2 milioni di immigrati

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2 milioni di immigrati

Post by NemesisLars_o_O » 22/07/2004 20:06

E CAPPERINA!
sembra che si stia preparando il D-DAY dei disperati......che bisogna fare,cannoneggiarli appena si avvistano?

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Post by Sky79_o.O » 25/07/2004 12:49

Basterebbe mettere regole più dure.

Non si può certo affondarli ma si possono prendere delle sanzioni severe che blocchino questo fenomeno che sta diventando sempre più immenso.
Come?!

1-mettere le nostre navi al nostro confine navale e rimandare indietro tutte le navi che intercettano
2-quelli che non vengono beccati prima e riescono a sbarcare,li si aiuta:gli si da da bere,da mangiare,dei vestiti e poi di nuovo a casa loro con la stessa nav(o battello)con cui son venuti
3-chi vien beccato più volte tornare in Italia si fa la galera
4-Gli scafisti(tranne pile1111 :asd: ) vengono arrestati immediatamente e condannati a tanta galera che quando escono non toccano una barca manco a pagarli

Forse sono proposte dure ma si è visto che la fantomatica europa non aiuta l'Italia su questo problema e quasi tutto il traffico di immigrati ce lo staimo sukkiando noi.Noi abbiamo creato i centri di accoglienza,noi li aiutiamo e ci subiamo tutte le spese e i problemi che ne conseguono
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Post by pot » 25/07/2004 19:55

Se segui una linea dura, ti danno contro i moralisti e gli altri stati.
Se segui una linea che porta all'accoglienza, il fenomeno aumenta ("guardate, in quel paese ci si può andare facilmente!"). E poi si fomentano nazionalismo sfrenato e razzismo... :think:


(in Italia potete ancora starvene tranquilli per il problema stranieri. In Svizzera un quinto (20%) degli abitanti sono stranieri, che diventano più del 50% se consideriamo i naturalizzati degli ultimi vent'anni)

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Post by Lysor_o.O » 26/07/2004 00:46

Beh, Pot, il problema non è dato dagli stranieri ma dai clandestini e dagli irregolari. Voi avrete anche tanti stranieri, ma non credo che quel 20% sia irregolare, no? :wink: Da voi difficilmente possono sbarcare coi gommoni! :asd:
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Tu vedi delle cose e chiedi: perché? Ma io sogno di cose che non ci sono mai state, e che forse non ci saranno mai, e dico: perché no?
--- Wolfgang Güllich

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Post by pot » 26/07/2004 02:35

Lysor_o.O wrote:Voi avrete anche tanti stranieri, ma non credo che quel 20% sia irregolare, no? :wink: Da voi difficilmente possono sbarcare coi gommoni! :asd:
Abbiamo i boschi... :roll:

Comunque da noi è "più facile" entrare, il problema è che è sproporzionato l'aiuto dato. È il problema inverso che da voi: qui praticamente un asilante prende di più di un disoccupato! È assurdo. La Svizzera è un paese molto ospitale, il problema è, come scrivevo nell'altro post, è che appena dai un dito ti ritrovi senza braccio.


(non leggete quanto ho scritto con: stranieri puzzoni state a casa vostra. Chi deve fuggire dal proprio paese non lo fa volentieri, quindi se è giustificato è bene che sia accolto da qualcuno. Ma nel paese ospite, che non faccia il prepotente)

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Post by Lysor_o.O » 26/07/2004 03:06

Parli di aiuti, di asilanti (che brutta parola...): allora vuol dire che il governo è d'accordo nell'accoglierli. Nel caso dell'Italia il problema non è aiutare quelli accettati, il problema è il numero di irregolari... Altro che sussidii!
Ok, voi avete i boschi, ma quanti saranno i clandestini? Non so come stiano le cose, ma la polizia svizzera non ha la fama di essere un branco di giocherelloni. :roll:
Entrare non basta, ci devi anche rimanare, e non puoi stare sempre nascosto...
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Post by NemesisLars_o_O » 26/07/2004 08:49

il problema e'che questi emigranti fanno parte di una coltura diversa,di una religione diversa.e non si vogliono assolutamente integrare,e molti di loro odiano le stesse persone che li aiutano......fai conto te.
alcuni potranno dire che noi italiani 100 anni fa sbarcavamo negli states,in argentina,in australia......non e'la stessa cosa,perche' li'sbarcavamo in un paese cristiano, e comunque non arrivavamo certo a bordo di gommoni....

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Post by ganimede » 26/07/2004 09:22

Il problema è molto complesso ma purtroppo inarrestabile fintanto che due terzi della popolazione mondiale vive di stenti (per non parlare delle guerre..) ed il restante terzo della popolazione (NOI) si lamenta perchè non ha l'aria condizionata oppure fa la dieta perchè è grasso e magna troppo .. Chi non ha niente da perdere non lo convinci ne con le buone ne con le cattive...
Ad ogni buon conto io credo ci siano 2 aspetti ben distinti, il primo sarebbe quello di CERCARE DI NON FARLI NEANCHE PARTIRE DAL LORO PAESE DI ORIGINE ed il secondo (una volta arrivati) è quello di CERCARE DI GESTIRE AL MEGLIO L'ACCOGLIENZA E L'EVENTUALE RIMPATRIO.
Effettivamente il problema maggiore non è l'esistenza di un flusso migratorio, il problema è che questo flusso è eccessivo.. Sono troppi rispetto alle possibilità di accoglienza e alle possibilità di lavoro..
E' verissimo che anche gli italiani 100 anni fa emigravano ma emigravano verso luoghi dove c'era enorme domanda di lavoro, domanda che qui non c'è (NEME.. non credo sia tanto un discorso legato al fatto che gli italiani emigrarono in Paesi cristiani quanto il fatto che emigrarono in Paesi dove c'era lavoro.. Perchè il lavoro da denaro ed il denaro evita che gli immigrati spaccino droga, facciano scippi, si prostituiscano, stiano tutto il giorno in giro a bighellonare..)...
C'è poi il problema della difficile integrazione legato alla diversa cultura ed alle diverse religioni, questo è indiscutibilmente il problema maggiore perchè difatto impedisce una buona integrazione...
E' difficile dire come il problema può essere risolto però partiamo sempre dal presupposto che non è tanto e solo un problema "nostro" ma più che altro un problema "loro", cioè gran parte di queste persone sono persone disperate che hanno fatto una vita veramente brutta e che sono enormemente più sfortunati di noi, quindi cerchiamo di sforzarci nell'avere la massima pazienza possibile....
Io penso comunque che finchè esisterà una così grande differenza di benessere fra il "nostro" ed il "loro" mondo sarà impossibile fermarli (anche con le navi.. con l'esercito ecc. ecc.).
Il problema lo si potrebbe risolvere solo se riuscissimo a migliorare il "Loro" mondo (il mio MIGLIORARE va inteso come aiuti economici ed umanitari e stop alle guerre)..
Se in un luogo ci sono 100 persone che muoiono di fame ed in un altro ce sono 30 che mangiano tanto (quasi come gnaffo :asd: ) è ovvio che i 100 cercheranno sempre ed in ogni modo di raggiungere il luogo dove stanno i 30... a meno che i 30 non facciano a meno di qualcosa di quello che hanno e lo regalino ai 100...

