ARMI

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snuffz
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ARMI

Post by snuffz » 26/03/2008 16:57

Che rapporto avete con le armi?
Vi spaventano, e quasi ogni sera al telegiornale sentite di padri di famiglia che sterminano moglie e figli e poi si tolgono la vita, e vi ritrovate a pensare: sarebbe successo lo stesso se non avesse avuto una pistola in casa?
Oppure vi affascinano, le armi semi automatiche dei film d'azione, mitragliatori dal design accattivante, fucili da cecchino con enorme mirino telescopico, pistole con puntatore laser, eleganti spade giapponesi finemente lavorate...

Collezionare armi è come collezionare francobolli? E' un passatempo "normale"?
Vi sentireste a vostro agio se vostro marito/moglie per motivi di lavoro fosse costretto a tenere una pistola in casa?

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Ufo_Robot_o_O
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Post by Ufo_Robot_o_O » 26/03/2008 17:21

Sinceramente appena vedo il tagliacarte sulla scrivania del mio capo mi vengono in mente strane idee :arcanoid:


:laugh: Scherzo ovviamente :laugh:
Per quanto riguarda pistole ed armi da fuoco, non mi dicono assolutamente nulla. Nemmeno da bambino avevo questa propensione per fucili ad aria compressa e pisole spara ventose. Da qui si capisce il mio lato pacifista su TF2 :menato:
le spade invece mi attirano. Coltelli, spade, lance ed affini mi piacciono esteticamente, ma nulla di più.
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Lysor_o.O
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Post by Lysor_o.O » 26/03/2008 19:57

Ufo_Robot_o_O wrote:Per quanto riguarda pistole ed armi da fuoco, non mi dicono assolutamente nulla. Nemmeno da bambino avevo questa propensione per fucili ad aria compressa e pisole spara ventose. Da qui si capisce il mio lato pacifista su TF2 :menato:
Quoto tutto (con la precisazione che il mio lato pacifista a TF2 è più dovuto a motivi di "vorrei ma non posso", o meglio, "non vorrei (essere pacifista) ma più di così non riesco"... :asd: ).
Non mi dicono nulla, non me ne frega niente, e se mia moglie dovesse avere a che fare con delle armi, non me ne fregherebbe niente. Se la sposo è perché la conosco, e quindi so di non avere nulla da temere in questo senso.
Però sono fortemente contrario alla liberalizzazione delle armi da fuoco: vedi stragi nei campus americani...
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Tu vedi delle cose e chiedi: perché? Ma io sogno di cose che non ci sono mai state, e che forse non ci saranno mai, e dico: perché no?
--- Wolfgang Güllich

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Canard Favrille
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Post by Canard Favrille » 27/03/2008 00:13

Vi racconto una storia.
Ho dovuto "sparare" con una pistola giocattolo per un esperimento di acustica.
Ebbene, ero profondamente a disagio quando ho impugnato quell' "arma", che sebbene avesse il tappino rosso, era estremamente reale, anche nel peso penso.
Non oso immaginare le sensazioni negative che proverei con un arma vera.

Al contrario con le armi bianche son sempre a mio agio, coltelli, coltellini, asce, accette, spade, archi, balestre.... il fatto e' che mi pare di aver un maggior controllo su quel tipo di arma e poi da piccolo giocavo spesso con archi, spade finte e armaneggiavo coltelli asce e tricchete e tracchete. :laugh:

Non accetterei la presenza di un arma da fuoco in casa, nessun lavoro ti obbliga a tenerle in casa, si possono anche depositare in caserma o centrale a quanto ne so.

La grossa contraddizione e' che non sono obiettore e avrei fatto volentieri il militare :look: vammi a capire !

