Il foglietto dei farmaci

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Lysor_o.O
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Il foglietto dei farmaci

Post by Lysor_o.O » 14/05/2008 22:35

Vorrei sapere se sono scemo io o cosa. Ho appena comprato un antistaminico (grazie, QG, per la dritta!), vado a leggere il foglietto.

"Si consiglia cautela se Xyzal è assunto insieme all'alcol.
In pazienti sensibili, l'assunzione contemporanea di cetirizina o levocetirizina ed alcol o altre sostanze che agiscono a livello centrale può causare l'insorgenza di effetti a carico del sistema nervoso centrale, sebbene sia stato dimostrato che il racemo cetirizina non potenzia gli effetti dell'alcol."

Morale: con l'alcol è da evitare o no? Può causare effetti, però hanno dimostrato che non fa nulla. Chiarissimo.
Scendo di un paragrafo.

"Alcuni pazienti, a seguito del trattamento con Xyzal, possono manifestare sonnolenza/assopimento, stanchezza e spossatezza. E' pertanto avvisato di attendere ed osservare la sua risposta al medicinale se ha intenzione di guidare, intraprendere attività potenzialmente pericolose o utilizzare macchinari. Test specifici, condotti su volontari sani, non hanno comunque rilevato alcuna riduzione del grado di vigilanza, della capacità di reazione o della capacità di guidare a seguito dell'assunzione di levocetirizina al dosaggio raccomandato."

Anche qui: si può manifestare sonnolenza, ma la vigilanza non diminuisce.

Direi che ci sono 2 interpretazioni possibili:
1) Gli effetti negativi non ci sono, ma scriviamo che potrebbero esserci per pararci il culo: si sa mai che qualcuno venga a farci causa...
2) Gli effetti negativi ci sono, ma visto che ammetterlo è brutto, ci inventiamo qualche test (possibilmente truccando o almeno pilotando i risultati) da cui risulta che va tutto bene.

E tuttora non so se quando prendo sto coso posso guidare. Sperèm... Ah: se mi schianto, per piacere fate causa alla UCB per conto mio.
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Tu vedi delle cose e chiedi: perché? Ma io sogno di cose che non ci sono mai state, e che forse non ci saranno mai, e dico: perché no?
--- Wolfgang Güllich

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Mano[FA]
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Post by Mano[FA] » 15/05/2008 11:17

Secondo me la 1.

E le parole chiave sono "soggetti sensibili" e "pazienti sani".
Quando fanno i test (probabilmente obbligatori per legge) non trovano nessun effetto. Ciononostante, tra TUTTI i pazienti che hanno usato il medicinale, qualcuno ha dato problemi che loro (per pararsi il culo) riportano. se una persona su 2000 è sensibile al farmaco, è pressochè impossibile scoprirlo facendo dei test "a tappeto" a meno di analizzare tutta la popolazione. Il test finale lo si fa quando si vende il prodotto. E non c'è nula da fare. E' così per tutto.

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snuffz
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Post by snuffz » 15/05/2008 11:27

Mi ha sempre incuriosito che il foglietto all'interno delle scatole dei farmaci si chiami "bugiardino".

Dal sito dell'Accademia della Crusca:
Perché il foglietto illustrativo dei farmaci viene chiamato bugiardino?

«Il termine bugiardino, utilizzato per indicare il foglietto illustrativo che accompagna i farmaci, è una formazione semanticamente e morfologicamente trasparente, sulla base dell’aggettivo bugiardo con il suffisso del diminutivo –ino, adatto sia in riferimento alle dimensioni dell’oggetto sia per attenuare con una vena di ironia l’appellativo di bugiardo. In questo processo si assiste al passaggio dall’aggettivo bugiardo, riferibile soltanto all’uomo come entità in grado di concepire e di dire bugie, a un sostantivo che invece indica un oggetto inanimato contenente un testo, per la precisione un testo informativo. Qualche indizio potrebbe farci ipotizzare che il nome sia nato da un uso nominale dell’aggettivo bugiardo: in Toscana, per la precisione in area senese, gli anziani ricordano che il bugiardo era la locandina dei quotidiani esposta fuori dalle edicole e da qui, riducendo le dimensioni del foglio, si è forse potuti arrivare a denominare bugiardino il foglietto dei medicinali. C’è un altro aggancio, questa volta documentato, all’ambito giornalistico: nel libro di G. Gelati, Parlare livornese (Ugo Bastogi Editore, 1992) si trova la voce bugiardello così definita: “durante il fascismo era così chiamato dagli antifascisti il giornale «Il Telegrafo» che si diceva essere proprietà della famiglia Ciano”. Non abbiamo però nessun dato che possa confermare il legame tra queste formazioni che, sulla stessa base di bugiardo, possono aver avuto percorsi distinti.

