce. Non importa quanto possa essere incomprensibile il piano dei suoi nemici, lui capisce sempre tutto al volo e fa esattamente la cosa giusta per batterli. Infallibilmente. Lo vedi mille volte uscire bello tranquillo da un ristorante, ma la volta che lo aspettano per tendergli un agguato lui pensa giusto giusto che è pericoloso, perché se gli volessero tendere un agguato sceglierebbero sicuramente quel punto e quel momento, e quindi esce dal retro. E si salva. E prende gli scagnozzi alle spalle, li cattura vivi, e li costringe a dire chi li ha mandati. Ovviamente a volte deve ricorrere ai pugni, ma non c'è problema, perché è più bravo di un pugile professionista, e a braccio di ferro batte agevolemente gente che ha un bicipite grande quanto una zampa di elefante. In generale ci mette mezzo secondo a identificare il responsabile di un crimine. Quando parla con le persone capisce tutto al volo, ingannarlo è impossibile. Quando mette mano alla Colt o al Winchester è infallibile, bendarsi un occhio per sembrare un delinquente e poi lanciare in aria 3 monetine e colpirle tutte e 3 al volo è un gioco da ragazzi. Poi però in uno scontro a fuoco per far fuori un avversario che si trova lì vicino ci mette 20 vignette (esigenze di scena). E ovviamente, se gli avversari sono tanti, il capo è sempre l'ultimo a morire. E sorvolo sul fatto che tutti (lui, gli amici, i nemici: TUTTI) hanno colpi infiniti, e non hanno neppure il problema di dover ricaricare.

Non solo: Bonelli non sa neanche cosa sia, un giallo. I loschi intrighi dei nemici di Tex non sono mai un segreto per il lettore. Spesso la storia parte proprio con i banditi che si ritrovano per decidere il colpo. Il lettore conosce fin da subito il piano, nei minimi dettagli: sa chi sono i colpevoli, cosa faranno, come lo faranno, a che scopo. Suspance? Non pervenuta. Per non parlare dei personaggi: o buoni o cattivi. Mi riallaccio al discorso di prima sugli eroi classici e moderni: i personaggi di GLB non hanno mai dubbi o sfumature. Sono buoni al 100% o cattivi al 100%, non ci sono vie di mezzo. Non c'è un cattivo che si redime e si riscatta, o anche solo che esita. Il cattivo viene catturato, oppure muore. Fine.

Non mi piacciono neppure i suoi dialoghi: spesso i personaggi usano infiniti giri di parole, sono prolissi, ripetitivi. Tutto alla ricerca di un dialogo sempre ricco, quando invece spesso sarebbe meglio una cosa scarna ed essenziale. Le storie del Morisco sono un disastro, da questo punto di vista. Non a caso, la storia che considero la più brutta in assoluto, La Piramide Misteriosa, ruota attorno al Morisco. Ah, già che ci sono: GLB ha una passione viscerale per le storie inverosimili. Tex riesce sempre a finire in una valle sotterranea in cui si trovano creature preistoriche, a trovare un paesino isolato dal mondo dove vivono i discendenti di Cortez che usano ancora armature e archibugi, a trovare gli ultimi eredi di una tribù di Aztechi, a trovare i seguaci di un culto misterioso, o una pattuglia di soldati inviati dallo zar di Russia ad attraversare lo stretto di Bering, o gli eredi dei Vichinghi, o, come nella storia che ho linkato, un'antica mummia egiziana (finita in qualche modo in Messico), dotata di straordinari poteri magici (con cui non è però in grado di torcere un capello a Tex & co), e che si serve di un meraviglioso esercito di animali parlanti, tra cui babbuini che vanno a cavallo di levrieri... :censored: Per non parlare della volta che affronta un alieno! Tex Willer contro un alieno con tanto di pelle verdognola, poteri mentali e pistola a raggi!!!
Tornando ai dialoghi: ma che imprecazioni sarebbero "Peste", "Peste e corna", o la versione (volgare?) "Peste, corna e satanassi"? :azz: Tutto per mantenere il linguaggio candido e pulito? Ci sono storie in cui compare la parola "fottutissimo"... (Anche se ammetto che leggerlo è stata una sorpresa). Comunque questa forma di autocensura, figlia di un puritanesimo di altri tempi, danneggia molto il fumetto. Come fa a conquistarti uno che esclama "Tizzone d'inferno"?