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Post by Shogun_o.O » 27/03/2008 00:43

Odio le armi da fuoco, mi spaventano proprio.
Mi è capitato di vedere una pistola e non ho avuto il coraggio nemmeno di sfiorarla. Non so perchè, ma ho una vera e propria repulsione innata :oops:

In compenso amo le armi da taglio e da punta. Il mio sogno da bambino è sempre stato possedere una katana. Se avessi i soldi ne acquisterei una :nod:

A tal proposito, credo proprio che tra una collezione di armi bianche e una "collezione" di armi da fuoco ci sia un sostanziale differenza (non a caso per la seconda uso le virgolette): l'unicità di ogni spada, contrapposta alla serialità delle armi da fuoco.
Le armi bianche, sono un prodotto artigianale e spesso sono delle vere e proprie opere d'arte, alla pari di un quadro.
Nel caso specifico delle katana, ad esempio, al giorno d'oggi esistono solo pochi uomini al mondo (vabbè, diciamo pure in Giappone...) in grado di crearne una secondo la tradizione, e in tutto il Giappone è sopravvissuta una sola fornace, a tutt'oggi funzionante, in grado di fondere i minerali necessari, così come si faceva 4 secoli fa.
Inoltre la creazione stessa della katana è un vero e proprio rituale che si tramanda da secoli

Insomma, capisco (e invidio) chi colleziona spade. Un po' meno chi colleziona fucili da caccia :look:

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Post by Zaius » 27/03/2008 11:24

io per lavoro ho dovuto prendere l'abilitazione all'uso delle armi....quindi mi è toccato andare al poligono a consumare un po di caricatori...confesso che pur nn amando le armi, la cosa mi ha "divertito"...sparare alla sagoma col tipo che mi diceva come impugnare etc. etc. è stata una bella sperienza...ma x fortuna è finita lì.
Perchè x servizio nn abbiamo in dotazione l'arma e ne sono mooooolto contento xchè portano solo guai!
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Post by arklan_o.O » 28/03/2008 09:27

le armi e.....bhe , prima di trovarmi questo lavoro io stavo nell'esercito ( bersaglieri) e il mio ruolo era addestratore all utilizzo e manutenzione delle armi da fuoco , in due anni ho imparato una cosa che sembra stupida però...
le armi in se e per se sono solo dei pezzi di ferro è l'imbecille che le impugna a fare la differenza ! (ma va :lol:! )
piu di una voolta sono stato costretto per paura a sconsigliare di affidare un arma a unadeterminata persono perchè la ritenevo troppo immatura , troppo esaltata o troppo stupida per rendersi conto che con quell oggetto uccidi.
La mia personale visione delle armi è : sono belle ma piu ci sto lontano meglio è.
Preferisco anche io le armi bianche per le tue stesse motivazioni Sho
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Post by snuffz » 28/03/2008 12:31

Non è strana questa comune passione maschile per coltelli e armi da taglio? (piacciono anche a me, la scorsa estate mi sono fatto portare da un amico in vacanza in sardegna "sa guspinesa" (fatta a mano da un artigiano), un coltello sardo molto simile alla pattada)
Non credo che siamo tutti mossi dalla motivazione "nipponica".
Da dove arriva questa attrazione per le lame?

Per quanto riguarda pistole e fucili, non mi sentirei a mio agio a tenere in casa qualcosa che possa "esplodere", o sparare accidentalmente. Ma non sono a mio agio neanche con i fuochi artificiali.

Certo bisogna riconoscere un certo fascino nella tecnologia applicata alla guerra. Non parlo solo di aerei stealth e carri armati con particolari inclinazioni della corazza per deviare i colpi piuttosto che incassarli.
Pensiamo a una mina antiuomo. E' un meccanismo semplice, probabilmente a basso costo, ma nella sua mostruosità, perfetto.
Una mina non deve uccidere. Deve mutilare. Perchè una mina che uccide un uomo danneggia un plotone di 1 unità. Una mina che fa "solo" saltare una gamba, elimina comunque il soldato (che non potrà più combattere), impegna un secondo soldato ad aiutare il primo, occupa personale medico, un posto letto, e tutti i costi medici connessi.
Mentre scrivevo questo post sono andato a cercare un po' sul web (non mi ricordavo il termine per il concetto che ho espresso poco sopra, si tratta di "moltiplicatore di forze"). Ecco wikipedia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Mina_terrestre
Nella guerra moderna, i campi minati sono considerati un'arma difensiva, utilizzata per proteggere determinati confini o rallentare l'avanzata nemica. Esse hanno tuttavia anche impieghi essenzialmente offensivi se usate per costringere le forze nemiche a scegliere un determinato percorso per esempio per tender loro un'imboscata, o per ridurre il morale nemico causando danni imprevisti in modo casuale (in sostanza una tecnica che si avvicina alle comuni definizioni di guerriglia e terrorismo). Particolarmente rilevante è il concetto tattico di moltiplicatore di forze: una mina comunemente viene detta di Tipo 4 quando esplodendo ferisce (ma non uccide) un soldato. in tal caso, servono due compagni per evacuare il ferito e un quarto elemento di copertura, sicché un singolo ordigno mette temporaneamente fuori combattimento una squadra di quattro uomini. A volte un cecchino si apposta e quando viene ferito il primo uomo aspetta l'arrivo dell'aiuto da parte dei suoi compagni per fare fuoco su ferito e soccorritori, questa tattica fu sviluppata nella prima guerra mondiale con le tagliole al posto delle mine.
Naturalmente si tratta di cose orribili, e invenzioni di cui l'umanità avrebbe fatto volentieri a meno.
Ma bisogna riconoscere una certa "genialità" nello studio di strumenti di morte così perfetti.