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Post by Lelus_o.O » 27/07/2004 22:25

Mettere pene più severe è inutile, oltre a non funzionare lo stato sprecherebbe i soldi.
Presupponendo che comunque la solidarità è il modo migliore per risolvere la crisi se abbinata a investimenti di manodopera a basso costo nei loro paesi per garantire un minimo di benessere.

Per gli immigrati via mare il sistema adeguato è quello di dividere le spese con i paesi di provenienza.
Visto che abbiamo tanti bei militari specialmente della marina a grattarsi in mezzo alle gambe e percependo una media di 1600 euro, mettiamoli a pattugliare le coste a rischio e appena avvistano una nave pigliano gli immigrati e li riportano dal paese che ha permesso che gli immigrati venissero imbarcati, dividendo le spese di carbuarante e manutenzione con quest'ultimo (visto che il 70% degli immigrati usa la Libia come porto dove imbarcarsi, ed avendo la libia uno sproposito di giacimenti petroliferi, il costo deve essere abbastanza irrisorio).
Tuttavia la cosa più importante è assistere gli immigranti ma sulle navi e non sulle nostre coste.
Se l'economia si dovesse riprendere allora facciamo alla vecchia maniera, l'azienda interessata di manodopera chiama l'ufficio immigrati che gli invia manodopera come fanno tutti i paesi chiusi all'immigrazione.
Assolutamente non dare il carcere ai recidivi, sarebbe come mantenerli, si devono ratificare trattati di leggi comuni con i paesi degli immigranti affinchè siano puniti ma a casa loro.

Per quanto concerne la cultura la soluzione è che loro si tengano la loro e noi teniamo la nostra, ma è necessario non avanzino pretese a svantaggio della nostra cultura (e badate bene non solo religione), perchè gli ospiti sono loro, se non gli va bene possono smammare in francia dove gli accolgono tanto bene.

E' vero che pure noi fummo popolo di immigranti, ma è anche vero che abbiamo avuto un integrazione diversa, in America gli italiani (un po' come fanno i cinesi da noi) si isolavano in quartieri loro senza pretendere assolutamente nulla dallo stato ospitante e creando addirittura i loro micro governi illegali (leggi mafia).
Il problema dell'immigrazione quindi non riguarda immigrati dell'est europeo o dell'estremo oriente, ma gli immigrati dell'africa che non hanno assolutamente interesse in un'assimilazione pacifica.

Altro discorso in cui mi autodefinisco razzista e un poco nazi riguarda gli zingari, se la romania entrasse nell'Ue ci sarebbe un flusso continuo di rom e affini che proprio per cultura il furto è la base del sostentamento anche al loro paese.
In romania pensate che rubano persino i tombini e i pezzi di strada per rilavorarli, e borseggiano i non zingari che lavorano, il punto è che per lo zingaro il furto, o il mendicare costituiscono un lavoro.
Per questi ultimi parlando per esperienza personale di quello che ho avuto modo di vedere anche a casa loro, dico che o se ne stanno a casa loro o gli si tratta da parassiti della società quali sono.

Le frontiere svizzere sono peggio delle nostre, fai un 2 orette di passeggiata in montagna dalla val d'aosta e ti ritrovi nel canton vallese senza alcun controllo doganale, dalla val vigezzo fai un oretta di valico del Panelatte e ti ritrovi nel canton ticino.
In generale le forntiere di terra sono molto più insicure (un po' come le nostre con la slovenia) di quelli di mare.

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Post by ganimede » 28/07/2004 09:20

Guarda il razzismo è una delle cose più brutte che esistono e la parola "nazi" è sempre bene non pronunciarla PERO' SUGLI ZINGARI HAI RAGIONE AL 100%...
Giusto avere pazienza e manifestare solidarietà ma porcaccia miseria solo verso persone che in qualche modo se lo meritano, gli zingari non si meritano un bel niente! sono PARASSITI che vivono bighellonnado e bivaccando e si mantengono tramite microcriminalità, senza pagare tasse e... PUZZANO...
No veramente sugli zingari non riesco ad essere tollerante..
Però gli zingari sono cosa ben distinta rispetto al problema immigrazione.

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Post by Shogun_o.O » 01/08/2004 17:03

Due milioni di immigrati... e nessuno che si chiede il perchè. In compenso volano frasi fatte e tanta intolleranza. Quasi un secolo fa, gli italiani, a fronte di una povertà dilagante erano costretti a emigrare in altri lidi, nella speranza di crearsi un futuro. Era gente disperata, che viveva di stenti. Raccolsero i risparmi di una vita e comprarono un biglietto per il nuovo mondo. E lì iniziò la loro nuova vita, fatta di sacrifici e duro lavoro. Oggi, dopo un secolo, in Italia ci sono 2 milioni di immigrati, che rubano, uccidono, stuprano, rubano i bambini... e puzzano. Che ci sia qualcosa che non va? E' sbagliata la storia? E sbagliato il modo di pensare del cittadino italiano?
Non sta certo a me dirlo, anche se posso dire che certamente non mi trovo d'accordo con quelli che pensano...