Va beh, tornando a noi e cioè alla (in)capacità di GLB, basta solo prendere in considerazione Guido Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli, figlio di Gian Luigi): un Tex pieno di dubbi, costretto ad affrontare personaggi ricchi di sfumature, in situazioni in cui si presentano dei dilemmi morali. Resta un eroe buono, integerrimo, incorruttibile, totalmente dedito alla giustizia, d'accordo. Ma non è un supereroe, non è infallibile. E' molto più umano e interessante.

Ai puristi non bisogna toccare GLB? Spiacente per i puristi, tra gli sceneggiatori di Tex è il peggiore. Ecco, l'ho detto.

Con Galep sono meno duro, ma anche lui ha i suoi bravi difetti - su tutti, i suoi primissimi piani sono terribili. Ma tutto sommato non mi dispiace.
Handor facciamo come tutti i collezionisti che sono mediamente rimbambiti :) ! Qual'è la tua storia preferita? Per quanto mi riguarda sono diviso a metà tra El Muerto (190 El muerto - 191 La collina degli stivali) e la guerra civile (113 Tra due bandiere - 114 Quando tuona il cannone - 115 Tramonto rosso). Ma in realtà non sono le sole, ce ne sono tante altre a un pelo dalla prima posizione.
Per quel che mi riguarda la migliore in assoluto è La Grande Invasione, pubblicata sui numeri 497, 498 e 499. Peccato solo che Tex sia senza i suoi pard (anche a me piace di più vedere il gioco di squadra), ma per il resto è praticamente perfetta.

P.S.: Standing ovation per skazzo e il suo commento sui piemontesi che sono costretti a leggere tanto... :asd:
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 07/01/2012 09:36

Lysor_o.O wrote:Nelle primissime storie non c'è nemmeno una separazione marcata tra l'una e l'altra, è un continuo susseguirsi di vicende. Ogni tanto c'è una vignetta che contiene un titolo, ma non è necessariamente l'inizio di una nuova storia, può anche essere semplicemente l'inizio di un nuovo capitolo. Lì a me sembra evidente che nemmeno Bonelli stesso sapeva come sarebbero finite le storie che iniziava. Scriveva di getto, e come venivano venivano. Queste storie non mi piacciono granché, sono una massa caotica di eventi scollegati.
Se ti riferisci agli albi beh ricorda che Tex in origine usciva nel formato a strisce (dal 1948 al 1967) e che gli albi giganti (quelli da 200 lire per intenderci) furono all'inizio assemblati unendo proprio le strisce già pubblicate cercando di raggiungere un minimo di coerenza tra le varie storie. In effetti la serie gigante per i primi tempi non è stata che l'ennesima edizione delle stesse strisce ma la prima nel formato che ancora oggi è in edicola. Poi devi guardare lo "stile" narrativo dell'epoca non con gli occhi di adesso ma adattandolo al gusto di allora. E' come se tu prendessi i primi 100 numeri di (che ne so) Topolino, unissi tutte storie con protagonista Paperone dalla prima all'ultima in un volumetto e poi ti lamentassi del fatto che non c'è coerenza nella narrazione. No, non c'è in effeti. Ogni albo a strisce iniziava e finiva e nell'albo successivo l'eroe era pronto per una nuova avvantura.
Lysor_o.O wrote:Dopo un po', circa verso il numero 50, le storie assumono l'aspetto "classico": hanno un inizio e una fine ben precise, e non sono l'una la continuazione dell'altra. Anche volendo considerare solo queste storie e non le prime (che per me sono da intendere come un esperimento: nessuno nasce imparato, anche GLB ha dovuto fare la gavetta), sono molto piatte e ripetitive. A cominciare dallo stesso Tex.
Infatti a te da questa impressione per i motivi che ti esposto sopra. Sul fatto che Bonelli padre non fosse esperto beh... non è del tutto corretto:. Ti cito Wikipedia che faccio prima ma se vuoi approfondire potresti approfittare di numerose pubblicazioni, l'ultima "L'audace Bonelli" credo la trovi ancora in edicola:
Wkipedia wrote:Gian Luigi Bonelli inizia la sua carriera alla fine degli anni venti pubblicando alcune poesie sul Corriere dei Piccoli e tre romanzi d'avventura: Le Tigri dell’Atlantico, Il Crociato Nero e I Fratelli del Silenzio. Entra nel mondo dei fumetti negli anni trenta, dirigendo alcune testate della Società Anonima Editrice Vecchi (S.A.E.V.) di Lotario Vecchi e scrivendo le sue prime sceneggiature per L'Audace, Rintintin e successivamente per L'Avventuroso edito dalla Casa Editrice Nerbini. Nel 1940 decide di mettersi in proprio acquisendo i diritti della testata l'Audace creando così l'omonima casa editrice che, attraverso vari cambi di nome, e passando prima nelle mani della moglie Tea Bonelli e poi in quelle del figlio Sergio si trasformerà nell'attuale Sergio Bonelli Editore.

