Ecco, come promesso l'ho rivisto, anche se per caso. Lo davano l'altra sera su Rete 4.
Allora, posso denotare due cose: per formare questo fight club, Tyler usa un sistema che rende felici perché ignoranti. Si chiama lavaggio del cervello. Un signore coi baffetti ne ha fatto uso e abuso, ha fatto felice un popolo, ma ha reso infelici praticamente tutti gli altri. La stessa cosa per il fight club e il progetto Mayem (si scrive così?
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). Un po' di sani principi facili da mandar giù, una ripetizione assidua di essi (la prima regola è...), e il gioco è fatto. Questa facile condizionabilità delle persone è anche un tema che viene trattato a fondo. Quando muore Bob, Norton (non mi ricordo il suo nome nel film [faccina che si rode le unghie, anche se non c'è, immaginatevela
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]) è l'unico che tira in ballo la dignità personale (un diritto dell'uomo), al quale invece gli altri rinunciano per un "bene superiore". Riapplicando questo al popolo succitato: hanno rinunciato alla libertà personale, non fermando una dittatura, per poter vivere nella prosperità. "Arbeit macht frei" dicevano.
Detto questo: così come Hitler ha portato alla guerra, Tyler ha avviato quella che alla fine del film sembrebbe una rivoluzione quantomeno esplosiva.
Morale della favola: rinunciare alla libertà personale per seguire ciecamente un leader o un'idea, porta alla devastazione.
Altro fattore, che però interpreto a modo mio: lo stile di vita proposto, da cosa è causato? Dalla pazzia, nella fattispecie dalla schizofrenia. Tu Azagh abbandoneresti tutto il modello di vita "da sei il tuo lavoro"? Se sei razionale no. Per una semplice ragione: questo stile di vita è dannoso non tanto per te stesso, quanto per gli altri. O meglio, se tu pratichi una forma di ascetismo e te ne vai da qualche parte isolato dal mondo, va bene, ma finché resti nel contesto del mondo di adesso, per forza ti scontri con chi il modello non lo vuole abbandonare, e non sarebbero scontri pacifici. E poi, a parte tutto, è un sistema che funziona. "Panem et circenses". Lo dicevano già duemila anni fa. Se tu dai a un popolo da mangiare e qualcosa per divertirsi, starà quieto. E quindi sarà felice. Preciso: se considero il singolo, intelligente, e tutto il resto, esso si sentirebbe magari oppresso (ma qualcuno di veramente intelligente spicca sugli altri, e quindi si scrolla di dosso l'eventuale oppressione); se il metro di misura è la gente, ignorante e pecorona, tutti sono contenti.
Ecco, solito post chilometrico... Posso fare a gara con Lysor!
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