La fine del gran casino: Torino si scioglie
Posted: 01/10/2007 16:35
Non sarò breve, ve lo dico subito. La brevità è un dono che non mi appartiene, anche a volerci fare un doppio senso.
Io sono per i lunghi addii, i tomi da novecento pagine, le amicizie d’infanzia, le saghe infinite, le cene da hobbit, le partite ai 100, il bicchiere della staffa, l’alba che si allunga fino a diventare tramonto e di nuovo alba, tramonto, alba, tramonto…
Avrei talmente tante cose da dire che preferisco partire dal fondo, dal 2002, e poi tornare su, nuotare verso la superficie del presente come un Maiorca imbolsito e malincolico: il gruppo di Torino si scioglie.
Come molti di voi sapranno io, il_bepi, Pdave, Bayern Max e Zopiro siamo colleghi d’ufficio, e poche scrivanie ci separano l’uno dall’altro.
Nelle ultime settimane il Cliente per il quale lavoriamo ha venduto baracca e burattini, e le direttive dei nuovi “capi” prevedono lo spostamento/ricollocamento di gran parte del personale negli altri stabilimenti, e il “taglio” dei consulenti.
Quindi il gruppo information technologies si divide. Ognuno per la sua strada.
E l’esodo è già cominciato.
Lo scorso venerdì è stato il turno del Bayern Max, e il prossimo sarà il mio.
Ma perché frantumare i cabasisi sul forum, e non utilizzare invece la mail, per scriversi i consueti “In bocca al lupo” ed “E’ stato bello lavorare con voi” ?
Perché il nostro gruppo è stato un gruppo particolare, fuori dal comune, e molti colleghi sono passati per il FoOrum e alcuni l’hanno vissuto e continuano a viverlo.
Se li contiamo tutti:
Snuffz
Bepi
Dax
Palmira
Bayern Max
Zopiro
Pdave
Sette persone. Un vero record, consentitemi. Un record che non è fine a se stesso, ma piuttosto cartina al tornasole di uno spirito e un affiatamento che difficilmente troverò (e mi permetto di dire TROVEREMO) altrove.
E adesso partiamo con i ricordi.
Comincio dal Bayern Max, che se n’è già andato, e che ci legge da un altro luogo.
Mi mancherà Max “BraccinoCorto”, come lo chiamavamo col Bepi. Max sempre l’ultimo a tirar fuori la chiavetta del caffè, Max al quale ho provocato un mezzo infarto lanciando il suo computer portatile per terra (in realtà il portatile era uno di quelli da rottamare, ma lui pensava fosse il suo). Ripenso a quando gli abbiamo impacchettato il telefono della scrivania e attaccato l’avviso “Telefono sotto sequestro, Indagini in corso”, o alla molte volte che gli abbiamo fatto sparire portafoglio, chiavi, cellulare…. Ripenso alle sue consulenze hattrickiane, al commercio dei clown, degli infortunati, degli aspiranti allenatori, a quando il venerdì lo vedevamo arrivare alle nostre scrivanie per annunciarci beato “RAGAZZI VI DICO SOLO QUESTO: DUE SPLENDIDI!”
Lo Zopiro.
Lo Zopiro non ha mai scritto sul FoOrum ma ne è un lettore e ha partecipato a molte iniziative hattrickiane, persino a una lannata all’Evolution. Piccolo particolare: lo Zopiro è il nostro capo. E dove lo trovi un capo che ti manda una mail con scritto VAFFANCULO! NON HAI OFFERTO NEANCHE 1000 PER IL MIO ATTACCANTE 30ENNE!!! PIDOCCHIO!! Un capo che mi telefona dal Brasile per dirmi “Sì, ma a parte i problemi con lo stabilimento francese… me l’hai organizzata l’amichevole?”
Ripenso a quando ha piovuto nel suo ufficio e col bepi abbiamo riempito un secchio d’acqua e gliel’abbiamo fatto trovare davanti all’ufficio, con una pinna di squalo che spuntava fuori. E poi sempre col Bepi: a quando parlavamo col suo attaccapanni, o disegnavamo alieni sulla sua lavagna, quando accendevamo al massimo il condizionatore per farlo gelare (e poi nascondevamo il telecomando), alla festa a sorpresa a casa sua e le castagne nella nutella, e soprattutto a quanti rospi abbiamo buttato giù insieme a causa dei deliri di un certo personaggio….
Pdave.