ps: wikipedia
L'Italia è stata, fino ai primi anni '90, uno dei principali paesi produttori di mine terrestri e anti-uomo, vietate anche nel nostro paese dal 1994.

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Post by arklan_o.O » 28/03/2008 13:01

snuffz4lorda wrote:...
ATTENZIONE ai QUOTE integrali : non servono a nulla e rendono illeggibile un topic.
Soprattutto evitateli quando rispondete al post subito precedente il vostro! .Mod


Se ti affascina l'arte militare , ovviamente di teoria si parla , leggi "L'arte della guerra" di Sun Tsu e l'Hagakure il primo è una raccolta di aforismi sull'arte della guerra mentre ilk secondo è effettivamente IL Bushido o l' arte dei samurai (che per di piu nella seconda guerra mondiale era usato per condizionare e portare al fanatismo i famosi kamikaze )
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Post by Shogun_o.O » 28/03/2008 15:26

Arklan devo correggerti sul fatto che l'Hagakure era usato nella seconda guerra mondiale per portare i kamikaze al fanatismo...
I kamikaze giapponesi erano ben altra cosa rispetto a quelli tristemente noti ai giorni d'oggi, ed erano tutt'altro che fanatici :no:
Non sto a dilungarmi troppo sull'argomento perchè si finirebbe irrimediabilmente off topic... dovrai fidarti sulla parola :laugh:
Purtroppo in Europa conosciamo l'Hagakure solo attraverso i film e qualche manga, e questo ha fatto nascere un sacco di leggende metropolitane che come tali hanno poca credibilità :no:

Ma, visto che si parlava di "genialità" nello studio delle armi, a me ha sempre affascinato lo studio che c'era dietro alle katana. Avevano una forma tale da poter essere sguainate anche da seduti, tant'è che la tecnica per il loro utilizzo prevede che la posizione iniziale sia proprio quella con la spada ancora nel fodero (avete presente Jigen in Lupin? :laugh: ) e la lega con la quale erano costruite manteneva un'affilatura perfetta anche dopo un utilizzo intenso (come i Miracle Blade dello chef Tony :laugh: ). Pensate che per ottenere ciò, una lama era composta da circa 32mila strati ed era in grado di tagliare qualsiasi materiale allora conosciuto senza che il samurai facesse alcuno sforzo fisico (tra l'altro, la creazione della lega stessa, richiedeva mesi di lavorazione). Per questo erano armi riservate ai soli samurai e ne era vietato l'uso a chiunque altro (persino ai soldati "regolari").
A riprova di questo, c'è il fatto che venivano usate per l'harakiri... avete idea di che razza di affilatura serva per tagliare di netto una testa?
Tutto questo, unito alle particolari armature, rendeva l'esercito giapponese quello tecnologicamente più avanzato dell'epoca e di fatto i samurai scomparirono solo dopo l'invenzione delle prime armi da fuoco.
Se penso che il corrispettivo occidentale sono i cavalieri vestiti di piombo (peso complessivo del cavaliere: 300kg... i cavalli sudavano solo a vederli) :menato:

