France wrote:Penso semplicemente che facebook, come altri media prima di lui è usato da tot persone, che non rappresentano la totalità in un'era che ha diversi metodi di comunicazione. Semplicemente si stanno formando tanti gruppetti che condividono informazioni attraverso i propri canali preferiti.
Magari non tutti, ma gli utenti di facebook sono abbastanza da creare la cosiddetta "massa critica", che con il tempo si impone sui gruppi più piccoli.
Google+ rincorre, con buone idee come gli hangout, ma è poco usato e non è una novità tale da scatenare una migrazione di massa dell'utenza come invece è avvenuto per messenger, che si è ritrovato praticamente deserto in pochissimo tempo. Twitter invece mi sembra un mondo a parte, lo uso poco e non ne conosco i meccanismi, e poi il solo fatto di vedere l'hashtag #belibers e simili in prima posizione mi mette i brividi
.
Alla fine comunque il succo è sempre lo stesso, gli utenti vogliono comunicare e tenersi in contatto, messenger era il posto dove trovare tutti quando avevo 16 anni, facebook lo ha sostituito un paio di anni fa quando ne avevo 18. Ciò che è cambiato sono i "servizi aggiuntivi". E' qualcosa che scatta a livello psicologico secondo me in alcune persone, che vogliono dire al mondo "io ci sono", e il loro modo per farlo è condividere con il
loro mondo una foto, un video, o un pensiero sotto forma di stato, link o quello che è.
Tempo fa ho visto un grafico che mostrava i tipi di connessione che si instaurano tra gli utenti dei vari social network.
Facebook sostanzialmente crea una rete chiusa, le prime persone che ti viene in mente di aggiungere sono i tuoi amici più stretti, per poi passare ai conoscenti, per poi allargarsi ai volti noti del proprio paese/città (tenete conto che vivo in un paesino di 15.000 abitanti, quindi magari ho una visione diversa rispetto agli abitanti di grandi città), per arrivare infine a chi conosci occasionalmente e che aggiungi per comodità o perchè in futuro potrebbe capitare di risentirsi. Non è una piattaforma che incoraggia l'interazione con gente sconosciuta, scartando casi eccezionali non ti verrebbe mai in mente di aggiungere alle tue amicizie una persona che magari sta commentando insieme a te qualcosa su una pagina. In una realtà come la mia quindi, si viene a creare una specie di paese parallelo, dove tutti o quasi sono interconnessi con tutti, ma senza la possibilità di ampliare questa rete. La mia rete di "amicizie" ad esempio ha un raggio medio di circa 10 km, e gli unici casi di "amicizie" fuori da questo raggio sono le persone che ho conosciuto su altre piattaforme come i forum. Ci tengo a sottolineare che la maggior parte della gente che è nella mia rete di amici in realtà non l'ho cercata io, semplicemente sono stato aggiunto perchè "volto noto" del paese (suonavo in una cover band dei Led Zeppelin
). Sottolineerei anche che di tutti i miei 279 amici, mi stanno sulle balle in circa 269, ma siccome è ritenuto scortese rifiutare un'amicizia nel nuovo protocollo sociale venutosi a creare, sono stato "costretto" ad accettare questa gente fra i contatti. Facebook quindi, sempre secondo il mio punto di vista, crea semplicemente una rete parallela e alternativa a quella sociale e reale già esistente, e da questo quindi se ne deduce la sua inutilità. Purtroppo però la massa critica (utenti capre senza un minimo di cervello che si spostano dove l'erba sembra più verde) è su facebook, e quindi su facebook si deve stare anche solo per "esistere".
Magari per chi è più grande è diverso, ma per un adolescente o chi ha poco più di 20 anni è davvero obbligatorio esserci. Non lo dico così per dire, potrei raccontare almeno 3 storie di 3 persone diverse che per diversi motivi non sono su facebook e che di fatto non esistono, quasi nessuno sa di loro, e che continuano a perdersi "pezzi di vita" degli altri. Ormai mi è quasi impossibile partecipare ad una conversazione (in real) in cui non si menzionino cose lette o viste su facebook. E' degradante ma è così.
Potrei citare anche la mia esperienza personale: tempo fa disattivai il mio account, continuavo a sentirmi con la mia ormai ex comitiva via cellulare, ma pian piano i contatti si sono fatti sempre meno frequenti visto che mandare un sms costa mentre scrivere su un gruppo di fb no, fino a quando sono stato letteralmente "dimenticato"
. Ho letto anche di un giornalista americano che ha fatto ciò che ho fatto io come esperimento, e dopo quasi un anno è stato "dimenticato" anche lui, spero di riuscire a ritrovare l'articolo.
Tornando alle interconnessioni fra utenti, possiamo riassumere facebook come una rete inutile e ridondante, che collega gente che condivide solo la posizione geografica nel 90% dei casi e che genera contenuto inutile e insignificante per il 90% dei contatti (ad essere buoni). Un forum invece è l'esatto opposto.
La rete creata da un forum è una rete aperta, che collegherà gente in punti geografici casuali, e visto che per natura si divide in categorie, esso collegherà persone che condividono davvero qualcosa, e genererà contenuto utile alla maggior parte dei contatti. Ecco perchè quindi preferisco un forum, o un sito come reddit a facebook.
Facebook ha distrutto le community? Secondo me si, perchè facebook non è un posto per le community.
Spiego meglio, l'approccio che la piattaforma offre per la fruizione dei contenuti è di tipo "stream", che premia quindi il contenuto attivo temporalmente più vicino alla presenza dell'utente sulla piattaforma. Questo sistema però genera caos, ridondanza, e smarrimento dei contenuti.
In una community è invece proprio la storia interna al gruppo stesso che genera coesione e senso di appartenenza, sentimento che su facebook non viene stimolato, anzi, viene distrutto per premiare l'individualità (ho più possibilità di leggere un contenuto pubblicato quando
IO sono online). E' un sistema perverso che obbliga ad essere connessi per più tempo di quanto effettivamente ne valga la pena, ed essere quindi esposti a banner pubblicitari e track vari da parte dei dannatissimi bottoni "mi piace" sparsi in qualunque sito web, e a generare continuamente nuovo contenuto, non importa che sia di qualità o che sia ripetitivo, l'importante è che lo stream sia sempre alimentato.
Purtroppo la maggior parte della gente, la "massa critica", ormai trova noioso anche il solo registrarsi su una piattaforma che non sia facebook, per non parlare del postare su una piattaforma che non sia facebook, cosa che rende i forum una specie ormai in via di estinzione. E' molto più comodo, mentre si guarda l'oceano di cazzate che scorre su facebook, clickare sull'iconcina di un gruppo x, scrivere "we come state?", ricevere si e no due risposte e 5 mi piace per poi sparire di nuovo sommersi da altra immondizia.
Se avete letto tutto il text wall siete delle brave persone
.
(Questa considerazione mi ha portato a riflettere su una cosa di cui non ho parlato, e cioè la lunghezza massima dei post, per niente paragonabile a quella di un forum, ma penso che lo farò nel prossimo post
)