Nel dopoguerra inizia a proporre nuovi fumetti tra cui Il Giustiziere del West (realizzato graficamente da Giorgio Scudellari) e la Pattuglia dei Senza Paura (per i disegni di Guido Zamperoni e Franco Donatelli) entrambi pubblicati nel 1948. In quello stesso anno in collaborazione col disegnatore Aurelio Galleppini (in arte Galep), crea altri due nuovi personaggi: Occhio Cupo (pubblicato in un innovativo formato ad albo) e Tex Willer. Curiosamente i due autori avevano affidato le proprie speranze al primo[1], mentre il successo arriverà grazie al secondo.

Nonostante la sua attività di sceneggiatore fosse assorbita in gran parte dalle storie di Tex, Gian Luigi Bonelli in seguito darà vita a molti altri personaggi, tra cui, per citarne alcuni, Plutos del 1949 disegnato da Leone Cimpellin, Yuma Kid del 1954 disegnato da Mario Uggeri, Davy Crockett di due anni dopo illustrato da Renzo Calegari e Carlo Porciani, e Hondo del 1957 disegnato da Franco Bignotti. Non cesserà neppure la sua attività di romanziere e, nel 1951, scriverà il romanzo Il massacro di Goldena con protagonista proprio Tex Willer.

Ha scritto anche delle storie per alcuni personaggi non di sua creazione, ma ideati da Guido Nolitta, come è noto nom de plume del figlio Sergio, ovvero Un Ragazzo nel Far West, Zagor e l'ultimo episodio della miniserie Il Giudice Bean.

Gian Luigi Bonelli si ritirerà ufficialmente dall'attività di sceneggiatore nel 1991, anno in cui viene pubblicata la sua ultima storia di Tex Il medaglione spagnolo (disegnata da Guglielmo Letteri). Già da alcuni anni però aveva passato il testimone della serie a Claudio Nizzi occupandosi prevalentemente della supervisione delle storie, attività alla quale si dedicherà fino alla sua morte, avvenuta nel 2001[2].

Bonelli parlerà sempre di sé stesso come di un "romanziere prestato al fumetto". Il suo modo di narrare risente della lezione del grande romanzo avventuroso d'appendice e in particolare di autori quali Alexandre Dumas, Jack London, ed Emilio Salgari, da lui stesso indicati come le sue principali fonti d'ispirazione.

