mi sono letto il link, ma a mio avviso va espansa la parte classificata come perdita di comeptitività.
Il problema è che lo stato è sempre più incapacitato a finanziare la ricerca che è la fonte primaria della competitività. Quindi servono ditte molto grandi come i colossi tedeschi tipo Siemens, tanto per intenderci, a finanziare la ricerca. Avendo molti paesi del sud europa (ma anche islanda o iralanda) ditte piccole, manca una ricerca che possa dare risultati apprezzabili per il settore privato. Gli italiani che sono coinvolti nella ricerca per ottenere nuove patenti sono molti, le patenti che effettivamente sono registrate a nome di ditte italiane sono molto poche, come lo è nel caso della spagna o altri paesi. In questo senso la germania sforna una quantità impressionante di patenti, specialmente nel settore delle energie rinnovabili e della nanotecnologia.
Bisogna guardare in faccia la realtà. Tutti i lavori a bassa tecnologia non possono più essere fatti in europa. Ogni persona che si cimenta in studi per lavori a bassa tecnologia sta sprecando le risorse del paese. In sostanza credo che sta succedendo a livello mondiale quello che è successo a livello nazionale durante la rivoluzione industriale: l'accentramento della produzione. In questo caso la specializzazione della produzione. Quindi bisogna puntare sulla qualità, sulla tecnologia e sul vantaggio competitvo.
Produrre un mattone costa molto molto poco in cina. Produrre alta tecnologia costa tanto dapperttutto, ma solo chi ha trovato sistemi di produzione migliori può produrre a costo minore, e qua lo stipendio diventa un fattore meno importante, comparato al costo di produrre una sedia per esempio.
In ogni caso vedo delle differenze importanti con il passato. Prima di tutto abbiamo delle risorse limitate. Infatti la cina non ha colonie. Sta tentando di sfruttare il mercato africano, ma non potrà mai arrivare al livello di sfruttamento del'1800.
Con un accentramento di ricchezza dovuta alle esportazioni si genererà una classe media che vorrà avere dei consumi pari ai nostri, creando il bisogno di addattare gli stipendi per potersi permettere uno stile di vita migliore.
In sostanza credo quello in cui ci troviamo è solo un tempo di adattamento, una possibilità da prendere al volo per convertire il sistema di produzione europeo verso uno più efficiente ad alta tecnologia. Il tutto dovrebbe essere facilitato da una politica a favore delle imprese private e delle multinazionali. Più vado avanti e meno credo nell'intervento diretto del governo, che spesso si rivela lento, e di poca efficienza, sprecando così le risorse degli stessi contribuenti che ne dovrebbero profittare.
(a questo proposito vi vorrei fare vedere un servizio interessante delle iene)
http://www.video.mediaset.it/video/iene ... rioso.html
Adesso lasciate stare che si parla di svizzera, ma concentratevi sui punti interessanti, e sulla politica del governo nel creare opportunità per le imprese.