Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10 ... te/754868/Il complottista militante di Gabriele Corsi - 24 ottobre 2013
Qualche giorno fa, su alcuni siti d’informazione , è stato pubblicato un video riportato dalla CNN. Sono alcune immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l’attacco al centro commerciale Wetsgate di Nairobi, il 21 settembre. E’ un filmato terribile: si vedono gli attentatori entrare con i fucili spianati. Sparare alla gente. Seguire una donna con due bambine piccole con le mani alzate. Un terrorista nota un telo che si muove. Capisce che c’è qualcuno nascosto. Non ci pensa due volte e lo crivella di colpi.
Ancora scioccato, per la ferocia, l’assurdità di quello che ho appena visto, noto un commento apparso su repubblica.it. Questo: “Dopo un mese? Cos’è, hanno avuto il tempo per montarle? Ma hanno trovato gli attori giusti? PAGLIACCI”.
Il senso è chiaro: le immagini sono finte. Altrimenti le avremmo viste subito (?). Il video è stato girato ad arte per dimostrare che… (e qui la tesi non la so). Facciamo finta non si tratti di un troll. Che non sia una provocazione. Che non sia il classico spiritosone telematico in cerca di visibilità. Si tratta di qualcuno che, realmente, pensa che le cose non siano andate come ce le hanno raccontate. Non importa che lavoro facciate, chi frequentiate. Può essere un collega, un amico tifoso. Può essere la persona più colta del mondo. La più semplice. Ma tutti noi ne abbiamo uno vicino. Il complottista.
In un cocktail di informazioni vere, forse vere, palesemente false, il complottista ti guarda con sufficienza e trova deprecabile la tua ignoranza in fatto di stragi, intrighi internazionali, cronaca nera, persino calciomercato. Ne sa di più della Commissione che ha cercato la verità sull’11 settembre. Si informa nella babele di Internet, dove, per lui, hanno pari dignità il sito ufficiale della Treccani e un video di un signor X che si spaccia per “dottore” perché ha un camice. Se qualcuno mette in dubbio le sue tesi, è evidente che è pagato dalla Cia, dai Massoni, dal Mossad, dall’ex Kgb, da un’organizzazione eversiva a scelta.
Ha i suoi guru, il complottista. Scrivono sulla rete, ovvio. Mettono a disposizione il loro sapere. Certo, scrivono anche libri e tengono conferenze molto ben pagati. Ma figurati se a chi ha fatto delle dietrologia il suo Credo, può venire il dubbio che lo stiano solo usando come un semplice consumatore.
Si nutre di leggende. Per tornare all’11 settembre: c’erano 4000 persone di fede ebraica che lavoravano nelle Twin Towers. Erano state avvertite (tutte) dai servizi segreti israeliani (e tutti hanno mantenuto il segreto). Nessuno di loro (sempre secondo la teoria del complottista) si sarebbe presentato al lavoro la mattina dell’11 settembre. Non ne è morto neanche uno, di ebreo! Ma i fatti (che sarebbero la verità, ma al complottista poco importa) ci dicono che nel crollo sono morti 110 cittadini israeliani e centinaia di ebrei americani. E di tantissime altre nazionalità (circa 80), compresi molti musulmani. E’ un fatto accertato. Ma so già la risposta: “Tu vuoi credere a quello che vogliono farti credere!”.
Sì, è così. Lasciatemi nell’ignoranza. Perché il complottista è per sua natura militante. Chiama a raccolta gli altri adepti di questa schiera di illuminati per insultare chiunque sia scettico nei confronti del suo Credo. E, in realtà, gode molto dello scetticismo altrui, perché questo lo fa sentire ancor più parte di una setta di illuminati che può guardare dall’alto in basso il mondo. Non vuole convincerti, il complottista. Vuole importi la sua visione dell’universo.
E non capisce che, quella che ritiene una analisi complessa e strutturata della realtà, non è che una sua estrema semplificazione. Come puoi spiegare la follia, il fanatismo religioso, la crudeltà di un gruppo di uomini che entra in un centro commerciale e spara a chiunque? E’ molto più semplice pensare sia tutta una montatura. Il complottista guarda un documentario non per domandarsi: “Già, perché?” ma per dirsi “Ecco perché!”. E mentre indica a te (stolto miscredente della grande congiura mondiale) la Via Lattea, per spiegarti che unendo i punti delle stelle viene fuori l’ultima profezia di Nostradamus, gli stanno fregando il portafoglio.
Era un po’ che volevo parlarne.
Chi non ha almeno UN amico, un collega o un compagno di calcetto complottista?
Il complottista non nasce complottista: lo diventa. Di solito viene illuminato da un mentore, uno che la sa lunga (confermo quanto riporta l’articolo: parte tutto dal web, il mentore è un gran navigatore), che comincia ad aprirgli gli occhi sull’11 settembre, sul fatto che non siamo mai andati sulla Luna, sugli UFO e l’incidente di Roswell, sulle scie chimiche, sul progetto americano di indebolire le menti delle persone inserendo nel dentifricio il fluoro, ….
C’è da dire che il complottista non è un alieno con il quale non puoi parlare di calcio, figa, imu, cassa integrazione e pro evolution soccer: il complottista veste i panni che il suo ruolo gli impone solo in determinati momenti. Quando il discorso cade sugli alieni, quando in cielo c’è una nuvola di troppo, quando qualcuno pronuncia la parola "Guantanamo".
E’ a quel punto che il complottista parte in quarta col suo monologo, monologo a fondo perduto perché il complottista sa che l’indigeno continuerà a credere che la macchina fotografica può rubargli l’anima, ma lui è comunque un divulgatore della verità e deve almeno provarci…. E alla fine concluderà il suo monologo con “Domani ti mando dei link via mail. Leggili e cerca di aprire la mente”.
E fra i link, immancabile, un link di un video su youtube che ha come titolo SVEGLIAAAAAAAAAAAA!!!