Una delle peculiarità del Bonelli autore di fumetti sono le sue caratteristiche "sceneggiature disegnate": in pratica non descriveva a parole la scena che il disegnatore doveva interpretare e poi realizzare (com'è consuetudine), ma, come in uno storyboard cinematografico, abbozzava la tavola dando quindi indicazioni molto precise sulla sua struttura sequenziale e sulle singole inquadrature.
... ecco dire che Bonelli ha fatto la gavetta con Tex mi pare un pochetto azzardato... Anche qui, tieni sempre conto dell'epoca. Tempo fa dal mio fumettaro di fiducia si discuteva a proposito della retorica che trasudava dai fumetti pubblicati in Italia all'epoca del ventennio. Lui la criticava, io facevo osservare che era inevitabile che ci fosse vuoi per l'ambiente culturale dell'epoca, vuoi per mantenere un collegamento con l'attualità, vuoi perché in fondo quello il pubblico dei lettori voleva. L'eroico italiano (spesso un pilora d'aereo) che va nelle colonie in africa a vivere avventure. Oggi non avrebbe senso, all'epoca ce l'aveva eccome.

Per il resto le tue critiche sono riassumibili facilmente: non ti piace lo stile del Tex classico e preferisci quello, per esempio, di Nolitta (probabilmente ti piace Mister No allora). De gustibus. Il bello di Tex a mio parere è anche questo. Nel corso degli anni (e sono tanti, 63 nel 2012) si sono succeduti diversi sceneggiatori che hanno cercato di mantenere il personaggio coerente ma che hanno inevitabilmente messo qualcosa del loro stile. Bonelli padre non è Bonelli figlio che non è Nizzi (pure Nizzi non è Nizzi :laugh: nel senso che il primo Nizzi è diverso da quello più recente) e Boselli ha un suo stile particola e via dicendo.... Per non parlare dei disegnatori. Ci sono tanti Tex ma un solo Tex, in fondo.
Per quanto riguarda invece la tua critica Galleppini:
Lysor_o.O wrote:Con Galep sono meno duro, ma anche lui ha i suoi bravi difetti - su tutti, i suoi primissimi piani sono terribili. Ma tutto sommato non mi dispiace.
beh in questo non posso assolutamente venirti incontro. Galleppini ha un tratto inconfondibile ed è tutto coerente con il suo stile. Potrai trovare una certa approssimazione in alcune tavole ma voglio anche qui ricordarti che Tex nacque come personaggio secondario della casa editrice e veniva sceneggiato e disegnato nei ritagli di tempo, spesso di notte, e ad un ritmo forsennato. Galleppini faceve mille altre cose nel frattempo e ci si dedicò quasi totalmente solo quando il successo della serie divenne tale da soppiantare ogni altra pubblicazione (il povero Occhio Cupo che doveva essere il "titolare" degli albi ed il personaggio di punta ora non se lo ricorda più nessuno). Ma Galleppini è veramente un Artista che disegnava fumetti. Cerca i suoi dipinti, le sue opere extra-fumetto. La vignetta dell'ufficiale nordista che muore tra le braccia di Tex disegnata dal punto di vista di chi sta morendo è eccezionale. L'espressione di Tex che abbandona la tomba della moglie Lilith per dare inizio alla sua vendetta è qualcosa di straordinario. Galleppini aveva qualcosa che gli altri disegnatori (magari più precisi o più "perfetti" tecnicamente) non hanno. Una magia. Ma se non la vedi non la vedi, non c'è nulla da fare.
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 16/01/2012 10:34

Segnalo agli appassionati lettori delle avventure del Ranger questo forum http://www.texwiller.forumfree.org dove tra l'altro, raro privilegio, è possibile dialogare con autori e disegnatori degli albi! Addirittura Claudio Villa e Mauro Boselli sono regolari frequentatori del forum (i nick sono rispettivamente CVilla e Borden) e rispondono volentieri alle varie domande che vengono pubblicate.

Questo mese l'albo in edicola è CORSA VERSO L'ABISSO
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Si conclude la storia della sfida senza esclusione di colpi tra le due compagnie ferroviarie in gara per raggiungere il Royal Gorge Pass. Le sorprese non mancano in un finale drammatico che lascia il dubbio su dove stiano il bene ed il male.
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by HandorIII_o.O » 24/01/2012 09:38

Io invece segnalo l'albo in edicola di Tutto Tex (Nr. 490) intitolato la congiura di Custer.
Magnifico ed Epico!
Tex partecipa alle spedizione a fianco del Generale Custer, contro gli indiani di Toro Seduto e Cavallo Pazzo... Tex incontra direttamente Toro seduto e Cavallo Pazzo per avvisarli...
vi lascio alla lettura.

