La riforma universitaria europea
Posted: 12/10/2011 12:17
In italia si chiama 3+2, in svizzera riforma di bologna e altri paesi danno nomi diversi, ma in sostanza si tratta di una riforma europea mirata a standardizzare e a facilitare l'istruzione e il riconoscimento dei titoli a livello europeo.
Nell'idea sembra che sia un bene, ma nella pratica come è? Io vorrei aprire una discussione, soprattutto approfittando del fatto che abbiamo in questo forum utenti di vari paesi a vari livelli di formazione e quindi possiamo confrontare meglio i risultati.
Parlando della mia esperienza personale: http://ec.europa.eu/education/lifelong- ... c48_en.htm
Su questo sito potete vedere le norme europee riguardo alla riforma universitaria. Il punto centrale della riforma sta nella definizione di ETCS che sta per European transfer and accumulation system. In pratica si calcola il lavoro svolto sulla base di 30 ore per punto. Suddividendo così lo studio di bachelor in 180 punti e il mastre in 120 punti. Fin qui tutto bene. Ma dove sta la falla nel sistema?
Ecco qua:
Andando più nello specifico, si può architettare uno studio, a seconda della facoltà e università che si frequenta, basandosi su corsi facili, esami facili alla costante caccia di tanti crediti per poco lavoro svolto. Il che mi fa venire seri dubbi sul messaggio che è stato inviato così agli studenti di tutta europa.
Quindi, quando la qualità non viene più premiata ma si fa un discorso quantitativo, io vedo solo che è stata intrapresa a livello europeo una gran brutta strada. Sempre secondo il mio punto di vista. L'impoverimento della qualità dei diplomi universitari sarà un problema enorme in futuro, dove ci saranno decine di migliaia di laureati che non valgono nulla sul mondo del lavoro, e che sono stati incoraggiati a fare il meno possibile ottenendo i maggiori risultati possibili.
Voi come la pensate, e che esperienze avete avuto in proposito? Soprattutto cosa pensate che ne deriva da un sistema del genere?
Nell'idea sembra che sia un bene, ma nella pratica come è? Io vorrei aprire una discussione, soprattutto approfittando del fatto che abbiamo in questo forum utenti di vari paesi a vari livelli di formazione e quindi possiamo confrontare meglio i risultati.
Parlando della mia esperienza personale: http://ec.europa.eu/education/lifelong- ... c48_en.htm
Su questo sito potete vedere le norme europee riguardo alla riforma universitaria. Il punto centrale della riforma sta nella definizione di ETCS che sta per European transfer and accumulation system. In pratica si calcola il lavoro svolto sulla base di 30 ore per punto. Suddividendo così lo studio di bachelor in 180 punti e il mastre in 120 punti. Fin qui tutto bene. Ma dove sta la falla nel sistema?
Ecco qua:
Sul documento potete controllare non si fa menzione alcuna sulla qualità ma solo sulla quantità. Il significato pratico è che per ogni punto accreditato non vale un discorso di qualità del lavoro ma solo il fatto di avere svolto il lavoro in maniera sufficiente. Quindi vale la presenza e non il merito.[...] and one credit generally corresponds to 25-30 hours of work.
Andando più nello specifico, si può architettare uno studio, a seconda della facoltà e università che si frequenta, basandosi su corsi facili, esami facili alla costante caccia di tanti crediti per poco lavoro svolto. Il che mi fa venire seri dubbi sul messaggio che è stato inviato così agli studenti di tutta europa.
Quindi, quando la qualità non viene più premiata ma si fa un discorso quantitativo, io vedo solo che è stata intrapresa a livello europeo una gran brutta strada. Sempre secondo il mio punto di vista. L'impoverimento della qualità dei diplomi universitari sarà un problema enorme in futuro, dove ci saranno decine di migliaia di laureati che non valgono nulla sul mondo del lavoro, e che sono stati incoraggiati a fare il meno possibile ottenendo i maggiori risultati possibili.
Voi come la pensate, e che esperienze avete avuto in proposito? Soprattutto cosa pensate che ne deriva da un sistema del genere?