Insomma, la mia passione per le armi bianche, in particolare le katana, deriva dalla cultura che ci sta dietro più che per la loro bellezza materiale. Tant'è che ad esempio non mi piacciono i coltelli... Solo l'unico sardo a non possedere una resolza :laugh:
Anzi, non capisco proprio come una persona possa spendere tanti soldi per un coltello senza una storia particolare o chissà quale grande cultura alle spalle... :look: Alla fine stiamo parlando della versione sarda del coltellino di McGuyver, che era (ed è) diffuso tra i pastori più per la sua praticità d'uso che per chissà quale altro status culturale.
In parole povere, puoi tenerla in tasca senza paura di bucarti una palla :laugh:
Tra l'altro Snuffz, non so quanto l'hai pagata tu, ma in genere sas resolzas hanno costi improponibili... e a volte i manici non sono nemmeno autentici (ora il ragazzo non mi dorme per una settimana pensando a quale laboratoio rivolgersi per far analizzare il manico del suo coltello :laugh: :laugh: )

A proposito "Pattada" è il nome del posto nel quale vengono costruite. I coltelli si chiamano "resolzas" (Sa Resolza al singolare) :teach:
Stessa cosa per "Sa Guspinesa" che vuol dire semplicemente che sa resolza in questione è stata costruita a Guspini, ma di fatto è una Resolza :wink: E se non la sto confondendo con un'altra, ha l'unica particolarità di non avere una lama "a punta", dato che questa viene tagliata al momento della vendita. Non so l'origine di questa usanza; a naso, immagino fosse una prassi usata in certi paesi per evitare che la gente si infilzasse vicendevolmente dopo un bicchierino di troppo :look:


Tutto questo per dire che io collezionerei katane perchè sono il simbolo di una cultura centenaria. La loro stessa costruzione, a partire dalla forgiatura delle lega metallica, è un rito che si tramanda da secoli. Insomma, non è una semplice esposizione di un bell'oggetto.
Invece non capisco una collezione di fucili da caccia... o di resolzas, proprio perchè in questo caso, ci si ferma esclusivamente all'esteriorità.

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Post by mirino » 30/03/2008 12:48

"Stavate parlando di meeeee?" (cit. Paolo Bitta).

Beh, uno che si fa chiamare Mirino qualcosa a che fare con le armi può pure avercelo, no? :laugh:
Pratico il tiro a segno dall'ormai lontano 1991, tiro con la pistola. Lo pratico a livello agonistico (camp. regionali e camp. italiani).

Ho la passione delle armi? Beh, direi proprio di no. Non ho armi da difesa in casa, non mi piacciono né mi dicono niente.
Non compro le riviste che trattano armi o caccia. Niente di niente.

Però, naturalmente, mi interessano le armi "da tiro", che sono una categoria di armi completamente diversa e sconosciuta al grande pubblico.
Armi progettate, realizzate, e messe a punto con l'obiettivo di essere il più precise possibile, compatibilmente con la specialità di tiro praticata, e non per fare "rumore" o dei buchi grossi sui bersagli.
Ci sono veri appassionati nell'ambiente delle armi, che magari arrivano in poligono con armi "da film" (per fortuna tirano altrove, non vicino a me), e magari raccontano esaltati di quanto è divertente sentire il botto allucinante che fanno queste armi; li osservo perplessi, per me il tiro è altro.
Il tiro sportivo è infatti diverso: l'obiettivo è di essere precisi e colpire il bersaglio al centro, non quello di far casino.
Significa curare la preparazione, fare un po' di pesi a casa per irrobustire la spalla, mantenersi allenati, e tutto per tirar su quei 2-3 punti in più che possono permetterti di battere i tuoi avversari (paolobu ne sa qualcosa :mrgreen: )
C'è un tiro statico (della serie "mi metto qui, prendo la mira e tiro quando sono pronto"), praticato con armi precisissime, e il tiro rapido, che prevede dei limiti di tempo per lo sgancio dei colpi, e che viene praticato con armi che devono abbinare precisione e peso,per ridurre il rinculo.

