Mi sembra doveroso raccontarvi come è andata a finire.
Arrivo, la porta dell'ufficio è chiusa, mentre di solito è aperta: deduco che il prof non è ancora arrivato. Cazzeggio un po' in giro, vado a chiacchierare con una mia amica/"collega" che fa il dottorato, torno, ma la porta è ancora chiusa. Scrocco il pc della dottoranda (il mio laboratorio è lontano, circa 10 minuti a piedi, quindi non posso piazzarmi al mio solito posto) e navigo un po'. Dopo un po', torno a guardare, e la porta è ancora chiusa. Strano, ormai l'ora dell'appuntamento è passata da 20 minuti buoni. Mi viene un sospetto.
Busso.
"Avanti!". Mapporca, il prof c'era ma s'era chiuso dentro. Va beh, entro. Mi saluta e mi fa:
"Visto che sei qui, deduco che non hai letto la mia mail..."
"Quale mail? Quando me l'hai mandata?" (visto che l'avevo controllata fino alle 7:35...)
"Circa un'ora fa, alle 8:30"
"No, non l'ho vista. E cosa diceva, questa mail?"
"Che oggi sono molto impegnato e ti chiedevo se possiamo spostare a lunedì."
Come dire: anziché farmi la tirata notturna, potevo finire con calma oggi o al massimo nel weekend. Beh, comunque abbiamo parlato lo stesso e gli ho fatto vedere il mio lavoro; in fretta, certo, ma gliel'ho fatto vedere, quindi non è stato tutto inutile. Certo però che...