È un problema di mentalità e di identità sia fra gli uomini che fra le donne.
Il femminismo, come tutti gli "ismi" ha portato la sua buona fetta di conformismo (scusate le ripetizioni) sia nel senso dell'accettazione che del rifiuto.
Il pericolo in questa cosa è che secondo me si lascia pochissimo spazio all'individualità dell'essere umano indipendentemente dal genere.
Siamo così presi a conformarci o a prendere le distanze da identità preconfezionate che ci dimentichiamo di capire quale sia la nostra.
Se a me piace cucire, mi piacciono le scarpe con il tacco ma anche usare la fresa e il trapano a colonna, in quale categoria rientro? Pazza?
Per certi versi mi sento una privilegiata perché sono cresciuta in una famiglia anomala e poco conformista sotto molti punti di vista:
i miei nonni si sposarono in comune nel '48 facendosi ripudiare dalle rispettive famiglie, mia madre era l'unica ragazza del suo gruppo di amici a cui era permesso di uscire la sera ed andare per esempio ai concerti o in discoteca.
A me nessuno ha mai detto di fare qualcosa perché sono femmina e sono stata sempre incoraggiata a fare tutto ciò che mi piaceva indipendentemente dal fatto che fosse ritenuto più o meno adatto a una bambina o ragazza (a 5 anni volevo mascherarmi da betoniera per carnevale

Per questo motivo ho sempre percepito come assurde certe limitazioni ma purtroppo ce ne sono veramente tante.
Per molte ragazze l'unico modo per andarsene di casa è sposarsi perché la convivenza, assurdo ma vero, è considerata ancora una cosa indecente da molte persone.
Troppe ce ne sono di situazioni e pregiudizi assurdi.
Finchè non cambierà qualcosa di sostanziale nella mentalità delle persone nella sfera personale quotidiana dubito che vedremo grandi cambiamenti altrove.