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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Lysor_o.O » 24/01/2012 23:24

Handor! Non puoi limitarti a questo! Visto che sei un fan della serie, a questo punto DEVI prendere posizione e dire cosa ne pensi dei vari sceneggiatori, in particolare di GLB!
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by HandorIII_o.O » 26/01/2012 19:07

Io degli sceneggiatori non mi intendo molto ma mi lego soprattutto alla storia, indipendentemente da chi l'ha scritta.
Ci sono sceneggiatori che hanno scritto capolavori (quasi tutti) ma credo non ci sia quello che ha fatto solo grandi storie.
La mia passione è più verso la scenografia che la sceneggiatura perchè il fumettista riesce anche alla volte a rendere una storia fantastica con i disegni anche se il contenuto non sia proprio da oscar.

Ci sono fumettisti che amo profondamente anche per affetto e sono Ticci, Villa, Fusco, Ortiz e Sejas. Non amo proprio il primo disegnatore di Tex in Galeppini e un po' me ne vergogno e Letteri che non lo posso vedere.
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 30/01/2012 10:25

E' in edicola l'Almanacco del West 2012
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Che dire? Nelle prime edizioni la parte relativa al mondo del west nel cinema e nella letteratura occupava la maggiore parte dell'almanacco mentre ora purtroppo, da alcuni anni, in una fase di forte crisi del genere (sigh :no: , da quando non si vede più un bel film western? ormai i pochi prodotti sono meritevoli della citazione fantozziana: delle cagate pazzesche), metà abbondante del volumetto è dedicata alla storia inedita che nell'occasione si chiama "Il ciarlatano" ed è disegnata da Giacomo Danubio su sceneggiatura di Tito Faraci. Boh, tutto sommato l'idea era bella, ma la storia è stata un po' "buttata via" per colpa dei soliti stereotipi che alcuni sceneggiatori non riescono proprio ad evitare. Il particolare più originale, a mio parere, si trova praticamente all'inizio quando Tex si avvicina al carrozzone del dottor Angus McPherson e, incredibilmente, sembra veramente incuriosito dall'esibizione quando in realtà ormai TUTTI i frequentatori del west sanno che le famose pozioni miracolose erano, se andava bene, degli infusi di erbe e che i "miracolati" erano sempre in realtà dei complici degli imbonitori. Ecco, vedere Tex che fa all'inizio un po' la parte del gonzo me lo rende più "vero" ed umano e non il solito incrocio tra Callaghan, Colombo, Poirot e Grissom. Poi la storia prosegue nei canoni di un modesto prodotto di artigianato fumettistico. Ma questo passa il convento, il buon Faraci non è scrittore da western e lo dimostra con una sceneggiatura "facile" e andando sul sicuro usando solo Tex (Carson appare alla fine in un paio di vignette, di Kit e Tiger manco l'ombra).
I disegni non sono malvagi, rendono un buon dimamismo e Tex è un plausibile pistolero di mezza età.
La parte più almanaccosa illustra un po' il desolante panorma western tra cinema, libri, fumetti e videogiochi, ci sono delle brevi monografie su Geronimo, il regista di b-movies Budd Boetticher e sullo scrittore Gordon D. Shirreffs.
Voto all'almanacco 6
Voto alla storia 5 1/2
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Re: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 30/01/2012 10:54

HandorIII_o.O wrote:Ci sono fumettisti che amo profondamente anche per affetto e sono Ticci, Villa, Fusco, Ortiz e Sejas
Di quelli che hai citato a mio parere è veramente notevole Garcia Seijas. In lui rivedo un po' un filone di stile più classico. Seijas ha un talento incredibile nel collocare armonicamente i personaggi nel loro ambiente. Vale anche per lui quello che si diceva per Erio Nicolò: guardando i loro disegni sembra di "vederci meglio".
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Il suo Tex forse non è molto originale, non ha una "impronta" immediatamente riconoscibile, ma ha dei tratti genuini che forse proprio Fusco, ad esempio, aveva un po' perso nel corso degli anni.
Per quanto riguarda Galleppini beh... per me "E'" Tex, ho negli occhi alcuni quadri degli albi del suo periodo d'oro e che ancora mi trasmettono una profonda emozione. Cercherò di trovarli su internet o li passerò allo scanner per cercare di condividerli.
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Re: TEX: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 26/03/2012 12:12