Lelus_o.O wrote:Mettere pene più severe è inutile, oltre a non funzionare lo stato sprecherebbe i soldi.
Presupponendo che comunque la solidarità è il modo migliore per risolvere la crisi se abbinata a investimenti di manodopera a basso costo nei loro paesi per garantire un minimo di benessere.
Non ho capito. Migliaia di poveracci sono COSTRETTI a immigrare dal loro paese per via della povertà e tu credi che per risolvere il problema si debba sfruttare la loro situazione investendo sulla manodopera a basso costo? Insomma facciamo cucire palloni da calcio ai bambini albanesi sottopagandoli? Spero di aver frainteso le tue parole.

Lelus_o.O wrote:Per gli immigrati via mare il sistema adeguato è quello di dividere le spese con i paesi di provenienza.
Visto che abbiamo tanti bei militari specialmente della marina a grattarsi in mezzo alle gambe e percependo una media di 1600 euro, mettiamoli a pattugliare le coste a rischio e appena avvistano una nave pigliano gli immigrati e li riportano dal paese che ha permesso che gli immigrati venissero imbarcati, dividendo le spese di carbuarante e manutenzione con quest'ultimo (visto che il 70% degli immigrati usa la Libia come porto dove imbarcarsi, ed avendo la libia uno sproposito di giacimenti petroliferi, il costo deve essere abbastanza irrisorio).
Tuttavia la cosa più importante è assistere gli immigranti ma sulle navi e non sulle nostre coste.
Io credo che la marina intervenga in altri casi :roll:
E' una fortuna che molti dei nostri militari si grattino le palle, magari fosse così per tutti.
Al massimo spetta alla Guardia di Finanza pattugliare i mari, ma per arrestare gli scafisti. Non capisco perchè tutto quest'odio nei confronti degli immigrati, e nessuno che pensa invece che se non esistessero persone che approfittano della loro situazione (leggi "scafisti") oggi non avremmo tanti clandestini.


Lelus_o.O wrote:Se l'economia si dovesse riprendere allora facciamo alla vecchia maniera, l'azienda interessata di manodopera chiama l'ufficio immigrati che gli invia manodopera come fanno tutti i paesi chiusi all'immigrazione.
Assolutamente non dare il carcere ai recidivi, sarebbe come mantenerli, si devono ratificare trattati di leggi comuni con i paesi degli immigranti affinchè siano puniti ma a casa loro.
Qui stiamo confondendo gli immigrati con i delinquenti. Non tutti gli immigrati sono spacciatori, papponi, rapinatori o assassini. Anzi molti di loro si abbassano a fare lavori che per l'italiano medio sono considerati ignobili. Mentre molti immigrati si alzano all'alba per spazzare le strade, non pochi italiani stanno a casa a vegetare in attesa che l'offerta di lavoro gli arrivi per posta e magari si lamentano del fatto che manca il lavoro per via degli immigrati.

Lelus_o.O wrote:Per quanto concerne la cultura la soluzione è che loro si tengano la loro e noi teniamo la nostra, ma è necessario non avanzino pretese a svantaggio della nostra cultura (e badate bene non solo religione), perchè gli ospiti sono loro, se non gli va bene possono smammare in francia dove gli accolgono tanto bene.
Questo è il colmo della stronzagine. Quello che è accaduto in Francia è stato disconosciuto dal 99% dei francesi. Se due balordi razzisti commettono un crimine non è detto che un'intera nazione sia come loro. Mi domando come una persona possa solo pensare alla frase che hai scritto. Ricordati che per essere un razzista non è necessario rasare la testa a una donna e picchiarla a sangue perchè è ebrea... si è razzisti anche non condannando un gesto del genere.
Inoltre non capisco a che pretese culturali ti riferisca.

Lelus_o.O wrote:E' vero che pure noi fummo popolo di immigranti, ma è anche vero che abbiamo avuto un integrazione diversa, in America gli italiani (un po' come fanno i cinesi da noi) si isolavano in quartieri loro senza pretendere assolutamente nulla dallo stato ospitante e creando addirittura i loro micro governi illegali (leggi mafia).
Il problema dell'immigrazione quindi non riguarda immigrati dell'est europeo o dell'estremo oriente, ma gli immigrati dell'africa che non hanno assolutamente interesse in un'assimilazione pacifica.
Continuo a non credere ai miei occhi. Non offenderti se te lo dico, ma sei proprio un razzista.
Tralasciamo il discorso "italiani in America" che non ha nè capo nè coda (ah! per la cronaca, non tutti gli immigrati italiani erano mafiosi).
Ora mi devi spiegare cosa fanno di tanto barbaro gli africani... no spiegamelo assolutamente perchè proprio non capisco dove voglia parare.


Lelus_o.O wrote:Altro discorso in cui mi autodefinisco razzista e un poco nazi riguarda gli zingari, se la romania entrasse nell'Ue ci sarebbe un flusso continuo di rom e affini che proprio per cultura il furto è la base del sostentamento anche al loro paese.
In romania pensate che rubano persino i tombini e i pezzi di strada per rilavorarli, e borseggiano i non zingari che lavorano, il punto è che per lo zingaro il furto, o il mendicare costituiscono un lavoro.
Per questi ultimi parlando per esperienza personale di quello che ho avuto modo di vedere anche a casa loro, dico che o se ne stanno a casa loro o gli si tratta da parassiti della società quali sono.
Bhè, che sei razzista su quest'argomento l'hai detto tu stesso. E se prima non hai detto di essere razzista, ma lo sei stato, immagina in quest'occasione in cui lo riconosci...
In Romania, Bulgaria e stati affini, non hanno i soldi per un pezzo di pane.
Se fregarsi un cazzo di tombino per rilavorarlo e poterci sfamare la propria famiglia lo consideri un crimine... io lo vedo più come un atto di disperazione. Pensa che in Italia, diversi italiani rubano e uccidono per puro divertimento.
Sugli zingari che rubano, siamo tutti d'accordo... ma i mendicanti che c'entrano? E' un crimine pure quello?