Se queste restano soltanto ipotesi, non c’è dubbio invece che questo nome voglia puntare l’attenzione sulle prerogative di queste particolari “istruzioni per l’uso” che, soprattutto negli anni di boom della farmacologia, tendevano a sorvolare su difetti ed effetti indesiderati del farmaco per esaltarne i pregi e l’efficacia. Non erano quindi vere e proprie “bugie” quelle che vi si potevano leggere, ma nell’insieme il foglietto risultava un “bugiardino” che diceva piccole bugie o, meglio, ometteva informazioni importanti ma che potevano essere compromettenti per il prodotto. Negli ultimi anni, grazie a restrizioni legislative che hanno imposto regole più rigide per la compilazione dei foglietti illustrativi e anche grazie ad una maggiore attenzione dei consumatori nell’assumere farmaci, siamo forse arrivati ad ottenere che siano riportate sul bugiardino tutte le notizie importanti riguardo al farmaco. Attualmente la critica più diffusa è che questi strumenti, rivolti ai consumatori quindi a non specialisti, restino comunque incomprensibili anche a una lettura attenta e scrupolosa, sia per la tecnicità delle informazioni che offrono, sia per l’accumulo di notizie in così poco spazio. La mancata trasmissione di informazioni dovuta e alla qualità e alla quantità delle indicazioni (non far capire è quasi come non dire), continua a giustificare l’appellativo di bugiardino.
............................

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Post by Sabrine » 15/05/2008 16:01

Sono sempre stata dell'idea che sul foglietto illustrativo scrivono ogni minimo disturbo che potresti avere con una remotissima possibilità giusto per pararsi il dedré, tipo "noi te l'avevamo scritto, cavoli tuoi". :wink:

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Post by ayakuccia_o.O » 16/05/2008 22:11

Sabrine wrote:Sono sempre stata dell'idea che sul foglietto illustrativo scrivono ogni minimo disturbo che potresti avere con una remotissima possibilità giusto per pararsi il dedré, tipo "noi te l'avevamo scritto, cavoli tuoi". :wink:
è esattamente così :wink:

ti posso assicurare che lo Xyzal, come l'Aerius. sono antistaminici di nuova generazione, che in pratica non hanno effetti sul SNC (sistema nervoso centrale) e pertanto non danno sonnolenza nè problemi con la guida, a differenza dei vecchi antistaminici... peraltro, se sei allergico e hai un documento che lo attesta (es i prick test) te li passa la mutua, basta che il medico ti faccia la ricetta con nota "89" :bellali:

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Post by Canard Favrille » 17/05/2008 12:22

Qualche tempo fa ho assunto un medicinale anti-stress !
I miei ricordi sono fumosi, non ricordo come si chiamava. So per certo che lessi il bugiardino, lo faccio sempre, ed in quel medicinale, che causava sonnolenza sicura, non ricordo che ci fosse scritto "non mettersi alla guida" :roll:

Leggendo quei maledetti fogli vine voglia di non prendere nessuna medicina....se la conosci la eviti ! :laugh:

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Post by FdD_Leviatano » 19/05/2008 10:29

Odio quei maledetti foglietti !! Mi innervosisce il linguaggio tecnico che usano ... ma non si può fare al termine del foglietto un riassuntino per tutta la restante parte della popolazione senza una laurea in medicina ??

Perchè me la chiami Cefalea? Si chiama mal di testa !!!! :nod:

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Post by Hellwigh » 22/05/2008 01:30

Nel caso in cui l'assunzione di alcool possa interferire con i principi attivi del prodotto, mettono sempre nel foglietto l'avvertenza.
Provato o meno che sia per quel prodotto, per la regola che dice (senon è accaduto fino ad ora non è detto non succeda in futuro, si parano il culo, come è già stato detto.

Non aspettatevi però che vi listino ogni singola cosa da non fare, se causa sonnolenza e non scrivono di evitare di correre nudi con una fiaccola accesa sul pavimento allagato di gasolio, non è che voi allora lo dovete fare :mrgreen:
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