L’ultimo arrivato ma l’uomo-rivelazione. L’enciclopedia umana dei videogiochi, ex tossicodipendente di Magic passato a metadon-YughiOh, spacciatore di Manga, istigatore di JoJo e untore di Naruto, consollaro per scelta, nintendodiessiano e piessepipparo, l’unico vero incantatore di prinny, divulgatore dei libri di Pinketts, e tanto altro.
In un anno circa abbiamo investito le pause pranzo in partite a Worms (come dimenticare il Calderone della Vergogna), a Warcraft (due contro uno!!!), ad Albatross ed Everybody’s Golf, a Magic Online, a Yughi Online, ad allucinanti partite a GunRoar. Come dimenticare la prima volta che è stato in mutua, e al ritorno io e bepoz gli abbiamo fatto trovare un manichino alla scrivania, e i comici della scuola genovese: Carlo Bodda, Gianni Badalamenta, Domenico Pusanga, Gianluca Puoti e Giorgetto Frogia. E ancora le discussioni borderline alla macchinetta del caffè:
-l’unico counter al gatto nero è uno stronzo ritrovato dritto su una turca (totem),
-la macchina per tagliare contemporaneamente tutte le zampe a un maiale
-se fossimo a Gotham City
-tutti i concetti che si possono esprimere con la targa di Bologna
-il reggiseno con i capezzoli
-fondare una città e chiamarla MANO, e poi vendere prodotti con la scritta RIGOROSAMENTE FATTI A MANO
-vendere i tappi della saliere spacciandoli per colapasta degli gnomi
E poi le lunghe discussioni su Final Fantasy, Disgaea, God Hand, sui personaggi più sgravati di Naruto, e tutti i trailer visti e commentati dettagliatamente…
Pdave sfottuto….
E infine il bepi
Lo metto per ultimo perché col bepi si è condiviso tutto qui e sin dal primo giorno, e merita qualche parola in più. Mio compagno di scrivania, mio mirror sul lavoro, accomunati dallo stesso nome, stessa barba e stessa panza, io e il bepi ne abbiamo passate proprio tante in tutti questi anni.
Il bepi è arrivato qui qualche mese dopo di me e devo dire che all’inizio riuscivo proprio a fregarlo. Gli raccontavo storie assurde “Dal cliente dov’ero prima c’era la donna delle pulizie che per 10 euro te la faceva vedere” e il bepozzo credeva alla mia faccia di marmo, alle mie storie che finivano sempre in amplessi acrobatici nel gabinetto dell’officina. Poi ha cominciato a “conoscermi”…
Bepoz, bepoz, ma quante ne abbiamo passate?
Ne metto un po’ in fila: i Matu, le lan casalinghe le pizzate e le birrate, lo smauilp e la pensione della zozza col tuo materasso che toccava terra e il tram che sferragliava di sotto, Legend che prendeva il tuo posto allo smau e mi polverizzava, la carbonara rinforzata a casa mia e il film di Betty che ti ha quasi fatto vomitare, il gancio rudimentale che lanciavo dalla mia scrivania alla tua per rubarti gli oggetti e tirarti il filo del telefono, le partite in pausa pranzo a TFT che iniziavano con te che dicevi “Niente torri” e io che rispondevo “Troppo tardi”, il FoOrum, il tuo cellulare infilato in ogni orifizio, le mie entrate in ufficio e lo scatolone schiantato alle tue spalle, i molti MOLTI nick fake su Battlenet, i post-it attaccati alla tua sedia con scritto I AM OMOSEXUAL, i gabinetti delle officine (hostel!), quando ci siamo vestiti da barboni e siamo andati al matrimonio di 7ede, le interminabili discussioni sulle bocce della Fasanell*, la supercazzola warcraftiana agli utenti “Questo computer ha una Warden-BestMaster. Bisogna fargli un AoW abuser”, le risate sull’idiozia del sardo, le partite a TFT in ufficio con Andrea Prex e con Dax, tutti i fotomontaggi, il sito del Picaro, la mia scrivania bordellosa, i filmati sull’Uomo di Sale, quando ti ho trattenuto dal picchiare un utente, quando ti ho portato a vedere la tabaccaia zizzellona, gli scacchi e le nostre partite a senso unico, il gioco del wrestling Fegato contro Pagnotta, le videoconferenze fino a notte, i computer trasportati da un lato all’altro dello stabilimento, quel simpaticone di comau “Tu lo devi sapere”, le telefonate negli Stati Uniti e il mio inglese maccheronico “…O like Otranto…G like Genius…N like Nocturne…”, i problemi di posta del tedesco e delle decine di segretarie che si sono susseguite in questi anni, il filmato REN e tutti i dialer di tu-sai-chi, quando io sono rimasto incastrato in una porta girevole con una delle segretarie, quando a teatro da Albo abbiamo alzato il cartello ‘OLD’, la bachecampa, il modo di vestire anacronistico di hugly-betty, Bert*** il superdotato, il mio difendere i film della GGG, i molti caffè all’autogrill con la benzinaia matura ma ancora tranquillamente ravanabile e le ragazze dell’autogrill, il ‘sindaco’, lo scherzo dello scotch sotto il mouse ottico o i tasti della tastiera invertiti, quando ho detto al tecnico delle stampanti “No, per favore, non gli sbagli il cognome anche lei se no si arrabbia sul serio. Si chiama MONTANARO”, ….