Lelus_o.O wrote:Le frontiere svizzere sono peggio delle nostre, fai un 2 orette di passeggiata in montagna dalla val d'aosta e ti ritrovi nel canton vallese senza alcun controllo doganale, dalla val vigezzo fai un oretta di valico del Panelatte e ti ritrovi nel canton ticino.
In generale le forntiere di terra sono molto più insicure (un po' come le nostre con la slovenia) di quelli di mare.
Cosa suggerisci? Una rete ad alta tensione simile a quella del Jurassik Park per proteggere i nostri confini dagli ospiti indesiderati? Oppure potremo mettere dei collari esplosivi a tutti gli albanesi e ai senegalesi, e se si allontanano più di un chilometro dal loro Paese saltano in aria (come in quel film con Rutger Hauer). Poi potremmo riportare in auge la Gestapo per punire tutti i mendicanti... ah no! Quella c'è già, ci hanno pensato nel glorioso pseudo-stato di Padania con le loro camice verdi (cucite in africa sfruttando la manodopera a basso costo degli orfani di guerra).

Ma per ultima, ho conservato la perla del topic. Quattro righe che da sole basterebbero per una discussione di un mese sul razzismo in tutte le sue forme

NEMESISLARS_o_O wrote:il problema e'che questi emigranti fanno parte di una coltura diversa,di una religione diversa.e non si vogliono assolutamente integrare,e molti di loro odiano le stesse persone che li aiutano......fai conto te.
alcuni potranno dire che noi italiani 100 anni fa sbarcavamo negli states,in argentina,in australia......non e'la stessa cosa,perche' li'sbarcavamo in un paese cristiano, e comunque non arrivavamo certo a bordo di gommoni....
Io spero vivamente che in questo forum non debba commentare un simile post. Spero che tutte le persone di questa community abbiano un cervello per leggere e commentare da soli certe cose.
Posso solo buttarla sul ridere... se i milioni di emigrati italiani fossero sbarcati in America, Argentina o in Australia su dei gommoni sarebbero stati accolti come divinità. Il vostro odio razziale è secondo solo alla vostra ottusità. Come cazzo si fa ad attraversare l'oceano a bordo di un gommone?
Ma da ciò, si può vedere uno spiraglio che metta fine al razzismo verso gli immigrati... se solo trovassero il modo di arrivare in Italia a bordo di un elicottero, forse l'odio nei loro confronti sarebbe minore.

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Post by pot » 02/08/2004 02:14

Qui stiamo confondendo gli immigrati con i delinquenti. Non tutti gli immigrati sono spacciatori, papponi, rapinatori o assassini. Anzi molti di loro si abbassano a fare lavori che per l'italiano medio sono considerati ignobili. Mentre molti immigrati si alzano all'alba per spazzare le strade, non pochi italiani stanno a casa a vegetare in attesa che l'offerta di lavoro gli arrivi per posta e magari si lamentano del fatto che manca il lavoro per via degli immigrati.
Su questo sono più che d'accordissimo. Un lavoro detto in malomodo umile, è sempre un lavoro. E un lavoro è sempre una cosa dignitosa.
(un lavoro legale, d'accordo, anche la prostituzione è un lavoro, ma di dignitoso ha ben poco...)
Anche il nazista più estremista riconoscerà che lo straniero "invisibile" è comodo. Eh sì, quello che si fa il culo per i lavori umili non fa del male a nessuno, anzi, fa solo del bene! Fermiamo il discorso e vediamone il contorno:
:arrow: tot italiani sono disoccupati :arrow: tot stranieri fanno lavori umili :arrow: conseguenza: gli stranieri occupano, abusivamente, il posto agli italiani.
Logico, no? A questo punto però, con che coraggio l'italiano viene a dire che lo straniero gli ruba il posto di lavoro? È ovvio che uno di casa, se lo cerca, il lavoro manuale che generalmente viene dato allo straniero lo trova! (sempre nei limiti della legalità, in nero sono perlopiù gli stranieri a "svendersi")

Allaccio quanto dico con quello cui alludevano Neme e Lelus, ovvero alla storia degli emigranti di cent'anni fa: allora l'America era una terra con un potenziale di lavoro altissimo. L'europeo era sì snobbato (e qui si potrebbe aprire la parentesi sull'incoerenza americana... Europei fino al nonno... :think: ), ma veniva accolto a braccia aperte, perché era manodopera. Se l'America (o l'Australia) ha goduto di una forte crescita, è stata grazie all'enorme afflusso di persone che cercavano fortuna, perché hanno permesso di sfruttare il potenziale materiale del Nuovo Continente. In poche parole: si scappava per miseria dove il lavoro c'era sicuro al 200%.
Oggi: no. Abbiamo già disoccupazione noi (anche se si nota chiaramente il fenomeno del primo paragrafo, cioè il fatto che "il ricco fa lo schizzinoso" quando non può permetterselo). Lo straniero è di per sé un peso. Arriva disperato, ma non può essere integrato nella macchina, non c'è posto. Allora, nel limite del possibile, si accoglie e si aiuta l'immigrato, e appena la situazione nel suo paese si riassesta, lo si riporta a casa. La cosa costa, ma se non ci si comportasse così e se dovesse succedere una disgrazia in Italia, con che coraggio gli italiani potrebbero bussare alla porta dei vicini? (senza parlare della questione morale che sta dietro alla solidarietà...) Fin qui ragionamento senza grinze, ma c'è quel piccolo cancretto anche qui. Il piccolo cancretto si chiama abuso. Ed è proprio quest'abuso dell'ospitalità che rende razzisti. Entro di nascosto, rubo, spaccio, uccido, tutto per il mio tornaconto. Poi, di tutte le erbe un fascio (anche se veramente sono tanti, anche percentualmente, che fanno queste carognate [non ho le cifre alla mano, ma posso procurarmele se necessario] ), ed ecco la xenofobia di massa.

Non ho espresso di proposito una mia vera opinione in questo post, perché non posso fare un discorso troppo concreto sulla situazione italiana, in quanto svizzero, e della situazione svizzera non ve ne potrebbe fregar di meno. :wink:


(Sho, sei socialista vero? Hai smentito tutto quanto hanno affermato Lelus e Neme, senza proporre una tua soluzione...)