Data la mia propensione al tiro sportivo, ammetto che quando qualcuno arriva in poligono con un'arma sportiva nuova, in particolar modo se è legata alla mia specialità, cerco di provarla, per controllare se sono diverse:
- inclinazione dell'impugnatura rispetto all'asse dell'arma
- regolazione dello scatto, che può essere meccanico o elettronico
- distribuzione dei pesi
- "feeling" durante il tiro (quanto "salta", come si sposta, che sensazioni dà sulla mano)

Quindi, riassumendo, non posso definirmi un vero appassionato d'armi, ma un semplice sportivo che è naturalmente curioso per l'evoluzione tecnica del proprio attrezzo sportivo, un po' come farebbero un tennista o uno sciatore agonisti che vanno a provare i nuovi modelli.

Nessun interesse per coltelli (anche se la katana un pochino mi affascina).

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Post by Shogun_o.O » 30/03/2008 16:29

Un attimo però... la passione per il tiro a segno è una cosa, il collezionare fucili è un'altra.
Non mi intendo della disciplina, ma non credo che i fucili abbiano qualche particolarità per cui valga la pena collezionarli (anche perchè sono costruiti in serie).
Uno compra un fucile o una pistola per usarli, non perchè hanno una storia particolare alle spalle.

Stesso discorso per un fucile antico. Chessò un mio zio va orgoglioso di un fucile che ha usato il nonno nella prima guerra mondiale... Io sinceramente non ci trovo niente di speciale. E' solo uno di migliaia di fucili usciti da una fabbrica 50 anni fa... Può avere un valore affettivo, ma niente di più.

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Post by snuffz » 30/03/2008 17:05

Beh, secondo questo discorso non dovrebbero esistere collezioni se non di pezzi unici o quasi, fatti a mano.
Quindi niente collezioni di monete, francobolli, cartoline, schede telefoniche.....

Io credo che ognuno possa collezionare ciò che vuole (e basta dare un'occhiata in edicola per trovare I Grandi Classici in miniatura, libretti alti 5 cm che se non hai il cristallino deformato da un paio di cataratte non riuscirai mai a leggere, o Boccali da Birra, Orologi a Cucù, Camion dei Pompieri dal mondo....) soprattutto secondo le motivazioni che vuole, per quanto possano apparirci incomprensibili.

Le armi vanno trattate in maniera particolare?
Una persona che colleziona fucili o pistole, ha qualcosa di diverso da una che colleziona bambole antiche ?
E' "pericolosa" ?

ps: mirino ma davvero non compri riviste del tuo sport ?

edit:
Mio nonno era un cacciatore e quando ero ragazzino mi raccontava delle sue avventure. Era un cacciatore "vero", di quelli che stavano via due giorni e tornavano con un cervo legato sul tetto della macchina. Aveva un coltello che usava per scuoiare le bestie e per mangiare sul fuoco, e prima di morire me l'ha regalato. Io lo conservo ancora, e mi piace pensare che un giorno lo regalerò a mio figlio e lui avrà qualcosa del suo bisnonno.

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Post by mirino » 30/03/2008 19:12

Allora: uno non compra un fucile o delle pistole per usarle, almeno non necessariamente. Ci sono collezionisti di armi antiche che inseguono e spendono migliaia di euro per accaparrarsi magari un vecchio fucile originale a pietra focaia dell'epoca napoleonica, o ancora una Colt di quelle che andavano per la maggiore quando i primi pionieri andavano a esplorare ciò che allora era il "vecchio" West americano. Anche se non sparano più, perché ovviamente diventa difficile procurarsi i pezzi di ricambio originali dell'epoca (e metterne uno più recente diminuisce il valore o il prestigio dell'arma).
Esistono aziende che fabbricano repliche di armi antiche, ovviamente a prezzi più bassi, e esistono gare che vengono fatte con queste armi storiche, con classifiche separate per "repliche" e "originali".
Ci sono un sacco di motivi per collezionare queste armi (giochi a CoD o a qualche FPS ambientato durante la II guerra mondiale? Mai avuto la curiosità di vedere dal vivo un vero Garand, o un Mosin-Nagant originali? Vedere come sono fatti, sentirne il peso, e pensare come doveva essere la vita di un soldato dell'epoca?), e come dice snuffz c'è gente che colleziona persino tazze da tè, il collezionismo può riguardare gli oggetti più impensabili, armi comprese.