E ce ne sarebbero dieci volte tante da raccontare, e sono state sempre risate, anche quando il tedesco ci faceva correre e ci urlava contro, quando entravamo nel suo ufficio consci che sarebbe arrivata una lavata di capo assolutamente gratuita, quando gli utenti ci chiedevano l’impossibile e subito, quando non ci avvertivano di riunioni, presentazioni, conferenze, e a noi ci toccava allestire una saletta in cinque minuti, correndo con i computer per le scale.
Minchia Andri, quante.
Ogni giorno insieme, nove ore al giorno, per cinque giorni, per cinque anni…
Il nostro gruppo si scioglie, quindi, ognuno per la sua strada.
Si è lavorato bene ragazzi. E si è stati bene, culo a culo, in questo posto immerso nella nebbia.
Ci sentiremo, naturalmente, e il forum sarà ancor più un bar nel quale ritrovarci e rimembrare i bei vecchi fottuti tempi.
Ma non sarà più la stessa cosa. Lo sappiamo tutti.
Pdave: abbiamo un sacco di giochi in ballo (e il blog di Disgaea!) e fra un po' ti raggiungo con i Naruto. Non sparire quindi. E non farti pregare/ricattare/insultare per vederci.
Bepi: non ho parole. Se le hai tu tirale fuori. Ma non sparire, capito omosexual!?
Ciao amici miei.
GG
Io sono per i lunghi addii, i tomi da novecento pagine, le amicizie d’infanzia, le saghe infinite, le cene da hobbit, le partite ai 100, il bicchiere della staffa, l’alba che si allunga fino a diventare tramonto e di nuovo alba, tramonto, alba, tramonto…
Avrei talmente tante cose da dire che preferisco partire dal fondo, dal 2002, e poi tornare su, nuotare verso la superficie del presente come un Maiorca imbolsito e malincolico: il gruppo di Torino si scioglie.
Come molti di voi sapranno io, il_bepi, Pdave, Bayern Max e Zopiro siamo colleghi d’ufficio, e poche scrivanie ci separano l’uno dall’altro.
Nelle ultime settimane il Cliente per il quale lavoriamo ha venduto baracca e burattini, e le direttive dei nuovi “capi” prevedono lo spostamento/ricollocamento di gran parte del personale negli altri stabilimenti, e il “taglio” dei consulenti.
Quindi il gruppo information technologies si divide. Ognuno per la sua strada.
E l’esodo è già cominciato.
Lo scorso venerdì è stato il turno del Bayern Max, e il prossimo sarà il mio.
Ma perché frantumare i cabasisi sul forum, e non utilizzare invece la mail, per scriversi i consueti “In bocca al lupo” ed “E’ stato bello lavorare con voi” ?
Perché il nostro gruppo è stato un gruppo particolare, fuori dal comune, e molti colleghi sono passati per il FoOrum e alcuni l’hanno vissuto e continuano a viverlo.
Se li contiamo tutti:
Snuffz
Bepi
Dax
Palmira
Bayern Max
Zopiro
Pdave
Sette persone. Un vero record, consentitemi. Un record che non è fine a se stesso, ma piuttosto cartina al tornasole di uno spirito e un affiatamento che difficilmente troverò (e mi permetto di dire TROVEREMO) altrove.
E adesso partiamo con i ricordi.
Comincio dal Bayern Max, che se n’è già andato, e che ci legge da un altro luogo.
