Mari o Monti?

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Mari o Monti?

Post by Bubillus » 07/12/2011 12:03

Cosa ne pensate del periodo che siamo attraversando? Quanto c'è di vero e quanto ci viene nascosto? E' possibile prevedere cosa ne sarà di noi e della società italiana in generale?
Ho avuto una estrema oculatezza a scegliere come luogo preferito, quasi una seconda patria, la Grecia. Mi ricorda quella battuta a proposito del tizio di colore che nella metropolitana di New York sta leggendo il Talmud e il suo vicino di sedia gli dice: "Lei non si fa proprio mancare nulla vero?".

Però ho avuto la possibilità di conoscere la situazione di quel paese in maniera molto diretta, non mediata da televisioni, giornali, opinionisti ufficiali, ma parlando con i miei amici quasi quotidianamente negli ultimi anni, quando l'euforia è stata poco a poco sostituita dalla rassegnazione e dalla rabbia per come le cose stavano peggiorando. E così è stato come vedere in anticipo il futuro dell'Italia talmene tanti sono i punti di contatto e le corrispondenze tra quello che è successo (e sta ancora succedendo) là e quello che stiamo vivendo qui da noi.

Qual'è il vostro punto di vista? Come vi vedete tra 10 o 15 anni? Cosa abbiamo sbagliato noi personalmente o cosa è andato storto nella nostra società?

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Re: Mari o Monti?

Post by snuffz » 07/12/2011 14:06

Mah, dare una risposta che abbracci tutto è davvero difficile.
Ti dirò solo un pezzettino, il sassolino che mi dà più fastidio.
Per anni anzichè biasimarli abbiamo celebrato i furbetti del quartiere, abbiamo sorriso con indulgenza all'italiano delle barzellette che gabba il sistema.
Ci siamo abituati alle piccole illegalità quotidiane (chiedere al dentista "Quanto mi costa questo ponte? E senza fattura?") e se condanniamo la "mafia" come organizzazione criminale, ne abbiamo un'idea astratta e riduttiva fatta solo di sparatorie e auto bomba, ma le piccole mafie quotidiane che viviamo tutti i giorni in ufficio, le affrontiamo con la rassegnazione che comunque "è così che funziona".
L'amministratore di condominio che prende le mazzette su questo o quell'idraulico, sull'elettricista che mette a posto i campanelli e le luci del pianerottolo.
Queste piccole mafie nelle quali siamo immersi fino al collo.

Ci siamo abituati al falso invalido, che è una delle cose più raccapriccianti e moralmente bieche che si possano concepire.
Ogni volta che beccano un falso invalido, mi ritrovo a pensare : "Ma possibile che non avesse nessuno attorno che lo facesse sentire una merda? Nessun amico, nessun conoscente, nessun parente, uno straccio di moglie che non si vergognasse davanti alle amiche con i mariti otto ore in fabbrica? E' impossibile che nessuno sapesse che tizio non era cieco se guidava un motorino! Ma nessun parente che gli dicesse VERGOGNATI, che lo biasimasse, che gli dicesse SEI UN PARASSITA DELLA SOCIETA' ?

Sono sicuro che la nostra italianità più becera ha fatto la sua parte, in questo tracollo.
Il futuro lo vedo grigio.
L'altro giorno discutevo col mio collega sul fatto che dobbiamo lavorare ancora una trentina d'anni prima di andare in pensione.
Mediamente le piccole\medie imprese non hanno una lunga "vita" (non di 30 anni), e la crisi non la allungherà di certo, anzi, sforbicerà come ha già fatto.
Nei prossimi trent'anni, statisticamente, dovrò cambiare azienda.
Quante volte? E a quanti anni accadrà?
Perchè un conto è cercare lavoro a 30 anni, altro discorso è cercarlo a 50.

L'unica cosa che spero è che le difficoltà e il futuro incerto ci mettano un po' di sale in zucca, e alimentino quel cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno.

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Re: Mari o Monti?

Post by France » 07/12/2011 14:31

oggi ho avuto l'ultima lezione sul tema savonarola, machiavelli e guicciardini. Tutti e tre teorici politici e uomini d'azione che hanno intravisto che l'italia del 1500 andava incontro alla dominazione straniera perchè incapace di modernizzarsi. Lamentavano il fatto che il genio e la ricchezza del rinascimento nulla ha potuto contro l'invasione progressiva di tutta la penisola italica dalle potenze straniere come spagna, francia, sacro romano impero.

Tutti e tre cercavano l'anello di collegamento delle nazioni italiche con quelle europee per stare al passo dei tempi, ma senza successo. L'italia è stata incapace di trasformarsi e riformarsi.

Questa è una lettura politica di uomini del '500 della loro contemporaneatà che hanno vissuto periodacci non comparabili a quelli odierni, che comprendevano il sacco di roma e l'inizio di quasi 200 anni di guerre in tutt'italia.

Ora si può sempre vedere le cose al ribasso e dire che c'e' un costante logoramento. Ma questo non è vero. L'italia alla fine della fiera ha perso una guerra mondiale e quasi tutte le guerre d'indipendenza (se non fosse stato per gli alleati o la diplomazia). Si ritrova ad essere una potenza economica mondiale con interessi in tutto il mondo, ma c'e' sentore di crisi.

