Scacchi, scacchi e solo scacchi
Posted: 20/10/2004 11:02
Provo a riaprire un post sugli scacchi e prego gentilmente di evitare l'ennesimo spam oppure OT che ha contraddistinto quelli precedenti [POLEMICA = MODE OFF].
Innanzitutto eccovi una semplice legenda su come leggere e capire le mosse:
T= Torre
C= Cavallo
A= Alfiere
D= Donna
R= Re
Il movimento dei pezzi si segue così, ad es: 11. Df5 Ae6 Significa che all’11 mossa il bianco ha spostato la Donna in f5 e il Nero ha mosso l’Alfiere in e6; il movimento del pedone si “scrive” solo con la casella d’arriva ad es: 13. e7. Quando un pezzo mangia un altro pezzo questa rimane la dicitura 8. Txc5 exc5 significa che la Torre ha mangiato il pezzo in c5 e il pedone nella colonna “e” ha mangiato il pezzo in c5.
In questo post analizzerò alcune mie partite giocate con giocatori di vari livelli.
Il link che trovate quì sotto vi permetterà di seguire meglio questa prima partita.
http://utenti.lycos.it/spidermansite/oo/bepi_pgn.htm
E' una tra quelle che mi ha più divertito in quanto giocata contro un ottimo avversario (un "quasi" maestro) che però forse mi aveva sottovalutato. Ma vediamo di analizzare la partita insieme. Io utilizzo il nero e lui il bianco:
All’inizio la partita non mi ha entusiasmato in quanto non sono un amante delle aperture lato donna. Comunque dopo il gambetto di donna iniziale la partita è andata avanti in maniera equilibrata con entrambi che cercavamo di costruire una buona struttura di pedoni, ma negli scacchi un errore (in questo caso dettato dalla fretta che aveva il mio avversario a causa del poco tempo rimastogli) può trasformarsi in una catastrofe. La pressione di dover giocare molte mosse entro un dato limite (ristretto) di tempo, può causare abbagli clamorosi.
In questa posizione, dopo la mossa del Nero 22...Tc5, entrambi avevamo circa dieci minuti a testa per le restanti 18 mosse prima del controllo del tempo. E il Bianco, che fin quì aveva condotto una partita tutto sommato buona, effettua una mossa che si può spiegare solo con l'effetto 'negativo' esercitato dall'ansia del tempo che scorre inesorabile: 23. Aa3? Ovviamente l'idea alla base di questa semplice 'combinazione' era che dopo: 23...Txc3 24.Dxc3 Dxc3 25.Axe7, si creava il presupposto per uno scacco matto in ottava con Td8. Ma un 'trucchetto' di questo genere non può funzionare a quando si ha un po’ di confidenza con le scacchiere, soprattutto allorchè restavano ancora ben dieci minuti al sottoscritto, per valutare bene con attenzione i pericoli insiti nel sacrificio di Donna del mio avversario.
Infatti dopo aver proseguito come nella variante descritta sopra, giocai 25...f5! e il mio avversario si rese conto che aveva da giocare altre 15 mosse con circa nove minuti di tempo, in un finale complesso, di due Torri contro la Donna (con un pedone in meno: 3 contro 4). E finì per perdere anche per via di imprecisioni decisive, commesse proprio sotto l'assillo del tempo che avanzava inesorabile.
Io stesso feci tesoro di questa esperienza (pur positiva per me), cercando di ricordarmene in seguito: mai affrontare una fase di drammatica scarsità di tempo avviando un piano con complesse implicazioni tattiche. Soprattutto se non si è in una situazione disperata. Meglio provare ad arrivare al controllo del tempo cercando di non compromettere gravemente la propria posizione.
Per chi volesse delucidazioni o avesse domande sarò lieto di rispondere altrimenti arrivederci alla prossima partita
Ed ecco la mia nuova sign
Innanzitutto eccovi una semplice legenda su come leggere e capire le mosse:
T= Torre
C= Cavallo
A= Alfiere
D= Donna
R= Re
Il movimento dei pezzi si segue così, ad es: 11. Df5 Ae6 Significa che all’11 mossa il bianco ha spostato la Donna in f5 e il Nero ha mosso l’Alfiere in e6; il movimento del pedone si “scrive” solo con la casella d’arriva ad es: 13. e7. Quando un pezzo mangia un altro pezzo questa rimane la dicitura 8. Txc5 exc5 significa che la Torre ha mangiato il pezzo in c5 e il pedone nella colonna “e” ha mangiato il pezzo in c5.
In questo post analizzerò alcune mie partite giocate con giocatori di vari livelli.
Il link che trovate quì sotto vi permetterà di seguire meglio questa prima partita.
http://utenti.lycos.it/spidermansite/oo/bepi_pgn.htm
E' una tra quelle che mi ha più divertito in quanto giocata contro un ottimo avversario (un "quasi" maestro) che però forse mi aveva sottovalutato. Ma vediamo di analizzare la partita insieme. Io utilizzo il nero e lui il bianco:
All’inizio la partita non mi ha entusiasmato in quanto non sono un amante delle aperture lato donna. Comunque dopo il gambetto di donna iniziale la partita è andata avanti in maniera equilibrata con entrambi che cercavamo di costruire una buona struttura di pedoni, ma negli scacchi un errore (in questo caso dettato dalla fretta che aveva il mio avversario a causa del poco tempo rimastogli) può trasformarsi in una catastrofe. La pressione di dover giocare molte mosse entro un dato limite (ristretto) di tempo, può causare abbagli clamorosi.
In questa posizione, dopo la mossa del Nero 22...Tc5, entrambi avevamo circa dieci minuti a testa per le restanti 18 mosse prima del controllo del tempo. E il Bianco, che fin quì aveva condotto una partita tutto sommato buona, effettua una mossa che si può spiegare solo con l'effetto 'negativo' esercitato dall'ansia del tempo che scorre inesorabile: 23. Aa3? Ovviamente l'idea alla base di questa semplice 'combinazione' era che dopo: 23...Txc3 24.Dxc3 Dxc3 25.Axe7, si creava il presupposto per uno scacco matto in ottava con Td8. Ma un 'trucchetto' di questo genere non può funzionare a quando si ha un po’ di confidenza con le scacchiere, soprattutto allorchè restavano ancora ben dieci minuti al sottoscritto, per valutare bene con attenzione i pericoli insiti nel sacrificio di Donna del mio avversario.
Infatti dopo aver proseguito come nella variante descritta sopra, giocai 25...f5! e il mio avversario si rese conto che aveva da giocare altre 15 mosse con circa nove minuti di tempo, in un finale complesso, di due Torri contro la Donna (con un pedone in meno: 3 contro 4). E finì per perdere anche per via di imprecisioni decisive, commesse proprio sotto l'assillo del tempo che avanzava inesorabile.
Io stesso feci tesoro di questa esperienza (pur positiva per me), cercando di ricordarmene in seguito: mai affrontare una fase di drammatica scarsità di tempo avviando un piano con complesse implicazioni tattiche. Soprattutto se non si è in una situazione disperata. Meglio provare ad arrivare al controllo del tempo cercando di non compromettere gravemente la propria posizione.
Per chi volesse delucidazioni o avesse domande sarò lieto di rispondere altrimenti arrivederci alla prossima partita
Ed ecco la mia nuova sign