I Diari di Mussolini (veri o presunti)

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Shauron_o.O
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I Diari di Mussolini (veri o presunti)

Post by Shauron_o.O » 09/12/2010 18:13

Qualche settimana fa ho acquistato il primo dei sei diari di mussolini, quello del 1939.
Mi affascinano molto i diari di quell'epoca e non perché stimo i vecchi dittarori europei ma perché cerco di capire come mai milioni di persone sembrano siano impazzite tutte assieme per colpa di qualche persona un po' troppo carismatica.
Non si sa ancora se questi diari siano dei falsi, degli originali o dei falsi d'autore (riscritti durante il periodo di saló), il riscontro chimico,fisico e caligrafico è risultato comunque positivo al periodo degli anni trenta e alla persona di Mussolini.
Devo dire che leggerlo è stato molto interessante, non dò per scontato la veridicità dei diari ma Mussolini sembra non essere un dittatore ma bensì un capo di una nazione in balia degli eventi.
Scrive più volte a Hitler nel tentativo di non fargli dichiarar guerra perchè l'Italia manca di truppe, armamenti e non ha nessun motivo per entrare in guerra visto che i suoi interessi rientrano già nei confini territoriali. Invade l'Albania perchè la casa reale era sostenuta già dall'Italia ma governata in malo modo.
Inoltre, sempre da quel che ho letto, sembra che ci sia un Italia che lavora, costruisce, sperimenta e intraprendere nuove strade.
Mancano ovviamente i diari del periodo storico in cui Mussolini diventa dittatore e quindi difficilmente ( qual ora i diari risultino veri ) potrei rivalutare il personaggio che a me è sembrato quasi essere un Napolitano degli anni 30/40 impegnato a lanciare apelli a Galeazzo Ciano.

Qualcuno di voi ha per caso letto questo prima diaro e si è informato meglio? Cosi so se comprare il volume del 1940 quando esce o passare ad un romanzo xD

Mi auguro che, qual ora qualcuno voglia rispondere, non si lasci prendere troppo da correnti pro/contro il personaggio dei diari.
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Re: I Diari di Mussolini (veri o presunti)

Post by Beavis » 11/12/2010 17:05

Mussolini è un personaggio molto sottovalutato.

Premetto che non sono un fan del fascismo, di estrema destra o simili, semplicemente ho cercato di analizzare la sua figura in modo nautrale.

A lui o a suo governo si possono dare molti meriti in verità, cose che non ci si aspetta proprio.
Chiaro che era una dittatura, quindi con la sua fetta di azioni violente nei confronti degli oppositori, diciamo però che non era proprio tutto male quello che hanno fatto.

Questo prima della guerra, per la guerra è palese anche studiando la storia che l'italia si è trovata tra l'incudine e il martello.
O allearsi definitivamente con la germania, o rompere l'alleanza che avevano e subire un invasione totale perchè noi eravamo infinitamente inferiori militarmente e nessuno ci avrebbe aiutato (non in tempo rapidi cmq)
La prima scelta rimandava sgradevoli problemi e poi la seconda scelta sarebbe stata come ammettere di non essere quella nazione forte che il fascismo proclamava.
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Re: I Diari di Mussolini (veri o presunti)

Post by France » 11/12/2010 17:33

Visto che è stata aperta la questione dell'utilità o meno del fascismo vorrei dare un contributo, visto che ho avuto la fortuna di occuparmene all'università.

In primo luogo vorrei ricordare che mentre con il nazismo c'e' stata una discussione a livello tedesco cercando di comprendere il discorso e soprattutto vedendo i lati più malvagi di esso con il Fascismo non c'e' stato questo processo. Mai. Non c'e' stato una seria riconsiderazione storica del fascismo, con veri interrogativi. Si è preferito dimenticare, piuttosto che fare i conti con la realtà. L'esempio più emblematico in questo senso è la prova inconfutabile dell'efficienza italiana dello sterminio degli ebrei. Gli italiani hanno preso gli ebrei, li hanno tolti dalla popolazione locale e messi direttamente sui terni che poi sono arrivati ai campi di concentramento. Tutta l'infrastruttura dello sterminio funzionava perfettamente e senza intoppi dall'Italia fino ai campi di sterminio. L'unica cosa che non veniva fatta dagli Italiani era l'atto dello sterminio in se, ma questo è da interpretarsi come ultimo anello della lunga catena dello sterminio. Un esempio in questo senso è che in francia sotto occupazione tedesca sono stati deportati in 4 anni meno ebrei che in italia in 2.

