OMG.
Ho iniziato gli studi universitari con in piedi ancora il vecchio sistema universitario, che in realtà era nuovo dato che sostituiva da un anno l'altro tipo ancora più vecchio.
Si tratta della facoltà di architettura, dove come ben si può comprendere, a fronte di studi teorici é importante anche la pratica. ( laboratori di progettazione )
Quando avvenne introdotta la riforma europea, penso che in italia fu colta l'occasione per peggiorare il sistema d'istruzione universitario e favorire così gli enti privati.
Uno dei tanti passi compiuti in questi anni per erodere l'istruzione pubbblica.
La formula 3+2, per la facoltà di architettura non é stata recepita ne' dal mondo del lavoro ne' dall'albo professionale, a tuttora un laureato in scienze dell' architettura ( 3 anni ) e iscritto all'albo non sa di preciso cosa può fare e cosa non può fare. La responsabilità di prendere una decisione a riguardo rimbalza tra Ministero e Albo.
Questo al termine dei tre anni.
Vediamo dentro i tre anni
Come già detto un aspetto fondamentale di questa facoltà é il laboratorio, il quale pesa dai 20 ai 25 crediti, dopo i primi anni iniziali in cui il laboratorio si frapponeva con i normali corsi ( frequentavi corsi e laboratorio ) e non si aveva tempo né per studiare né per progettare hanno spezzato l'anno in due, la prima parte corsi e la seconda laboratorio e così funziona un pò meglio.
Un altro aspetto fondamentale di questa facoltà é l'auto-approfondimento, ovvero il tempo che uno studente dovrebbe dedicare a visitare luoghi, leggere riviste e libri e comunque seguire il mondo dell'architettura, della cultura, della tecnologia e dell'arte. Queste attività non sono contemplate nel calcolo delle ore e dovrebbero essere ricavate dagli spezzoni di tempo liberi.Praticamente nulla.
Quindi cosa ne consegue ? gli studenti sono obbligati ad apprendere passivamente nozioni ( presto dimenticate ) e non possono maturare una propria idea.
Un altro impatto negativo sulla facoltà dopo la riforma e forse legata al fatto che é all'interno del Politecnico, la riduzione progressiva di importanza delle materie culturali, ovvero storia dell'architettura e affini. Queste son materie che danno allo studente le coordinate essenziali per muoversi autonomamente nel valutare le architetture esistenti o nuove. Mancando queste basi, viene a mancare la capacità di critica. inoltre erano proprio queste conoscenza a rendere i laureati italiani in architettura "diversi" dagli altri nel mondo. Era la nostra identità, buttata all'ortiche, che ci permetteva di essere aprezzati ovunque andassimo.
Un ultima cosa, una sensazione, partecipare ad un corso or ora, sembra di essere seduti sui banchi di un liceo e non in un università. Non so se sia dovuto alla riforma universitara o altro.
Degli anni di specialistica, i +2 non mi esprimo non avendoli frequentati.
Laurea Magiatrale e Albo.
Ogni specialistica forma un architetto in un settore, le classi di riconoscimento dei propri studi sono visibili sul sito del mistero e su quelle delle facoltà. In teoria ogni classe dovrebbe darti accesso ad un determinato settore e dovrebbe esserti riconosciuta una professionalità. Un architetto-edile é diverso da un archietto- paesaggista.
L'albo é uno solo e a tutt'ora, come per gli Archietti Jr., non vi é alcuna distinzione del punto professionale.
Non tutte le facoltà di architettura hanno recepito la normativa europea e proprongono agli studenti solo corsi di 5 anni oppure affiancano a questi il 3+2 guardando con schifo gli studenti uscenti da quel tipo di percorso. ( leggete i forum a riguardo )
Architettura all'estero e recezione della normativa europea.
Mi piacerebbe saperne di più e vorrei conferme da chi ne sa. Nel frattempo scrivo che che ho sentito dire.
So per certo che in Spagna la facoltà é incentrata molto sulla praticità ma non so se si risolve in 5 anni e se abbia recepito la normativa.
In Francia la normativa non é stata recepita. Per loro la facoltà di architettura dura 7 anni.
Conclusioni.
Le normative europee danno un indicazione tecnica basata su ore, numeri. La qualità formativa é ancora responsabilità delle facoltà e dei Ministeri. Sono loro che decidono come organizzare i corsi e come far risultare il tutto all'interno della normativa. ( che é esattamente come fuzniona il sistema CEE )
Come già detto in precedenza, in Italia, con la scusa delle norme europee é stato minato il sistema d'istruzione universitario.
Nello specifico la facoltà di architettura e i laureati in Architettura ( magistrale e non ) sono stati abbandonati e non vedono definita in modo chiaro la propria professionalità.
Personalmente poi, ritengo che non si possa parlare di specializazzione per la figura dell'archietto....ma questa é un altra storia.
