Qualche sera fa un ex collega che non vedevo da tempo, parlandomi delle sue ultime vacanze al mare mi ha raccontato di alcuni ragazzini che giocavano a Magic sui tavolini del bar della spiaggia (ndr: probabilmente si trattava di Yughi-oh, ma poco importa) e di come gli fossi “tornato in mente”.
Mi ha chiesto “Ma ci giochi ancora?”
Gli ho risposto di sì. Gli ho spiegato senza entrar troppo nel dettaglio come funziona magic e gli ho proposto di provarlo insieme, che avrei preparato due mazzettini facili facili. Nonostante tutte le sue domande e un evidente interesse, la risposta finale è stata “Eh, ma se ci sono tutte quelle carte, tutte quelle regole, …. No, no, no, lasciamo perdere, troppo complicato”.
Eccoci arrivati al punto. Troppo complicato.
Questo è quello che pensano TUTTI quelli che si avvicinano per la prima volta a Magic.
Che sia complicato. Che ci siano troppe cose da sapere. Troppe regole, troppe carte. E che occorra sapere tutto.
L’apoteosi dello smarrimento si raggiunge se ti hanno visto giocare, se si sono messi alle tue spalle durante una partita concitata e ti hanno visto un tappare e stappare, castare creature, mettere su e giù carte dalla mano, in campo, nel cimitero, o un botta e risposta di effetti in pila.
Sensazione che tutto sia troppo…troppo… poco intuitivo. Incasinato. Pieno di cose da sapere che ci vorranno mesi per assimilarle tutte.
Anch’io ho pensato la stessa identica cosa, la prima volta che ho visto Magic.
Ero al politecnico con un amico col quale distribuivo volantini di sinistra (e fumavo la pipa).
Eravamo in una sala studio. E c’erano questi ragazzi che giocavano a Magic.
Il gioco mi sembrava figo però “parecchio incasinato”.
Sono passati anni prima che mi decidessi a provarlo.
Ed ho scoperto alcune cose:
-che non è così complicato. Anzi che una volta compreso il singolo concetto di PILA, ossia come si risolvono gli effetti, hai compreso il 99.99% di quello che succede durante una partita a Magic the Gathering
-che non serve conoscere tutte le carte per giocare
-che non serve conoscere tutte le regole per giocare. Il primo anno l’ho giocato con Arnia e giocavamo a muzzo e quello che non capiva si andava per buon senso. E abbiamo fatto centinaia di partite.
Ho fatto questa premessa magic-iana perché in questo topic parlerò di munchkin (ma farò molti riferimenti a magic).
Ne parlerò a più riprese perché fare un solo topic su munchkin oltre che essere pretenzioso è quasi impossibile, sarebbe un po’ come aprire un singolo topic per parlare di tutto quello che riguarda World of Warcraft:
Partiamo da cos’è Munchkin.
Munchkin è un gioco di carte per 3 o più giocatori.
Ed è un gioco che NON va preso sul serio. Sono serio quando dico che NON va preso sul serio.
Obiettivo di Munchkin non è vincere ma divertire chi lo gioca. Sembra la sorella di tutte le banalità perché tutti i giochi dovrebbe “divertire” ma in realtà non è così.
Magic gira sempre allo stesso modo, alla stessa “velocità” indipendentemente dalla simpatia del vostro avversario. Se la mia creatura attacca e l’avversario mi ci tira sopra un Fulmine prima che faccia danno, è piuttosto irrilevante chi è il mio avversario, se Pidave, Luciana Littizzetto, Enrico Mentana o Margherita Hack.
Munchkin “funziona” sul divertimento. Munchkin è un piccolo falò e i giocatori sono la benzina.
Giocato “seriamente” Munchkin perde tutto.
Munchkin è un gioco relativamente semplice * e che sua stessa natura si presta ad esser interpretato, stravolto e moddato in ogni sua regola ad ogni sessione di gioco. Nel manuale sta scritto che “E’ consigliato barare” e che “Eventuali dubbi sull’applicazione di una certa regola dovrebbero essere risolti litigando ad alta voce”.
Questo significa anche che per giocare e divertirsi non occorre conoscere tutte le regole o tutte le carte, o essere con qualcuno che ci ha già giocato.
Compratevi un mazzetto, date una lettura di massima al manuale, telefonate a 3-4 amici giusti (condendo con una pizza), e via di cazzate.

In attesa di un po' di ciccia, vi linko un video di alcuni ragazzi al termine di una monumentale partita a munchkin



CONTINUA....
*dico relativamente perché se il vostro obiettivo è comunque imparare esattamente come si risolvono tutti gli effetti potreste trovare delle grosse incongruenze.. l'autore giura che è voluto.