Mi mancherà Max “BraccinoCorto”, come lo chiamavamo col Bepi. Max sempre l’ultimo a tirar fuori la chiavetta del caffè, Max al quale ho provocato un mezzo infarto lanciando il suo computer portatile per terra (in realtà il portatile era uno di quelli da rottamare, ma lui pensava fosse il suo). Ripenso a quando gli abbiamo impacchettato il telefono della scrivania e attaccato l’avviso “Telefono sotto sequestro, Indagini in corso”, o alla molte volte che gli abbiamo fatto sparire portafoglio, chiavi, cellulare…. Ripenso alle sue consulenze hattrickiane, al commercio dei clown, degli infortunati, degli aspiranti allenatori, a quando il venerdì lo vedevamo arrivare alle nostre scrivanie per annunciarci beato “RAGAZZI VI DICO SOLO QUESTO: DUE SPLENDIDI!”
Lo Zopiro.
Lo Zopiro non ha mai scritto sul FoOrum ma ne è un lettore e ha partecipato a molte iniziative hattrickiane, persino a una lannata all’Evolution. Piccolo particolare: lo Zopiro è il nostro capo. E dove lo trovi un capo che ti manda una mail con scritto VAFFANCULO! NON HAI OFFERTO NEANCHE 1000 PER IL MIO ATTACCANTE 30ENNE!!! PIDOCCHIO!! Un capo che mi telefona dal Brasile per dirmi “Sì, ma a parte i problemi con lo stabilimento francese… me l’hai organizzata l’amichevole?”
Ripenso a quando ha piovuto nel suo ufficio e col bepi abbiamo riempito un secchio d’acqua e gliel’abbiamo fatto trovare davanti all’ufficio, con una pinna di squalo che spuntava fuori. E poi sempre col Bepi: a quando parlavamo col suo attaccapanni, o disegnavamo alieni sulla sua lavagna, quando accendevamo al massimo il condizionatore per farlo gelare (e poi nascondevamo il telecomando), alla festa a sorpresa a casa sua e le castagne nella nutella, e soprattutto a quanti rospi abbiamo buttato giù insieme a causa dei deliri di un certo personaggio….
Pdave.
L’ultimo arrivato ma l’uomo-rivelazione. L’enciclopedia umana dei videogiochi, ex tossicodipendente di Magic passato a metadon-YughiOh, spacciatore di Manga, istigatore di JoJo e untore di Naruto, consollaro per scelta, nintendodiessiano e piessepipparo, l’unico vero incantatore di prinny, divulgatore dei libri di Pinketts, e tanto altro.
In un anno circa abbiamo investito le pause pranzo in partite a Worms (come dimenticare il Calderone della Vergogna), a Warcraft (due contro uno!!!), ad Albatross ed Everybody’s Golf, a Magic Online, a Yughi Online, ad allucinanti partite a GunRoar. Come dimenticare la prima volta che è stato in mutua, e al ritorno io e bepoz gli abbiamo fatto trovare un manichino alla scrivania, e i comici della scuola genovese: Carlo Bodda, Gianni Badalamenta, Domenico Pusanga, Gianluca Puoti e Giorgetto Frogia. E ancora le discussioni borderline alla macchinetta del caffè:
-l’unico counter al gatto nero è uno stronzo ritrovato dritto su una turca (totem),
-la macchina per tagliare contemporaneamente tutte le zampe a un maiale
-se fossimo a Gotham City
-tutti i concetti che si possono esprimere con la targa di Bologna
-il reggiseno con i capezzoli
-fondare una città e chiamarla MANO, e poi vendere prodotti con la scritta RIGOROSAMENTE FATTI A MANO
-vendere i tappi della saliere spacciandoli per colapasta degli gnomi
E poi le lunghe discussioni su Final Fantasy, Disgaea, God Hand, sui personaggi più sgravati di Naruto, e tutti i trailer visti e commentati dettagliatamente…
Pdave sfottuto….
E infine il bepi
Lo metto per ultimo perché col bepi si è condiviso tutto qui e sin dal primo giorno, e merita qualche parola in più. Mio compagno di scrivania, mio mirror sul lavoro, accomunati dallo stesso nome, stessa barba e stessa panza, io e il bepi ne abbiamo passate proprio tante in tutti questi anni.
