Purtroppo temo non succederà nulla: la LAN è ormai "vecchia". Potrebbe sembrare off-topic ma quanto segue credo sia la vera ragione tecnica del perchè SC2 e tanti nuovi giochi non hanno il supporto LAN.
Trovarsi nello stesso locare, sudare, gridare, cablare, fermarsi a guardare il monitor di un compagno, arrabbiarsi . . . guardarsi negli occhi non è più di moda e garantisce meno soldi.
Dico purtroppo perchè -al di la del gioco- quello che a me piace di più è giocare con altre PERSONE nel senso di "condividere il tempo e il luogo con altre persone" nell'accezione più Newtoniana possibile. Lo stereotipo del gamer odierno è un'entità celata dietro un nick, rintanato in una stanza che chiude un mondo fuori per aprirne uno fatto di pollici, pixel o led, magari con un 3D artefatto e con delle voci in cuffia a fargli compagnia che animano un mondo di virtualità entusiasmante e stravolgente tanto quanto distaccato e falso. Come su fb o ln o tw puoi avere centinaia di fan, amici (amici?), contatti, persone (persone?). Con pochi clic dici la tua cosa a tutti (come io ora del resto) e lentamente si deriva dalla qualità alla quantità.
Inoltre in questo modo siamo tutti più controllabili, più influenzabili, più tracciabili, più misurabili con ladder, punteggi, tempi di connessione, reti di contatti, follower, leader, bridge, irrational linker, trend-setter, influencer, con le nostre preferenze, dati + o - personali, ladder, manifesta disponiblità di tempo e magari di denaro. In fondo sempre più prevedibili e markettizzabili anche sfruttando meccanismi ormai ben noti come l'irrational selling. In altre parole è molto più facile vendere o farci diventare desiderosi di giocare (giocare? non poterne farne a meno...come il fumo) e tradurre tutto in una forma di consumo di massa (vedi i mmorpg a pagamento) spesso non solo dei nostri soldi ma anche del nostro tempo. L'obiezione che "nessuno ti obbliga a farlo" regge poco all'evidenza delle nuove generazioni di bambini e alla facilità con cui sostituiscono il mondo reale a quello virtuale (bellissima una ricerca del ministero dell'istruzione che allarmato dalla risposta di molti bambini lombardi che alla domanda "chi fa il latte?" rispondevano "Il supermercato" ha avviato un progetto di educazione alla natura (NATURA!??!?!?). Ci sembra di avere più fantasia (come c'era nell'inventarsi i modi di giocare in LAN e prima delle LAN ancora di più) ma in fondo ne abbiamo meno. Rischiamo sempre di più un po' tutti di desiderare e fare le stesse cose come in una grande IKEA (esce il mod e giù tutti a farsi di mod

e tutti che + o meno devono fare/imitare chi meglio e chi peggio le stesse cose).
Con questo non giudico negativamente questa evoluzione. Verso di essa c'è tutta la mia grande curiosità e voglia di sperimentare il nuovo ma anche la ribelle spinta a conservare valori che sono radicati nel profondo della mia persona. Qui mi fermo perchè le implicazioni sono tantissime, così come le domande a cui nessuno può dare risposte definitive (per fortuna). Un po' come Kubrik nel 1968 (e ripeto 68) che con il suo 2001 Odissea nello spazio ci lasciava con il dubbio cruciale se fosse HAL9000 al servizio degli uomini o gli uomini al servizio di HAL9000. Io credo che le due affermazioni siano vere entrambe.