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Post by snuffz » 02/08/2004 09:09

Questo è il colmo della stronzagine
Non offenderti se te lo dico, ma sei proprio un razzista.
Anzitutto una bella camomilla rinforzata a tutti.

Questo è un forum, cioè un luogo dove la gente discute e dice la sua liberamente. Si può non essere daccordo con le idee di qualcuno, e spiegarlo argomentando, o anche semplicemente dicendo "Io credo che il tuo ragionamento non stia nè in cielo nè in terra".
Ma evitiamo di trasformare una discussione interessante in una serie di
-tu dici solo stronzate
-no sei tu che hai l'apertura mentale di un kiwi
-ma cerca di crescere
-ma cerca di crescere tu, che ragioni come un bambino di 7 anni

OK? :naughty:

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Post by Sky79_o.O » 02/08/2004 13:09

Stavo per scrivere un post per chiedere un pò di "calma" ma lo snuffo vigila e mi ha anticipato :crazyeye: .

L'argomento è interessante e ognuno puo dire la sua liberamente ma moderandosi un pochettino :wink: :wink: .

Sho non ti vedevo da un pezzo e mi son letto tutto il tuo post,mi trovi d'accordo su più punti:non si possono criminalizzare interi popoli solo perchè son diversi,ma come ha detto nel suo finale Pot non mi hai detto come si potrebbero risolvere alcuni problemi ormai evidenti

Lelus ha cmq messo in luce,a suo modo :roll: ,problematiche che affliggono da alcuni anni l'Italia:tra cui l'immigrazione clandestina,l'aumento della criminalità straniera e un'emergenza umanitaria a tutti gli effetti.Soluzioni?!
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Post by ganimede » 02/08/2004 13:27

Io mi ripeto rispetto ad un post già scritto ma vorrei ribadirein merito alle possibili soluzioni di un grande problema, che appunto le soluzioni... beh.. devono necessariamente riguardare la radice e cioè cercare di risolvere i problemi nei loro Paesi e migliorare le loro condizioni nei posti da dove provengono... Una cosa va sottolineata e cioè che qui non arrivano TUTTI quelli che stanno male ma arrivano solo ALCUNI di quelli che stanno male e perlopiù arrivano coloro che in qualche modo (QUALCHE MODO!!) sono riusciti a trovare una somma per farsi portare qui da scafisti e simili.. Quello che voglio dire è che i disgraziati forse ancor più disgraziati sono quelli che restano nei propri Paesi perchè non riescono neanche a comprarsi un viaggio della disperazione.
Questo non significa solidarietà ad oltranza perchè comunque chi viola la NOSTRA legge è giusto venga rispedito a calci in culo da dove viene (ma un conto è punire chi va punito ed un conto è punire a prescindere..)

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Post by snuffz » 02/08/2004 15:33

vorrei raccontarvi la mia esperienza.

Quando è venuto il momento di fare il mio dovere :crazyeye: e rispondere alla chiamata alle armi, ho scelto il servizio civile, e tramite la Caritas sono stato indirizzato presso un convento di frati minori, alla Mensa del Povero di Torino. Ho passato un anno in quel convento, sei giorni la settimana, dalle otto di mattina alle otto di sera (beh, in realtà dormivo anche lì, visto che avevo una bella cameretta tutta per me).
La mensa era davvero attrezzata: fra pranzo, cena e sacchetti da portar via offrivamo da mangiare a circa 300 persone al giorno.
Ogni pasto era costituito da
1 primo (normalmente un piatto di pasta al sugo)
1 secondo e 1 contorno (tipo bistecca e patate)
1 frutto (es. una mela)
2-3 panini
1 bicchiere di vino
acqua

Non è stata un'esperienza facile, sicuramente formativa, ma assolutamente non facile.
Chissà perchè mi ero creato la falsa convinzione che in una mensa per poveri entrasse gente buona, sfortunata ma buona, immaginavo un barbone che avanzava nel corridoio della mensa intimidito e col capo chino, rigirandosi un cappello cencioso fra le mani, che venisse verso di me e mi dicesse "Ecco io... ho sentito che qui date da mangiare".
beh, ero un idealista.
Anzitutto un po' di numeri: di 110 persone che si sedevano al tavolo ad ogni pasto (il refettorio era costituito da lunghe tavolate, per un totale di 110 posti a sedere) gli italiani costituivano una minima parte, diciamo meno di una dozzina di persone. La stragrande maggioranza erano albanesi (la sera poi erano quasi esclusivamente albanesi), poi c'era una minoranza di peruviani, bielo russi, e polacchi, e naturalmente una decina di marocchini.
Beh, la convivenza con questi ultimi è stata quella che mi ha dato più filo da torcere. Erano davvero pochi, appena una manciata, ma si sentivano, cacchio se si sentivano.
Con gli albanesi non avevo difficoltà a risolvere i piccoli problemi quotidiani (tipo piccoli furti o sporadici atti di prepotenza), o a far rispettare le poche regole che possono vigere in una mensa per i poveri (tipo: non fumare nel refettorio, non disturbare durante la preghiera, non bestemmiare). Con i marocchini eravamo sempre ai ferri corti.
Va puntualizzato che a gestire il tutto (e cioè centinaia di persone)eravano soltanto in tre, due obiettori ed un responsabile, e che proprio per evitare l'anarchia più totale ci eravamo imposti fermezza sulle poche regole che c'erano da rispettare.
E così ci toccava litigare coi marocchini praticamente ogni giorno.
Venivano per mangiare ma non accettavano alcun compromesso, non rispettavano la struttura, noi, neppure i frati che offrivano loro un pasto caldo senza averne un solo centesimo in cambio.
Ho perso il conto di quante volte abbiamo dovuto chiamare la polizia, di quante volte siamo finiti in strada a spintonarci, e di quanto siamo finiti così vicini alle mani che tornavo nella mia stanza così teso e nervoso da non riuscire a dormire. Ricordo una sera con due ragazzi che avevano scavalcato tutta la fila (li facevano entrare in ordine di arrivo) per una cazzata siamo stati a tanto così dal darcele, ed uno di loro si era tolto la cintura e se l'era arrotolata intorno al pugno. Io fissavo quel pugno ricoperto di cuoio e pensavo "Andrea stringi i denti quando ti colpisce, almeno non rischi che ci finisca la lingua in mezzo".
Ricordo un'altra volta, la più spaventosa di tutte, che ho avuto da dire con un marocchino e quella sera stessa, quando sono uscito dal convento me lo sono trovato sotto il portone, e mi fa appoggiato un taglierino sulla gola, e mi ha urlato e sputato.

