Credo che spesso dipenda anche dalla generazione in cui ti trovi a crescere.
Io ho iniziato a seguire attivamente il calcio (guardando le partite, prima no...) durante i mondiali dell'ormai preistorico 1982.
Erano gli anni della Juve di Rossi, Platini, Boniek, Scirea, Zoff, Cabrini, Tardelli e tanti altri, gli anni di una Juve che iniziava a vincere qualcosina anche in campo europeo....insomma, una grande Juve, che ai tempi dominava in Italia.
Vivendo a Torino, e avendo il papà juventino (ma fortunatamente moderato) fu naturale appassionarsi a quella squadra.
Curiosità: il fratellino, ben più piccolo e "mammone" all'epoca

decise invece di parteggiare per la mamma granata....immaginate i derby.....e quelli erano anni in cui i derby erano realmente equilibrati, in cui il Toro, solitamente da primi 3-4 posti in classifica, si batteva all'inverosimile e sovente ci infliggeva cocenti delusioni....
Non come ora, in cui la differenza tecnica è notevolmente maggiore e non basta più l'irruenza agonistica per colmare il divario
Per fortuna, prendendo l'impostazione del tifo da papà ho mantenuto una discreta capacità critica, ammettendo quando si vince per colpi di... buona sorte, criticando la squadra quando lo merita, e senza drammatizzare eccessivamente le sconfitte. Non è un dramma per me, solo un gioco....
Credo ci sia poi stata la generazione dei milanisti pochi anni dopo i trionfi del Milan berlusconiano, e tra qualche anno saremo invasi da ragazzini interisti....
