Giappone. Riapre la riflessione sul nucleare

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Beavis
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Re: Giappone. Riapre la riflessione sul nucleare

Post by Beavis » 27/03/2011 09:47

France wrote:capisco, non lo avevo considerato da questo punto di vista.

Riassumendo il mio punto di vista è che il nucleare (a fissione), è sicuramente una opzione che si potrebbe scartare in paesi che hanno già massicciamente investito in altre fonti di energia, ma questo sarà un processo che durerà ancora decenni. Mentre per paesi come la turchia o l'italia che si trovano con l'acqua alla gola per quanto riguarda l'energia, a mio parere il nucleare è una opzione quanto mai degna di discussione. Visto che a conti fatti l'energia nucleare si usa in italia, anche se è francese. E farei molta attenzione a scartare il nucleare a priori visto che il nostro paese è in una situazione molto molto precaria, sia economicamente che energeticamente.
Ma bisogna considerare i tempi di realizzazione.
Se siamo con l'acqua alla golda energeticamente ora le centrali nucleari verranno pronte tra quanti anni?
Ma intanto vanno pagari i lavori, 3 miliardi di euro almeno in parte da sborsare subito il che non aiuta la situazione economica.
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Re: Giappone. Riapre la riflessione sul nucleare

Post by France » 27/03/2011 16:20

volevo aggiungere anche se non seguo totalmente il fluire del discorso alcuni imput sul nucleare. Mi ero dimenticato che ho prestato uno dei miei servizi di leva, a guardia di una centrale nucleare ad Aarau, la capitale dell'omonimo cantone .

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Come potete vedere fra l'abitato e la centrale non c'e' quasi distanza. Eppure ne quando ho prestato servizio li ne per il fatto di aver prestato servizio li, se ne è mai parlato, semplicemente perchè non è un argomento interessante la centrale. Vengono in ogni caso dati medicamenti anti radiazione in via cautelativa, a costi dello stato, ma senza l'obbligo di prenderli.

Con questo volevo solo dare la possibilità di mettere in relazione il fatto che le centrali nucleari sono qualcosa di nuovo e pauroso solo per chi non le ha mai avute. Ma con questo non voglio per niente dire che è risolto in qualche maniera il problema dello stoccaggio delle scorie radioattive, oppure che non siano pericolose in caso di incidente, ma semplicemente che per molte decine di anni, le persone che sono vissute li, non hanno risentito di danni, e vi posso garantire che se fosse successo, le avrebbero fatte chiudere subito, visto che da noi il popolo ha poteri esecutivi divisi con il governo, oltre che la regione ha la capacità di andare contro il governo centrale con molta facilità.
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Re: Giappone. Riapre la riflessione sul nucleare

Post by snuffz » 26/05/2011 08:33

Svizzera, centrali nucleari chiuse entro il 2034
http://www.ilquotidianoitaliano.it/attu ... 6649.html/

La notizia è delle ultime ore.
France tu che sicuramente hai notizie più fresche, ci racconti il dietro le quinte? Se si subodorava già qualcosa, e le reazioni della gente?

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Re: Giappone. Riapre la riflessione sul nucleare

Post by France » 26/05/2011 15:18

La notizia da te linkata è molto molto imprecisa. Per avere un po' di ordine devo fare una piccola introduzione alla politica svizzera.

In svizzera abbiamo il governo (esecutivo), che è eletto dal parlamento (legislativo/due camere). L'esecutivo è una entità slegata dai partiti, tanto che spesso quando vanno al governo abbandonano il proprio partito o addirittura arrivano ai ferri corti, perchè in svizzera vale la teoria del compromesso. Quindi tutti e quattro i partiti maggiori vanno al governo. Destra, sinistra, liberali e cristiani. Per questo le politiche del governo non rispecchiano mai la politica di un partito solo.
In'oltre l'esecutivo è diviso fra governo e popolo. Infatti il popolo ha potere di proporre leggi e aborgare leggi ma anche di delinare la condotta del paese su molte questioni.

Quindi quello che è successo è che uno dei sette ministri che fa parte del governo ha detto che forse sarebbe il caso di uscire dal programma atomico. La cosa è stata discussa nel governo e si sono detti probabilmente favorevoli.

La proposta deve ancora essere fatta in parlamento.

Nel 2015 il popolo sarà chiamato a votare se tenere smantellare o fare un'altra cosa (sempre se anche il parlamento si pronunci a favore, oppure se il popolo decide di sua spontanea volonta di mettere in discussione le centrali nucleari).