Seconda cosa dove abbiamo tristemente un primato: la rottura della convenzione di Ginevra per la guerra. Siamo l'unica nazione a parte l'Iraq di Saddam Hussein che ha fatto uso di armi chimiche in guerra dopo la prima guerra mondiale. La guerra di Etiopia è stata una delle più sporche guerre mai combattute nel ventesimo secolo. Come per il primo punto ci sono gli ordini su carta diretti da Roma, sull'uso di parole che adesso non mi ricordo esattamente, ma vanno senza giri al concetto di sterminio e di ucciderli tutti e distruggere ogni resistenza.

Un'altro punto del regime fascista è l'ottica storica nel suo insieme. Praticamente ogni minima cosa che di buono poteva avere fatto il fascismo è stata resa nulla dal fatto di avere partecipato alla seconda guerra mondiale. L'italia è stata resa un cumulo di macerie fra i vari bombardamenti al nord e al sud. In oltre grazie al fascismo si è creata una vera e propria guerra civile all'interno della seconda guerra mondiale. Anche questo tema è poco trattato è si tende sempre a dare l'unica immagine comunemente accettata dei partigiani eroi tacendo su tutto il resto. I partigiani si ammazzavano a vicenda e c'erano guerre intestine fra sinistra, fascismo, repubblicani, monarchici, anarchici. Insomma una realtà molto complessa.

La grande scusa che viene sempre usata, al pari di quella tedesca: erano le SS i cattivi, la Wehrmacht non ha mi fatto niente di male, viene usata anche nel caso italiano. Infatti si dice che è stata forzata ad entrare in guerra perchè altrimenti l'Italia sarebbe stata invasa. Niente di più falso. L'esempio in europa è la Spagna. Franco, altro dittatore fascista, ha rifiutato di entrare in guerra con la Germania. Non è stato invaso. Infatti per la Germania e per Hitler i paesi da conquistare a ovest erano i Paesi Bassi semplicemente perchè erano di passaggio per la Francia. La Francia perchè era l'obbiettivo del Revanscismo Tedesco. L'Inghilterra invece era da avere ideologicamente alleata.
Infatti l'impegno tedesco si è espanso ad altre parti dell'europa solamente perchè l'Italia ha creato fronti non necessari come l'Africa e i Balcani. Quindi la scusa usata per giustificare l'entrata dell'Italia dalla parte della Germania è totalmente non giustificata e priva di significato. Rappresenta solo un grossolano errore di valutazione da parte di Mussolini.

Quello che sta succedendo in Italia come spesso si fa per molte cose è mitizzare certe porzioni di storia, evitando un confronto reale con le problematiche del nostro paese, cercando così delle soluzioni reali. Insomma siamo un paese di sognatori nel bene e nel male.
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Re: I Diari di Mussolini (veri o presunti)

Post by Beavis » 11/12/2010 18:07

Scusami ma il paragone con la Spagna non regge molto.
La Spagna prima di tutto non è appiccicata alla germania, in secondo luogo l'importanza strategica dell'italia che è fondamentale per il predominio sul mediterraneo.
Le guerre dell'italia sono state scaramuccie atte a far vedere che anche l'italia contava qualcosa (e sono miseramente fallite).
Chiaro che poi cosa pensavano veramente non lo sapremo mai :D
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Re: I Diari di Mussolini (veri o presunti)

Post by France » 11/12/2010 18:17

basi avanzate sull'oceano atlantico per i sottomarini e per la guerra dell'atlantico? Non mi sentirei di dire che la spagna non era strategica quanto l'italia per gli interessi tedeschi. Tutte le guerre dell'italia invece non erano strategiche per gli interessi tedeschi. Infatti hanno solo rallentato la guerra contro l'unione sovietica.
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Re: I Diari di Mussolini (veri o presunti)