Io ho fatto di tutto per non cedere. Quello era un luogo in cui non si poteva cedere. E così ogni giorno lottavo contro le loro prepotenze. Contro quelli che spintonavano le donne, o quelli che rubavano il bicchiere di vino al proprio vicino, o quelli che piegavano le forchette fino a farci un nodo.
Finchè un giorno...
Premessa: c'era un marocchino in particolare. Non era grosso, era alto e secco, ma era davvero una brutta gatta da pelare, la peggiore. Era litigioso, aveva da ridire su tutto, era un provocatore nato. Con lui avevo da ridire giornalmente.
Finchè un giorno...
Lui sedeva sui cofani delle macchine parcheggiate fuori dal convento (e intendo proprio: si sedeva sopra, deformando la lamiera) scavalcava sempre la fila, buttava il cibo per terra e ci insultava.
Per me litigare con lui era diventato un gesto quotidiano.
Finchè un giorno...
Finchè un giorno mi si è avvicinato un altro marocchino, uno col quale ero riuscito più o meno a impormi, un giorno che l'avevo portato fuori dal refettorio perchè ubriaco, e mi ha detto
"Senti Andrea... lascialo stare quello lì. Quello è un Capo. Non è un buon affare. E sta parlando di te in giro"

Mi si è ghiacciato il sangue nelle vene.
sta parlando di te in giro...
sta parlando di te in giro...
Ed ho ceduto.
Non del tutto, natualmente. Ma ho cercato di non vedere tutte le sue prepotenze, di cazziarlo SOLO quando era strettamente necessario.
sta parlando di te in giro...
.
.
.
.

Perchè vi ho voluto raccontare la mia esperienza di servizio civile?
Perchè anche se non sappiamo dare una soluzione al problema dell'immigrazione, noi viviamo comunque il problema, lo percepiamo, ci siamo immersi fino al collo.
Le nostre strade sono piene di persone che PER UNA RAGIONE O PER UN'ALTRA delinquono.
Sì, il disagio, sì, la povertà, la guerra...
Ma questo non deve giustificare tutto.

Aggiungo una cosa: ad un povero io mi sento di giustificare il furto.
Se avessi trovato un povero che rubava del pane o qualcosa da mangiare dalla mia mensa, io avrei perdonato tutto. Ma gli atti vandalici, trovare le posate rotte, o falli e bestemmie incisi sul legno del tavolo, ...
beh, io non mi sento di giustificarli in nessuna maniera.

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Post by Shogun_o.O » 02/08/2004 20:47

snuffz4lorda wrote:
Questo è il colmo della stronzagine
Non offenderti se te lo dico, ma sei proprio un razzista.
Anzitutto una bella camomilla rinforzata a tutti.

Questo è un forum, cioè un luogo dove la gente discute e dice la sua liberamente. Si può non essere daccordo con le idee di qualcuno, e spiegarlo argomentando, o anche semplicemente dicendo "Io credo che il tuo ragionamento non stia nè in cielo nè in terra".
Ma evitiamo di trasformare una discussione interessante in una serie di
-tu dici solo stronzate
-no sei tu che hai l'apertura mentale di un kiwi
-ma cerca di crescere
-ma cerca di crescere tu, che ragioni come un bambino di 7 anni

OK? :naughty:

Cos'è questo, credo di saperlo, dato che è nato anche grazie a me. E dato che a suo tempo ci ho speso fatica e ho creduto in quello che facevo, mi gela il sangue al leggere certe cose. Questa community era nata con delle convinzioni, chiamali pure ideali. Manco da tempo, ma credo che lo spirito della community sia rimasto invariato, e per questo mi sconvolgo ogni volta che rileggo questo topic.
o.O style, o.O fun, tutti amici, tutti fratelli... purchè abbiamo tutti passaporto italiano e non siamo negri, sudamericani o albanesi.
Che ne sapete se tra di voi non ci sono albanesi o marocchini con regolare permesso di soggiorno che dopo il lavoro giocano con voi perchè si sentono tra amici? (belli amici mi verrebbe da dire).
Vabè, se anche ci fossero stati, se hanno letto questo topic penso che si ricrederanno sullo spirito che tanto decantate.

Ora, non mi sembra di avere trasformato una discussione interessante in una litigata tra bambocci (tra l'altro, sull'aggettivo "interessante" avrei qualche riserbo... un topic che inizia con "che bisogna fare, cannoneggiarli appena si avvistano?" lascia poco spazio al dialogo).
Le mie argomentazioni mi sembra di averle esposte chiaramente. Ma forse bisogna ripeterle... non ti sembra che da qualche parte ho scritto che non tutti gli extracomunitari sono delinquenti? Su questo siamo d'accordo? Da quello che scrivi sulle mense dei poveri mi sembra che non ne sia convinto... hai mai pensato che forse la gente per bene (intesi anche gli extracomunitari) evitano quella particolare mensa perchè c'è gente come quella che hai descritto? Se tu fossi un albanese con tutte le buone intenzioni di questo mondo, andresti a mangiare in una mensa frequentata da gente che ti sfila il portafogli appena ti siedi?.
Ma tralasciando questo, non ti pare di generalizzare anche tu?. Mica sono tutte così le mense...

Esistono delinquenti ovunque. Sicuramente ci sono in Italia albanesi ladri, marocchini assassini e colombiani spacciatori, così come ci sono italiani serial killer, rapinatori di banche, dinamitardi, terroristi, ammazza-poliziotti...

Il succo del mio discorso era (per chi ancora non l'avesse capito): la vogliamo smettere coi luoghi comuni che dipingono l'albanese come un delinquente?