Poi c'è pure il risvolto affettivo. Ho un'arma che, in seguito alla modifica dei regolamenti internazionali, non è più idonea per fare le gare. Sono cambiati i regolamenti, costringendo tutti quanti a cambiare arma.
Beh, è l'arma che mi ha visto esordire intorno ai 20 anni, che mi ha accompagnato per oltre 10 anni di carriera, e con la quale mi sono tolto parecchie soddisfazioni. Secondo voi me ne sbarazzerò cedendola a qualcun altro o "rottamandola" ? No, il valore affettivo è grandissimo

Sì snuffz, davvero non compro riviste di armi. Non mi interessano, capire se è uscita una nuova Beretta che fa buchi grossi così, o un fucile che ti aiuterà a fare le pappardelle al cervo, o ancora l'ultima arma da guerra in uso nell'esercito israeliano non mi interessa per niente.
Comprerei, quello sì, riviste che parlano di tiro sportivo, ma essendo uno sport di nicchia non ne esistono. Qualche sito web, compreso quello della federazione internazionale, ma nulla più.

Purtroppo noi del tiro siamo visti come una serie di persone "pericolose", ma in poligono ho conosciuto le persone più tranquille che abbia mai incontrato.
Non siamo pazzi scatenati che si rotolano a terra come esaltati sparacchiando a sagome umane, ma persone generalmente tranquille e concentrate.
Il mio giudizio è naturalmente soggettivo e chiaramente di parte, ma qui c'è il sito che la federazione ha allestito per mostrare i video delle gare più importanti a livello internazionale.

http://www.issf.tv

Come potete vedere, non v'è traccia di esaltati :wink:

Edit: avevo pure sbagliato il link :laugh:
Last edited by mirino on 02/04/2008 23:00, edited 1 time in total.

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Post by Shogun_o.O » 30/03/2008 19:45

snuffz4lorda wrote:Beh, secondo questo discorso non dovrebbero esistere collezioni se non di pezzi unici o quasi, fatti a mano.
Quindi niente collezioni di monete, francobolli, cartoline, schede telefoniche.....
Infatti :laugh:
Non a caso le monete e i francobolli che hanno più valore sono proprio quelli rari o comunque UNICI per un qualcosa in particolare (ad esempio una serie "sbagliata"). Mentre non ha senso collezionare una moneta da 1euro per ogni anno di produzione, oppure ogni francobollo che esce ogni settimana... Una moneta da 100lire del 1990 vale 100lire, e non varrà mai niente di più, proprio perchè non ha niente di unico nè di speciale. E' solo una delle tante.

Per le armi, un conto è collezionare un fucile a pietra focaia di epoca napoleonica, un altro è collezionare fucili beretta usciti 5 anni fa in serie da un milione di esemplari. Il primo ha probabilmente un valore storico, gli altri sono solo un prodotto di serie, senza storia.

Come ho già spiegato, io concepisco una collezione quando è composta da oggetti rari, che hanno una storia particolare e sono esempio di una cultura antica. Quindi trovo inutile collezionare lattine, schede telefoniche, pacchetti di sigarette, tappi di bottiglia.

Poi ovviamente, questo è un mio pensiero. Se uno vuole collezionare un Garand solo perchè l'ha visto in "Salvate il soldato Ryan" chi glielo vieta? Io posso solo dire che SECONDO ME non è un buon motivo per spendere soldi... :roll:
Come dice Snuffz, ognuno è libero di collezionare quello che gli pare, per i motivi che preferisce. Così come io sono libero di dire che secondo me è una cosa inutile e senza senso :wink:


[EDIT] Ho scritto COLLEZIONE su internet e in seconda posizione c'era questo sito
http://www.silviofioravanti.it/
Ecco cosa intendo (IO) per collezione inutile :roll:

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Post by Canard Favrille » 30/03/2008 23:56

Non è strana questa comune passione maschile per coltelli e armi da taglio? (piacciono anche a me, la scorsa estate mi sono fatto portare da un amico in vacanza in sardegna "sa guspinesa" (fatta a mano da un artigiano), un coltello sardo molto simile alla pattada)
Non credo che siamo tutti mossi dalla motivazione "nipponica".
Da dove arriva questa attrazione per le lame?
Si sa che il coltello e' la metafora dell'uccello :laugh: (quanto sono volgare :( )