Post by Beavis » 11/12/2010 23:39

Ah le guerre senza dubbio, l'italia alla fine ha fatto solo da palla al piede :asd:
Basi per l'atlantico in spagna? Può essere ma non certo da subito... e poi la germania affaccia sull'atlantico (beh nel mare del nord), non ha bisogno della spagna, non affaccia invece sul mediterraneo...
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Re: I Diari di Mussolini (veri o presunti)

Post by Shauron_o.O » 12/12/2010 00:44

Beh l'Italia era senza dubbio di una certa importanza strategica, aveva l'Inghilterra a due passi (la base militare di Malta e l'Egitto) che tramite l'Italia poteva arrivare facilmente in Germania (che secondo le teorie del Pangermanesimo iniziava già in Austria o in Sud Tirol) e probabilmente rendeva molto più vulnerabile agli attacchi aerei le industrie bavaresi, i giacimenti petroliferi a nord di Vienna, la tanto amata Monaco e il Berghof di Hitler.
La Spagna era relativamente importante per Hitler, poteva magari prender possesso dello stretto di Gibilterra ma ci faceva ben poco, non aveva alcun interesse sul mediterraneo o in Africa e le basi per l'oceano Atlantico le aveva già fatte e corazzate in Francia.
Da quel che ho letto sul diario, che ripeto, non si saprà mai se sia autentico o fino a che punto, Mussolini decise di non ritirare l'alleanza con la Germania perché:
1. A quel tempo era obiettivamente imbattibile, aveva invaso in poche settimane la Polonia (che qualche decennio prima in una guerra contro la Russia riuscì ad avere la meglio arrivando in Ucraina e in Russia Bianca), l'Olanda e il Belgio in 2 giorni, e la Francia in meno di un mese. Penso che all'epoca tutto ciò era di una certa importanza considerando che la Polonia aveva dichiarato di poter invadere Berlino con la propria cavalleria in pochi giorni e che la Francia era una delle maggiori potenze mondiali.
2. Aveva già avvisato il suo alleato di avere un reparto militare a pezzi e se si fosse ritirato dal patto probabilmente l'Italia sarebbe stata spazzata via in un lampo dalla Wehrmacht.

Comunque quoto parte del discorso di France sulla rivalutazione di quel periodo Italiano. Non so dove lessi di una rivalutazione fatta da alcuni storici del periodo della seconda guerra mondiale in Italia. In questa rivalutazione il nostro paese non compariva più fra i paesi dell'asse ma bensì in guerra civile.
Obiettivamente dopo la formazione della Repubblica Sociale di Salò (1943) c'erano 2 Italie che in realtà erano controllate da altri paesi...anzi probabilmente, a questo punto, non c'era nessuna Italia :?
Se non fosse stato per la Germania avremmo perso la Libia in poche settimane, la Grecia avrebbe conquistato l'Albania e Trieste sarebbe caduta in mani Iugoslave.

Un'altra scelta poco chiara fu poi scegliere Ciano come Ministro degli Esteri, come poteva un 30enne inesperto diplomatico strappare clausole favorevoli all'Italia con gente del calibro di Chamberlain, Churchill, Sir Halifax, Hitler (con le sue doti carismatiche) ed altri gerarchi dell'epoca...
Come mi disse più volte la mia professoressa di Italiano e Storia l'Italia all'epoca aveva l'opportunità di far da giudice dell'Europa in un periodo delicatissimo ma con lo staff che si ritrovava fallì in partenza. E questo l'ho letto e capito anche su sto pluri nominato diario.


PS. Per riallacciarmi a France, a noi è mancato Norimberga, nessun potere superiore al popolo ha decretato cosa sia stato giusto o sbagliato, nessuno ha pagato. Ci sono stati solo alcuni Italiani che hanno fatto giustizia per la loro causa perché non so quanta unità Nazionale potesse esserci all'epoca, già ora ne vedo pochissima.
Una prova di ciò è stato il processo fatto a Roma contro Pietro Caruso (ex capo della polizia di Roma). Il processo fu sospeso per invasione dell'aula e una signora carica d'odio riconobbe (sbagliando) Donato Caretta (direttore del carcere di Regina Coeli) come colui che ordinò l'uccisione del figlio. Donato Caretta in realtà si trovava in quell'aula proprio per testimoniare contro Pietro Caruso ma alla fine venne ucciso affogato nel Tevere e il suo corpo venne appeso nel suo carcere...della serie "meglio pensare solo a se"
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Re: I Diari di Mussolini (veri o presunti)