Argomentazioni... forse volete sapere cosa ne penso dell'immigrazione? Mi sembrava chiaro... non si può bloccare questo fenomeno. Se domani in Italia ci fossero guerre civili a ogni angolo, povertà, se abitaste in una capanna (la vostra casa è stata rasa al suolo da una bomba intelligente), e se lavoraste in una risaia che dei simpaticoni hanno disseminato di mine antiuomo voi che fareste? La soluzione sta alla radice... si vuole bloccare il problema dell'immigrazione? Credo che prima si debba bloccare il problema che sta all'origine. E certamente considerare gli immigrati come parassiti e delinquenti non aiuta.

Chiuso questo discorso; il mio intervento non riguardava questo. Io ho scritto un post solo perchè sono rimasto sconvolto dal razzismo di certi interventi.
Ho riletto la mia risposta a Lelus e a distanza di un giorno da quando l'ho scritta, non mi pento affatto di esserci andato pesante. Quello che ha scritto è da razzisti, è un dato di fatto, e come tale l'ho trattato. Il discorso del forum LIBERO è stato trattato già molte volte. Se non è cambiato qualcosa nelle regole di condotta, da qualche parte c'è scritto che qui il razzismo non è di casa. E ti dirò di più, ai tempi in cui giocavo a W3, avevo già avuto una discussione con Lelus per una sua uscita infelice sul nazifascismo.

La cosa che mi sorprende è che qui uno può permettersi di dire "se non gli va bene possono smammare in francia dove gli accolgono tanto bene" e non destare scalpore, ma se uno prova solo a dire "sei un razzista" ci si scandalizza. Come ho già detto a Lelus, si è razzisti anche non condannando chi, razzista, dimostra di esserlo coi fatti.
Il razzismo è una delle cose più schifose che l'umanità abbia concepito e purtroppo è profondamente radicato nella nostra società, nonostante anni di torture, genocidi e umiliazioni.

pot wrote:Sho, sei socialista vero? Hai smentito tutto quanto hanno affermato Lelus e Neme, senza proporre una tua soluzione...
Bisogna essere socialisti per non essere razzisti? Smentire Lelus e Neme non ha richiesto alcuno sforzo psichico. Avrei faticato molto di più per svolgere una divisione. Il difficile è constatare che di tutti i post successivi a quello di Lelus, solo il mio gli è andato contro.
Comunque, se proprio ha rilevanza, non sono socialista nè comunista... pensa un po' non sono nemmeno di sinistra! (eeh questi luoghi comuni...)

pot
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Post by pot » 02/08/2004 22:26

Che il razzismo gratuito non sia il benvenuto, è giusto. Ho appena riletto i post di Lelus e di Sho. Se non per quanto riguarda gli zingari, sarei ben distante dal definirlo un razzista. Non ha detto da nessuna parte che gli stranieri sono tutti criminali che meritano di essere giustiziati... Anzi, ha proposto soluzioni possibili al problema senza intaccare nessuno. L'uscita sulla differenza culturale si allaccia a un'altra discussione (crocifissi nelle scuole, sotto Open Themes). Non rispolvero l'argomento perché già ampiamente trattato. (lì, Sho, vedrai che senza diventare razzisti siamo riusciti a discuterne senza bisogno di interventi dei moderatori. Lo spirito o.O come era all'inizio è stato mantenuto, e nessuno ha intenzione di deteriorarlo)

Tornando più in tema: quanto racconta Snuffz è proprio quello che complica il problema stranieri. Nel mio post precedente ho detto chiaramente come sarebbe la situazione se tutte le regole fossero rispettate da entrambe le parti. Solo che, lo ripeto, il vecchio detto "le regole sono fatte per essere infrante" è ben dilagante dove, per una causa o per l'altra, l'insegnamento al comportamento è venuto a mancare o è stato parziale. Anche noi che abbiamo la scuola obbligatoria e una tradizione cristiana che insegna ad amare il prossimo abbiamo ladri e assassini. Siamo umani non macchine. Se fossimo tutti uguali non avremmo neanche mezzo problema (se non la noia). Senza divagare: in paesi diciamo "un po' più indietro economicamente", facciamo l'esempio dell'Albania visto che è stata tirata in ballo, c'è prima il bisogno della sopravvivenza prima ancora della convivenza. Perciò è ovvio che uno che non è mai stato abituato al rispetto per gli altri (non che sia una colpa), è normale che infragerà regole che per chi al buon comportamento è abituato sono fondamentali. La soluzione alla radice? Beh, o il Padre Eterno fa piovere soldi da chi è indietro, o la soluzione deve essere ritenuta a lungo termine, molto lungo termine. Crescita economica, e quindi del benessere del paese e conseguente possibilità di educazione sono cose che richedono decine e decine d'anni. Perciò, Sho, sono d'accordo con te che eliminando il bisogno di scappare dal proprio paese non ci si pone più il problema degli emigranti disperati. Però tra ora e il momento in cui la soluzione sarà avverata qualche litro d'acqua sotto i ponti ne passa. E soluzioni immediate al problema ci vogliono. Non basta fare l'idealista, qualcosa di concreto ci vuole. Lelus propone l'intercettamento dei gommoni e la divisione delle spese di ri-spedizione. È discutibile come cosa, ma è una parte di soluzione immediata.