Il bepi è arrivato qui qualche mese dopo di me e devo dire che all’inizio riuscivo proprio a fregarlo. Gli raccontavo storie assurde “Dal cliente dov’ero prima c’era la donna delle pulizie che per 10 euro te la faceva vedere” e il bepozzo credeva alla mia faccia di marmo, alle mie storie che finivano sempre in amplessi acrobatici nel gabinetto dell’officina. Poi ha cominciato a “conoscermi”…
Bepoz, bepoz, ma quante ne abbiamo passate?
Ne metto un po’ in fila: i Matu, le lan casalinghe le pizzate e le birrate, lo smauilp e la pensione della zozza col tuo materasso che toccava terra e il tram che sferragliava di sotto, Legend che prendeva il tuo posto allo smau e mi polverizzava, la carbonara rinforzata a casa mia e il film di Betty che ti ha quasi fatto vomitare, il gancio rudimentale che lanciavo dalla mia scrivania alla tua per rubarti gli oggetti e tirarti il filo del telefono, le partite in pausa pranzo a TFT che iniziavano con te che dicevi “Niente torri” e io che rispondevo “Troppo tardi”, il FoOrum, il tuo cellulare infilato in ogni orifizio, le mie entrate in ufficio e lo scatolone schiantato alle tue spalle, i molti MOLTI nick fake su Battlenet, i post-it attaccati alla tua sedia con scritto I AM OMOSEXUAL, i gabinetti delle officine (hostel!), quando ci siamo vestiti da barboni e siamo andati al matrimonio di 7ede, le interminabili discussioni sulle bocce della Fasanell*, la supercazzola warcraftiana agli utenti “Questo computer ha una Warden-BestMaster. Bisogna fargli un AoW abuser”, le risate sull’idiozia del sardo, le partite a TFT in ufficio con Andrea Prex e con Dax, tutti i fotomontaggi, il sito del Picaro, la mia scrivania bordellosa, i filmati sull’Uomo di Sale, quando ti ho trattenuto dal picchiare un utente, quando ti ho portato a vedere la tabaccaia zizzellona, gli scacchi e le nostre partite a senso unico, il gioco del wrestling Fegato contro Pagnotta, le videoconferenze fino a notte, i computer trasportati da un lato all’altro dello stabilimento, quel simpaticone di comau “Tu lo devi sapere”, le telefonate negli Stati Uniti e il mio inglese maccheronico “…O like Otranto…G like Genius…N like Nocturne…”, i problemi di posta del tedesco e delle decine di segretarie che si sono susseguite in questi anni, il filmato REN e tutti i dialer di tu-sai-chi, quando io sono rimasto incastrato in una porta girevole con una delle segretarie, quando a teatro da Albo abbiamo alzato il cartello ‘OLD’, la bachecampa, il modo di vestire anacronistico di hugly-betty, Bert*** il superdotato, il mio difendere i film della GGG, i molti caffè all’autogrill con la benzinaia matura ma ancora tranquillamente ravanabile e le ragazze dell’autogrill, il ‘sindaco’, lo scherzo dello scotch sotto il mouse ottico o i tasti della tastiera invertiti, quando ho detto al tecnico delle stampanti “No, per favore, non gli sbagli il cognome anche lei se no si arrabbia sul serio. Si chiama MONTANARO”, ….
E ce ne sarebbero dieci volte tante da raccontare, e sono state sempre risate, anche quando il tedesco ci faceva correre e ci urlava contro, quando entravamo nel suo ufficio consci che sarebbe arrivata una lavata di capo assolutamente gratuita, quando gli utenti ci chiedevano l’impossibile e subito, quando non ci avvertivano di riunioni, presentazioni, conferenze, e a noi ci toccava allestire una saletta in cinque minuti, correndo con i computer per le scale.
Minchia Andri, quante.
Ogni giorno insieme, nove ore al giorno, per cinque giorni, per cinque anni…
Il nostro gruppo si scioglie, quindi, ognuno per la sua strada.
Si è lavorato bene ragazzi. E si è stati bene, culo a culo, in questo posto immerso nella nebbia.
Ci sentiremo, naturalmente, e il forum sarà ancor più un bar nel quale ritrovarci e rimembrare i bei vecchi fottuti tempi.
Ma non sarà più la stessa cosa. Lo sappiamo tutti.
Pdave: abbiamo un sacco di giochi in ballo (e il blog di Disgaea!) e fra un po' ti raggiungo con i Naruto. Non sparire quindi. E non farti pregare/ricattare/insultare per vederci.
Bepi: non ho parole. Se le hai tu tirale fuori. Ma non sparire, capito omosexual!?
Ciao amici miei.
GG