Riflessioni su Agricola, un gioco che ti fa sentire un coldiretto senza aver mai visto o toccato una zappa!
Nella mia collezione di giochi, a cui voglio quasi più bene che alla mi mamma, non poteva certo mancare Agricola, gioco che ho acquistato diversi anni fa ma che rimane veramente un intramontabile anche se è sempre molto difficile trovare giocatori “pro” per giocarlo ad alti livelli.
Non starò qui a fare una recensione sicuramente peggio della maggior parte di quelle che già si trovano nei classici blog e siti che trattano i giochi da tavolo e che il buon Snufz ha già elencato, ma vorrei piuttosto fare un discorso generale sul gioco per far capire di cosa si tratta.
Il gioco è un gestionale di altissimo livello che come tale richiede una certa passione, la meccanica di fatto è molto semplice , si parte con due omini, marito e moglie (o coppia di fatto), che rappresentano la famiglia e che inizialmente abitano in sudice case di fango poste nella plancia personale, rappresentante il nostro podere.
Sul tabellone ci sono le azioni possibili dei 14 turni di gioco, dapprima coperte, vanno ad aumentare turno dopo turno, alla fine del quale, in corrispondenza della fase raccolto, bisogna sfamare i membri della famiglia (questo diventerà un’ossessione). Detto ciò la dinamica è molto semplice, per ogni omino in mio possesso potrò fare un’azione , ne consegue più omini più azioni, più azioni più risorse, più risorse più cose da poter fare per migliorare la fattoria e fare i punti vittoria, ma purtroppo non sarà una passeggiata. Altro elemento importante sono le carte Piccolo Miglioramento (7) e Occupazione (7) che vengono distribuite ad inizio partita e quelle rimangono fino alla fine, giocarle o meno (per farlo ovviamente bisogna mettere un omino sullo spazio azione corrispondente) dipende sia dalla bontà di queste carte, sia da come si mette la partita e da cosa fanno gli altri giocatori, posso però dire che se ci si fissa troppo sulle carte non si sviluppa la fattoria e questo determina sconfitta sicura quindi bisogna giocarle in modo oculato trattandole come dei piccoli acceleratori alla strategia che si vuole adottare.
In definitiva ad una persona che mi chiede: “Fungal, maledetto te! ma come si fa a vincere a questo gioco?” risponderei che l’unico consiglio che posso dare è di cercare di accumulare risorse nei primi turni, giocare solo le carte necessarie e ottimizzare gli spazi azione, tenendo sempre presente quelli che verranno scoperti nel turno successivo, ad esempio è inutile fare l'azione “Costruisci steccati” se ne possiamo fare solo 4 poiché ciò porterà a dover ripetere l’azione in futuro perdendo tempo preziosissimo, come ultimo consiglio direi che è molto importante fare un po’ di TUTTO: Arare i campi, seminare grano e ortaggi, fare steccati, riempirli con tutti i tipi di bestie, fare almeno un bimbo, fare almeno un paio di stanze, rimodernare la casa e cosi via in modo da avere una BELLA fattoria alla fine della partita.
E' molto importante non lasciare spazi vuoti sulla plancia e non essere sprovvisti di un qualcosa che fa punti perché se questo avviene avremo dei malus. In agricola spesso Bello corrisponde a Vincente.
Note: i token che si trovano nella scatola base tendono al bruttino, ma c’è la possibilità di comprarli di nuovi separatamente più belli questo può sembrare superfluo ma

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secondo me non solo i segnalini nuovi invoglieranno a giocare ma migliorano anche la giocabilità.