Però se ci pensi l'uomo e' nato con un arma in mano !
La natura non lo ha armato con denti affilati, unghie taglienti o quant'altro. Ci siam beccati : pollice opponibile e "intelligenza"* .
Il che' ha portato l'uomo a creare delle armi che per 5000 ? 6000 ? 8000 ? anni ( ma credo siano molti di più )lo hanno accopagnato nella sua evoluzione.
In origine era una semplice pietra o un osso, (2001 Odissea ... docet ) ma anche se una pietra e' ben diversa da una spada, e' comunque un oggetto che si impugna e con il quale si faceva quel che si doveva fare per sopravvivere. (frantumare ossa, abbattere animali ecc ecc ecc )
Se saltiamo poi la fase della semplice pietra, e andiamo direttamente ai primi utensili ( pietra + manico )si comprende come quell'oggetto (il coltello in particolare) sia un utensile che completa un uomo, maschio preferibilmete, proprio nel ruolo assunto nelle società.
Il maschio caccia, la femmina raccoglie.
Infatti stesso discorso vale per le donne che hanno sempre un contenitore da portarsi appresso : la borsetta ! :laugh: ( contenitori per l'acqua o per frutti e radici )

Immagino quindi che la fascinazione per questi utensili (coltello e borsetta...aridaie maschilista ) sia da imputare ad una questione atropologica ed evolutiva.

Naufrago su un isola deserta, io riesco a immaginare di riuscire a fare qualsiasi cosa....ma dannazione ho bisogno di una lama per iniziare ! :wink: ( non per forza deve essere un coltello, basta che tagli ) Con una pistola ci farei ben poco, al massimo preso dalla disperazione, mi sparo un colpo .

*la metto tra virgolette perche' non so quanto noi si sia veramente intelligenti !

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Post by Zaius » 31/03/2008 09:32

arklan wrote: Se ti affascina l'arte militare , ovviamente di teoria si parla , leggi "L'arte della guerra" di Sun Tsu e l'Hagakure il primo è una raccolta di aforismi sull'arte della guerra mentre ilk secondo è effettivamente IL Bushido o l' arte dei samurai (che per di piu nella seconda guerra mondiale era usato per condizionare e portare al fanatismo i famosi kamikaze )
a proposito dell'Hagakure vi consiglio la visione di Ghost Dog, di Jim Jarmusch, piccolo capolavoro che narra le avventure di un "samurai" metropolitano
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Post by FdD_Leviatano » 01/04/2008 14:34

Mi piacciono non lo nego, sia le armi da fuoco che quelle bianche, ma solo per poterle collezionare. Mi piacerebbe tenere un "Vulcan" in casa (avete presente quel mega fucile gigantesco che per sparare gira ?? Tipo quello degli elicotteri ... :drunk: ) ma non nascondo che mi fanno molta paura. Meglio evitare. Portano guai. :no: :nod:

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Post by ENORME[FA] » 02/04/2008 22:07

Io adoro le armi.... Passione iniziata quando ero sedicenne per coltelli ed armi bianche in genere, per poi passare alle armi da fuoco. A militare ho avuto la fortuna di fare un corso per cecchini e l'onore di essere uno dei migliori della Folgore.Ho sparato con ogni arma possibile de immaginabile: dall' SCP al vulcan 5 canne rotanti, dal barret all' m60 e questa passione l'ho fatta (purtroppo) scemare con la nascita di mio figlio: preferisco lasciare la armi fuori casa piuttosto che accada l'irreparabile.

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mirino
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Post by mirino » 02/04/2008 22:53

un corso per cecchini e l'onore di essere uno dei migliori della Folgore.Ho sparato con ogni arma possibile de immaginabile: dall' SCP al vulcan 5 canne rotanti, dal barret all' m60
Intendi dire un corso per tiratori scelti? Che figata !!!!!
E' stato bello il corso? Lezioni teorico-pratiche? Cosa usavi al corso? Racconta, racconta...quanto è durato? che facevate?
preferisco lasciare la armi fuori casa piuttosto che accada l'irreparabile.
Già, con un figlio in casa è probabilmente meglio, credo....

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