A quel punto verrà messo in moto il piano. Se per caso non dovesse essere possibile potrebbe esserci una controproposta da una delle parti in causa e si tornerebbe a votare alla luce di nuove informazioni, su quale modo sia il migliore per uscire dall'atomico come si era già votato. (ammettendo che passi la votazione in primis)

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Detto questo la notizia è stata una sorpresa visto che la svizzera ha una politica molto molto moderata per i cambiamenti di qualsiasi genere. La proposta è stata fatta dall'alto e non è certo partita dal basso. Quindi non si può proprio parlare di una iniziativa popolare. Come ho anche scritto prima, il nucleare non viene visto come un problema. Forse adesso con fukushima c'e' un po' di paura ma a mio avviso è molto irrazionale.

Io credo che il ministro stia cercando di farsi pubblicità per farsi rieleggere, ma non è detto che la macchina che ha messo in moto non produca dei risultati. Tutto sommato ci sono state delle ricerche importanti a livello sivzzero di energie alternative. Per esempio quella geotermica che creava scosse telluriche per cui è stata abbandonata nella sua forma di allora, oppure un'altra che è un mix termico/solare basata sul riscaldamento dell'acqua e turbine. Poi c'e' sempre la fusione nucleare che sembra molto promettente, infatti sembra che la ragione di tutto questo rinnovo dell'interesse per i viaggi spaziali nasca dal fatto che con l'elio tre che si trova sulla luna, si possa effettivamente avere un processo ad alto rendimento.

Quindi probabilmente non rinnovare le centrali nucleari e rimpiazzarle con nuove fonti di energia mi pare sia una idea buona, ma per quando verranno smantellate deve esserci una alternativa, altrimenti finiamo male.

Qualche fonte
http://www.nzz.ch/nachrichten/politik/s ... 08037.html questa è più precisa ma è in tedesco
http://www.cdt.ch/confederazione/cronac ... litik.html questa è in italiano ma è una scopiazzatura fatta male di quella in tedesco

Tra l'altro non è neanche in prima pagina sul giornale italiano ne in quello tedesco. In quello italiano bisogna andare a cercare la notizia. Mentre in quello tedesco è riportata dopo altre 2 notizie reputate più importanti.
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Re: Giappone. Riapre la riflessione sul nucleare

Post by snuffz » 27/05/2011 08:43

Si... io l'ho sentita per radio. Hanno cominciato a sponsorizzare la notizia con meno clamore del previsto (mi aspetto comunque che cavalchino l'entusiasmo del "Anche la Svizzera" nelle prossime settimane, in vista del referendum)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05 ... mo/113959/

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Re: Giappone. Riapre la riflessione sul nucleare

Post by France » 27/05/2011 12:41

cmq le fonti citate da te continuano a presentare il fatto come deciso e sicuro, ci tengo solo a sottolineare che si stà discutendo sulla fattibilità, come sottolineava la fonte svizzero tedesca è probabile che il popolo sarà chiamato a votare sulla questione solo per il 2015. 4 anni da adesso.

Io credo che in ogni caso il risultato sarà probabilmente che attueranno la politica di risparmio energetico, riducendo i consumi e gli sprechi elettrici, costruendo anche abitazioni secondo nuove norme. (stanno buttando giü interi quartieri a zurigo per esempio). Se poi quando verrà il momento di togliere le centrali nucleari risulterà conveniente da un punto di vista economico tenersele lo faranno, altrimenti le smantelleranno senza costruirne di nuove. Se come prevedo io l'italia avrà sempre un bisogno di energia maggiore, non corrisposto da una produzione locale sufficiente, porbabilmente potrebbero decidere di esportare a caro prezzo energia in italia, come in parte stanno già facendo.
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Re: Giappone. Riapre la riflessione sul nucleare

Post by Claymore » 23/06/2011 16:44

Almeno questi 4 sono andati.

Io avrei modificato i referendum sul nucleare a livello regionale: le centrali le costruiamo nelle regioni in cui vince SI al referendum. O nelle regioni in cui non si raggiunge il quorum.
Vuoi la centrale? Sei favorevelo? Credi che il nucleare di terza generazione sia sicuro? Che non ci siano rischi?
E allora la facciamo a casa tua.
Non che le regioni vengono scelte in base ad uno studio del territorio, che a casa mia significa solo mazzette e tangenti.
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