Volete la mia formula magica? Allestire dei centri di accoglienza obbligatori per tutti gli immigrati, i quali restano sotto stretta sorveglianza. Non che siano tutti cattivi, figuriamoci, ma di cattivi ce ne sono più di due, e vanno controllati. Poi, se delle persone in questo diciamo pure "ghetto" hanno interesse a lavorare, se assunte possono cominciare a vivere come qualunque altro cittadino. Quando viene deciso che il paese da cui provengono le persone rifugiate è tornato vivibile, allora vengono riaccompagnate a casa. Il sostentamento e il viaggio di ritorno devono essere gratuiti per i rifugiati. Ma il soggiorno non deve diventare la possibilità di farsi soldi a scrocco. Né tantomeno deve essere la possibilità di fare traffici illeciti (vedi controllo). È un aiuto che si chiede, non una vacanza al Club Mediteranée (questo perché altrimenti si vedono i cari rifugiati che possono prendersi in tascuccia più soldini di disoccupati locali senza possibilità di ricontribuire al favore). Chi comunque fa il clandestino? A casa. Chi vuole entrare anche se il paese non è devastato, semplicemente perché cerca fortuna? Benvenuto per un periodo di tempo in cui può cercarsi un posto di lavoro. Passato questo tempo, la fortuna non è stata trovata.
Penso di non aver dimenticato patate bollenti... Ah sì: se uno dovesse commettere atti illegali nel "ghetto" (che brutti ricordi che suscita questa parola...), non prigione, ma ritorno forzato a casa, indipendentemente dalla situazione a casa (qualcosa come dei punti che si perdono a dipendenza della gravità del crimine commesso potrebbero essere qualcosa di funzionale, vedi funzionamento delle patenti). Mi sembra di aver esposto una soluzione che rispetta tutti, o sbaglio?




(Sho, sul socialista ho volutamente evocato il luogo comune. :asd: Non era per l'anti-razzista, ma per l'ostruzionismo fatto a Lelus. Se ti senti offeso, scusami :roll: )

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Post by ganimede » 03/08/2004 08:23

Non credo che la parola "socialista" in assoluto possa ritenersi un'offesa.. o sbaglio?... Non sono socialista ma da parte mia riterrei più offensivo essere chiamato FASCISTA.. Mah.. Boh... Viviamo un periodo storico piuttosto strano (un periodo storico in cui ad esempio un Ministro delle riforme dello Stato Italiano grida "PADANIA LIBERA" :crazyeye: ).. Secondo me potremmo anche aprire un dibattito su questo.. un vero dibattito politico.. Ma adesso non vorrei uscire fuori tema.
Sulla soluzione proposta da Pot non sono troppo daccordo.. I GHETTI NON CREDO SIANO UNA GRAN COSA...
Il problemadell'immigrazione è obiettivamente grande e non esistono ricette che da l'oggi al domani possono risolverlo. Ogni punto di vista ha una sua logica, difficile dire chi ha ragione e chi ha torto, tuttavia il flusso migratorio state pur certi non sarà fermato da pattuglie della capitaneria di porto o da leggi più severe o anche dall'eventuale utilizzo dell'esercito...
Per quanto concerne l'organizzazione dell'accoglienza la cosa fondamentale è un preciso censimento di coloro che arrivano ed una forma di monitoraggio, vale a dire sapere esattamente chi sono e cosa fanno nel nostro Paese.. Monitorare nel senso di dire DOVE RISIEDONO? DOVE LAVORANO (SE LAVORANO)? PAGANO LE TASSE?...
Per il resto concludo dicendo che troppo spesso si confondono certi concetti, essere solidali NON SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE ESSERE TOLLERANTI VERSO CHI VIOLA LE REGOLE DI CIVILE CONVIVENZA OPPURE VERSO CHI VIOLA LA LEGGE.
Sono gli extracomunitari (in molti casi) i primi a non voler essere integrati e quello è il vero problema.

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Post by snuffz » 03/08/2004 09:29

dunque.
Il mio primo intervento è stato un richiamo da "moderatore" e non recava la dicitura questo è rivolto a shogun, ma piuttosto una bella camomilla rinforzata a tutti :wink: . Ci si può confrontare, si possono condividere o meno le idee dell'altro, si può argomentare o semplicemente dire "Io non sono daccordo" ma evitiamo (e lo ripeto) di trasformare una discussione interessante (e ripeto anche questo: interessante, davvero, non credi che lo sia?) in una gara di attacchi personali stile Blizzardworld, un tempo grandissimo portale/forum ora solo una babilonia di gente che si insulta pesantemente ad ogni post.
(Ho abbandonato Blizzyitalia, per passare a WorldFantasy proprio per questo, perchè qualunque post uno aprisse, subito finiva in flame, anche il più innocente. Uno scriveva: "Raga cosa fate contro il massa huntress?" e subito cominciavano a fioccare:
-massa huntress sux
-argh arhg ma c'è ancora qualcuno che subisce il massa huntz? NOOB!
-famo 1v1 e poi te lo faccio vedere io il noob
-tua madre è noob
-e allora tua sorella sux
......

Secondo te ho sbagliato a intervenire? Ho sbagliato a moderare?
Mhmhmhm

Il mio secondo intervento è semplicemente il racconto del mio anno di servizio civile. E' un'esperienza reale.
Alla fine del racconto puro e semplice, vi ho messo i miei commenti, i miei pensieri.
Ossia:
Perchè vi ho voluto raccontare la mia esperienza di servizio civile?
Perchè anche se non sappiamo dare una soluzione al problema dell'immigrazione, noi viviamo comunque il problema, lo percepiamo, ci siamo immersi fino al collo.
Le nostre strade sono piene di persone che PER UNA RAGIONE O PER UN'ALTRA delinquono.
Sì, il disagio, sì, la povertà, la guerra...
Ma questo non deve giustificare tutto.
quest'ultima parte credo sia la più importante.

Aggiungo una cosa: ad un povero io mi sento di giustificare il furto.
Se avessi trovato un povero che rubava del pane o qualcosa da mangiare dalla mia mensa, io avrei perdonato tutto. Ma gli atti vandalici, trovare le posate rotte, o falli e bestemmie incisi sul legno del tavolo...beh, io non mi sento di giustificarli in nessuna maniera.


Gli atti vandalici non centrano niente con la fame, la guerra, la violenza, e la povertà. Quando entri in una mensa per poveri e rubi: sicuramente è perchè hai fame. Quando entri in una mensa per poveri, una mensa che non ti chiede niente, una mensa nella quale ti danno da mangiare senza neanche chiederti come ti chiami... quando entri in questo posto, e tu spacchi le sedie, rompi le forchette, incidi cazzi sul legno del tavolo, vai al bagno e spalmi escrementi sul muro (tanto dopo ci penseranno gli obiettori con spugne e detersivo a pulire...)
significa che non sei una bella persona. Non sei DENTRO una bella persona.

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