Post by France » 12/12/2010 08:54

Quello che dici è verissimo, è stato uno scandalo che l'unica cosa che siamo riusciti a fare è stato linciare Mussolini e quel poveretto che non centrava niente. Ma anche tutti i linciamenti e umiliazioni fatte a livello popolare con presunti e presunte collaborazionisti. Poi si è andati direttamente alla ricostruzione. Le potenze alleate non hanno avuto nessun interesse a fare luce sui coinvolgimenti italiani. Uno degli argomenti in questo senso è stato il fatto che sia l'italia che la Germania erano alla fine paesi nel mezzo, confinanti con il blocco sovietico. Quindi si è preferito tacere, soprattutto perchè in Italia c'era il più grosso partito comunista europeo e si temeva che potesse cadere in mani Sovietiche.
Un'altro punto per preservare l'unità nazionale non comunista è stata quella di non rimpiazzare la burocrazia Fascista. Infatti si sono trovati davanti ad un grosso problema. Come fare a rimpiazzare milioni di funzionari statali? Non si poteva sperare di rimpiazzare l'apparato statale italiano da un giorno all'altro. Molto probabilmente ci sarebbero state infiltrazioni comuniste in massa. Così si è preferito tenersi i fascisti e fargli cambiare bandiera sotto la democrazia Cristiana. I partigiani invece sono stati osannati e mitizzati. Infatti sono stati usati per dare un senso antifascista della resistenza Italiana ai tedeschi. Se volete la faccia "pulita" dell'italia da proporre nei libri di scuola e a livello europeo fra i paesi come Francia e Inghilterra.

Riguardo alla spagna vorrei semplicemente ricordare la posizione Geografica di avere basi sull'atlantico al di fuori del raggio dei bombardamenti da parte dell'Inghilterra. In'oltre la possibilità di chiudere ermeticamente il mediterraneo, forzando così le navi inglesi a fare il giro. L'italia in questo senso era totalmente inutile. Non è mai riuscita ad avere il controllo del mediterraneo nonostante tutta la sua forza navale, che era di molto superiore a quella Inglese, localmente e non in senso assoluto. Quindi tutti gli obbiettivi di controllo del mediterraneo sarebbero cessati all'istante tappando lo stretto di Gibilterra, al posto del canale di Suez. Costo inferiore, nessuna forza navale necessaria. Italia neutrale e tutto il sud dell'europa neutrale, quindi priva di rischio. Poi era molto difficile che stati alleati ideologicamente si schierassero contro. Infatti non è successo con nessuna delle dittature di stampo fascista dell'europa dell'est e dell'ovest.
Strategicamente parlando poi accorciare e di molto il viaggio per raggiungere le rotte dei convogli già nel oceano aperto dell'atlantico senza dovere passare per l'Inghilterra prima era molto molto importante. Oltre a tutto come ho descritto prima, tutte le guerre fatte in sud europa sono stati fronti non necessari aperti dagli italiani e poi rattoppati dai tedeschi. Alla fine l'italia ha quasi aiutato gli alleati.

Sulla guerra del mediterraneo, giravano già negli anni 60 articoli molto interessanti. Avendo mio padre fatto l'accademia navale, me ne parlava. Poi mi sono informato anche io, ma fondamentalmente ci si chiedeva come fosse possibile che la marina Italiana avesse conseguito un solo successo modesto a livello di squadra navale contro l'Inghilterra in tutta la guerra. Gli unici successi sono stati quelli di sabotaggio tramite la X-Mas, con i loro "maiali". Fondamentalmente l'Inghilterra ha fatto una serie di scaramuccie contro la marina italiana con unità relativamente sacrificabili per testare l'efficacia italiana. http://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Calabria Quello che qua non c'e' scritto è che i bombardieri Italiani partiti dalle basi aeronautiche italiane hanno bombardato le navi italiani per errore, ma con la grande gioia inglese, non hanno fatto danni alle unità italiane. Quindi dopo avere testato con efficacia la scarsezza dei Piloti italiani hanno bombardato con comodo la base navale di taranto con questi:
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distruggendo così le unità principali Italiane. Insomma anche la scarsezza degli equipaggiamenti italiani è un mito.
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