Qua entriamo in campi filosofici sul concetto di cosa sia decadente o meno. Facendo esempi spiccioli, per esempio nella persia degli achemenidi, c'era la prostituzione sacra. Era considerato buono e giusto servire in questo ruolo per un anno nella vita, e per gli uomini usufruire del servizio almeno una volta.
Nella cultura greca l'omosessualità era la norma, e nelle feste a dionisio è nata la poesia occidentale, che non erano altro che orgie con un ritmo musicale.
Nella società romana, il sesso era adoperato con una certa naturalezza per gli uomini, e con più difficoltà dalle donne povere. Ma gli schiavi tronavano utili anche alle donne in questo senso, visto che erano un più limitate degli uomini nei movimenti.
Il cristianesimo in questo senso ha cambiato tutto più tardi con la controriforma. Demonizzando gli omosessuali, le donne, e il sesso in generale. Il picco lo abbiamo avuto con l'incarnazione prostestante del puritanesimo in cui si arrivava addirittura a mettere le cinture di castità ai bambini nell'800'-900'.
Insomma quello che voglio dire è che il sesso non è sempre stato considerato uguale. Non sempre aveva una carica sostanzialmente negativa e non sempre veniva commercializzato come oggi dove te lo sbattono dapperttutto, ma allegando anche una connotazione negativa ad esso che ci deriva dalla religione. La morale non è assoluta e immutabile, cambia con il tempo. Ma da qui arrivare a dire che una società è in preda alla decadenza perchè generalmente le persone di quella socità giudicano dimeno quello che fanno i loro vicini mi sembra perlomeno strano, quasi da fanatico religioso ;). ( se può tranquillizzarti, la prostituzione su strada a zurigo è praticata e hanno trovato una soluzione abbastanza buona, ma al contempo alcuni fanatici religiosi dopo circa dieci anni sono riusciti a fare spostare l'expo sul sesso da zurigo a Basilea, quindi la dimensione libera e quella restrittiva coesistono anche qua, ma il confronto assume toni più politici)
Tornando invece sul centralizzato o meno, a mio avviso c'è una fortissima componente di questo pensiero che infulenza il pensiero morale. Se l'idea di base delle persone è che lo stato ha il diritto di imporre la morale, e che questa debba essere uguale per tutti, senza libertà di decisione a livello personale o regionale, questo ha un effetto molto pratico sul modo di pensare della gente.
Se invece alla base c'è l'idea che ogni unità minima politica ha una larga possibilità di manovra per fare quello che ritiene giusto, allora il modo di fare e di pensare cambia molto.
Generalmente uno stato centrale genera un pensiero di tipo Top Down e lo applica alla società. Ovvero dall'alto si decide qualcosa e si cambia in basso. Uno stato decentrale ha un pensiero di tipo Bottom Up. Quindi si agisce dal basso fino ad arrivare in alto. Questi sono due modi di fare completamente opposti e danno due visioni del mondo completamente opposte.
Avendo due punti di vista diversi del mondo e opposti, mi sembra perlomeno plausibile che anche la visione morale e della sua applicazione cambi, non dico in maniera totale, ma quanto basta per definire due approcci diversi alle cose.
Quindi si passa dall'essere concentrati su chi non rispetta la norma imposta a tutti, all'essere concentrati a come voler gestire la norma nella propria città, regione. Magicamente quello che fanno gli altri interessa dimeno rispetto a come fare a casa propria, e questo si traduce in un generale disinteresse per emettere un giudizio su quello che fanno gli altri. Questo non vuole dire che la gente non giudica in svizzera, ma semplicemente il fenomeno è meno diffuso rispetto ad altri paesi. Poi magari mi sbaglio ma la percezione di una società è sempre difficile da spiegare.
E ritornando sul tema della prostituzione di questo topic abusatissimo(

), a mio avviso c'è un legame fra stato centrale/decentrale e prostituzione.