Domenica mattina sono andato alla fiera che si tiene ogni anno nella mia città (si chiama fiera di San Giuseppe, una sequenza di stand di infissi in pvc, motocoltivatori, caldaie e qualche altra cosetta sparsa). C'era una sezione dedicata ai due personaggi simbolo della Bonelli: Tex e Zagor. Ghghghghghg.... mi sono fatto fare degli autografi da Claudio Villa in persona... ghghghgh....
per la precisione mi ero portato dietro il 311 di Tex
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che è stato il primo albo interamente disegnato da lui nel lontano 1986, e poi il Tex 600
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la cui copertina riprende la posa di John Wayne nella locandina di "Sentieri selvaggi" (a l'è propi medesim!)
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quindi 2 piccioni con una fava!
Cavolo, a richiesta il buon Villa disegnava qualcosa con dedica, purtroppo non avevo tempo per aspettare (c'era la fila) ma è pazzesco vedere quando un disegnatore da un foglio bianco ti tira fuori il volto vivo di un personaggio! L'ho guardato mentre disegnava il ghigno di Mefisto! Non invidio nessuno a questo mondo, ma capperi quanto mi piacerebbe avere quel dono! Con il suo astuccio da lavoro, penne, pennarelli piccoli e grossi, matite, chine... senza fare errori, qualche tratto qui e là ed ecco gli occhi allucinati di Mefisto che mi guardavano dal foglio! Che bello!

Ah, p.s., per gli appassionati: Claudio Villa ha recentemente dato alle stampe una raccolta con molti inediti che si chiama "Sotto il segno di Tex" ed è edita da edizioni BD http://www.edizionibd.it/volumi.php?id=1326, l'ho sfogliato in fiera ed è molto bello! Ho pure avuto il modo di vedere le tavole per il prossimo albo disegnato da lui, è curioso vedere in anteprima un lavoro che uscirà ufficialmente solo tra un pochetto, ma l'editoria nel campo dei fumetti ha in effetti tempi di lavoro non brevi e le anticipazioni, durante le varie manifestazioni, non mancano mai.
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Re: TEX: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 07/04/2012 11:50

Ho appena comprato l'album di Aprile che è disegnato proprio da Saijas
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ad una prima occhiata sembra proprio bello, un Tex come ai vecchi tempi.
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Re: TEX: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by HandorIII_o.O » 10/04/2012 09:31

L'ho appena iniziato e devo dire che Seijas mi piace proprio, il texone disegnato da lui è stato fantastico!
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Re: TEX: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Bubillus » 22/05/2012 14:41

Preso! L'ho trovato alla Feltrinelli scontato del 20% e ho detto: "mmmiiiooo!"
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Presentato all'ultimo Cartoomincs è una raccolta (una specie di portfolio) dei lavori di Claudio Villa, l'attuale copertinista ufficiale della serie Tex. Mooolto bello, consigliabile agli appassionati. E' mmmiiiooo! (e a quasi 5 euri in meno! :ola: )
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Re: TEX: Bang! Bang! Zip! Peste!

Post by Guardone_o.O » 06/06/2012 20:40

Ragazzi.....non mi faccio vivo da un pò sul forum è vero....e i nuovi dubito sappiano chi sono ma va bhe :crazy: seguo sempre il forum e questa discussione mi ha strappato un sorriso,lo ammetto non amo particolarmente tex ma sono un fan sfegatato di dylan dog. Ho notato che avete parlato spesso di Claudio Villa..e non voglio anticipare nulla ma vi dico che come noi è un grande videogiocatore :pc: e anche amico di famiglia, io provo a girargli la discussione e chi lo sà magari in un ritaglio di tempo potrebbe passare di qui così da poter scambiare due chiacchere direttamente con lui :luck:

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