Io penso che nel bene e nel male l'italia non c'e' mai stata. Non più di quella che c'era nel '500. Le persone non sono tanto diverse e uno spirito nazionale non è mai nato. Lo stato è una cosa da combattere come la dominazione straniera nel '500. Questa incapacità di riformarsi a livello politico e sociale è stato però sempre accompagnato da una elasticità non comune in altre nazioni.

Questa elasticità è stato il cavallo di battaglia di generazioni e generazioni di immigrati che ormmai sono più numerosi degli italiani stessi che vivono in patria. La stessa elasticità che ha portato l'italia a mutare forma politica più di ogni altra nazione e di reinventarsi, ma solo sempre con successi parziali. Infatti gli italiani all'estero sono così elastici che sono i meglio integrati in quasi tutti i paesi e vanno tutti a confluire nelle strutture di potere come in america o in svizzera. Magari dimenticano la lingua italiana ma non lo spirito italiano.

Probabilmente questa insita diversità che ci caratterizza tutti, ci rende anche incapaci di gestirci come vorremmo, creando una insicurezza di base nelle relazioni con gli altri.

Io credo che alla fine questo periodo passerà come gli altri e credo fermamente nelle capacità di rinnovamento e reinvenzione dell'italia, anche se non credo che sarà mai possibile uno stato che funzioni bene e una società più giusta, perchè strutturalmente parlando le forze dell'italia sono anche le sue debolezze.
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Re: Mari o Monti?

Post by Bubillus » 07/12/2011 20:34

Un punto a favore del brodo primordiale (probabilmente lo stesso dei cappelletti) in cui si forma l'italianità, quella che vista da dentro è una cosa e vista da fuori è pizza, mafia, machos, sole, pastasciutta e poco altro.
Ma il mio discorso è un altro (o forse è lo stesso ma visto da un'ottica più pragmatica): cosa è andato storto? Abbassare il reddito delle persone per poter salvare il bilancio dello stato porterà dei benefici? Lavorare di più con un salario meno protetto dall'inflazione, vedere aumentare la percentuale dei propri guadagni andarsene per poter mantenere dei beni che sono ormai di prima necessità come la casa e l'auto, avere in prospettiva una pensione che non permetterà di mantenere il proprio livello di vita e chi può erode ulteriormente il proprio reddito attuale pur di farsi la pensioncina integrativa. Il lavoro che diventa sempre più incerto mentre l'industria come la conoscevamo qui in Europa sta sempre di più spostandosi in oriente. E' un modello che reggerà alla lunga? Proprio perché l'Italia non è mai stata un modello di efficienza non vi pare naturale che saremo proprio noi a pagarla più di tutti mentre altre società organizzate diversamente forse se la caveranno meglio ma inevitabilmente anche loro arriveranno a scontrarsi con l'inevitabile, ovvero che il circuito vecchia generazione-lavoro-reddito-consumi-risparmio-nuova generazione e via così si è rotto e le conseguenze sono quelle che abbiamo sotto gli occhi?
A me pare che negli ultimi 30 anni (diciamo tra 30 e 40 per non dare cifre precise) si sia applicato a livello globale un modello di sviluppo che nel tempo ha divorato i suoi stessi sostenitori e che tornare indietro (mettendo che si possa) è comunque molto complicato perché vorrebbe dire mettersi a nuotare contro corrente. La terra è rotonda e sta correndo lungo un piano inclinato verso il basso, avrà la forza di fermarsi e risalire?
"Secondo le leggi della fisica e dell'aerodinamica, la struttura alare del calabrone in relazione al suo peso non è adatta al volo. Ma lui non conosce queste leggi e vola"

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Re: Mari o Monti?

Post by France » 08/12/2011 03:03

io vedo questi punti:
1) Invecchiamento demografico europeo. -> questo vuole dire che la generazione del 1955-1970 sono più numerose di quelle dell'70-90. Questo crea uno scompenso fra pensionati e lavoratori.

2) Rapporto pensionati lavoratori con relativo sistema di pensione italiano -> questo vuole dire che andando in pensione con l'ultimo stipendio si è creato un modello che in caso di basso ricambio generazionale crea costi assurdi.

3) Spostamento dell'industria a bassa tecnologia. -> è già successo in passato. Quando produrre qualcosa da noi costa di più che da altre parti + il trasporto, allora conviene produrre altre cose. Questo è lo stesso principio perchè nell'impero romano si coltivavano vigne e olive in italia, mentre il grano lo si importava. La mano d'opera costava troppo. Una cosa sempre successa e che si ripeterà sempre. Niente di nuovo.

4) Aristocrazia politica ed economica che impedisce la creazione di grandi strutture private in stile Fiat e la riforma dell'economia. Senza queste superditte private la ricerca ne risente come anche il commercio.

5) Enorme numero di ditte medie e piccole che fanno fatica a sopravvivere in tempi di congiuntira negativa con l'assenza di facilitazioni a livello fiscale. -> Insomma anche se il genio imprenditoriale c'e' fatica a manifestarsi e spesso si concretizza all'estero in forma di ricerca e collaborazioni.

6) Brain Drain. Una ferita aperta e mai chiusa. -> Fuga di cervelli. Altri paesi come la germania hanno anche questo fenomeno, ma si relativizza perchè hanno immigrazione di personale qualificato dall'europa dell'est. L'italia purtroppo esporta e basta cervelli, non ne importa.

Ora non so se c'e' una soluzione facile, ne sono sicuro che questi problemi che ho elencato siano quelli più importanti, ma credo che anche solo correggendo uno o due di questi punti la situazione potrebbe migliorare molto.
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