Parrucchieri cinesi
Posted: 05/11/2009 17:28
Oggi mi hanno dato un volantino pubblicitario, di un parrucchiere che dal nome sembra cinese (il nome è difficile da leggere, ma sembra "Shaxuan" e accanto ci sono dei caratteri orientali). Ho guardato i prezzi: Shampoo + taglio + piega da 8€. Ora, è vero che quel "da" potrebbe nascondere fregature... Ma è un fatto che i parrucchieri cinesi costano effettivamente meno di quelli tradizionali, italiani. Il mio parrucchiere, per esempio, per la stessa cosa me ne chiede 19, di euro: più del doppio. Mi domando: ma com'è possibile una tale differenza? Secondo alcuni i prezzi dei parrucchieri sono gonfiati tantissimo, facevano sostanzialmente cartello, e ora stanno pagando la concorrenza. Eppure il mio parrucchiere non gira in Ferrari.
Ma allora come stanno le cose?
I parrucchieri sono dei ricchi che fanno finta di essere poveri? Secondo me, no.
I cinesi possono mantenere i prezzi bassi perché fanno un lavoro molto sbrigativo, e quindi uno solo può servire tanti clienti? Non mi risulta, personalmente non ci sono mai andato ma qualche mio amico lo fa, e dice che i capelli li tagliano bene. E lo vedo anch'io.
Oppure hanno sviluppato una qualche tecnica per cui riescono a tagliarli bene e in fretta, a differenza dei nostri che sono sì bravi ma anche lenti? Mi sembra difficile anche questo.
I cinesi tagliano i costi grazie allo sfruttamento dei dipendenti, che si massacrano di lavoro ed è già tanto se hanno da mangiare? Temo di sì... Ma c'è COSI' TANTO margine di risparmio, grazie a questo? L'affitto del negozio lo pagano pure loro. Idem le bollette, le spese iniziali per l'arredamento e l'attrezzatura, e poi i prodotti consumabili tipo shampoo, le tasse, l'IVA, e comunque uno straccio di stipendio lo dovranno pur pagare, ai dipendenti. E lo stipendio deve per esempio rispettare dei minimi sindacali.
Oppure i cinesi lavorano sottocosto con l'intento di distruggere la concorrenza e poi essere di fatto monopolisti? Dietrologia? Forse, ma la Cina non mi rassicura particolarmente... Si sa che quando qualcuno fallisce o ha dei debiti (magari per il gioco d'azzardo...) può vendere e i cinesi sono sempre disposti a comprare subito e in contanti, quindi che mirino all'espansione è sicuramente vero. Lo scopo è solo il guadagno, o c'è altro? (per esempio: i pagamenti in contanti non fanno pensare ad attività oneste... ) E fino a che punto sono disposti ad arrivare? Il dumping, ossia praticare prezzi bassi per far fallire gli altri, è credibile? A livello di scrupoli, sicuramente sì (perché non se ne fanno affatto); ma davvero la Cina è disposta a investire in questo? E chi c'è esattamente dietro? Il governo? Dei privati? La mafia?
In definitiva: quale dovrebbe essere il prezzo "giusto" del parrucchiere? Quello dei cinesi (e gli italiani sono dei ladri), quello degli italiani (e i cinesi sono degli schiavisti e/o truffatori), o una via di mezzo? E i cinesi, come e perché fanno questi prezzi?
Il dato di fatto è che dal mio parrucchiere fino a 1-2 anni fa dovevo fare la coda, per farmi tagliare i capelli; oggi, invece, sono quasi sempre entrambi con le mani in mano. Ad agosto hanno speso un sacco di soldi per rifare il negozio: se gli affari andassero bene, che bisogno ci sarebbe di fare una cosa del genere? E' evidente che sono in crisi anche loro. Ma perché non si adeguano abbassando i prezzi? Perché preferiscono "spennare" quei pochi che vanno ancora lì, o perché non se lo possono proprio permettere?
Io mi sento sempre più come se, un pezzo alla volta, ci stessero comprando l'intero paese... E la cosa non mi riempie di gioia.
Ma allora come stanno le cose?
I parrucchieri sono dei ricchi che fanno finta di essere poveri? Secondo me, no.
I cinesi possono mantenere i prezzi bassi perché fanno un lavoro molto sbrigativo, e quindi uno solo può servire tanti clienti? Non mi risulta, personalmente non ci sono mai andato ma qualche mio amico lo fa, e dice che i capelli li tagliano bene. E lo vedo anch'io.
Oppure hanno sviluppato una qualche tecnica per cui riescono a tagliarli bene e in fretta, a differenza dei nostri che sono sì bravi ma anche lenti? Mi sembra difficile anche questo.
I cinesi tagliano i costi grazie allo sfruttamento dei dipendenti, che si massacrano di lavoro ed è già tanto se hanno da mangiare? Temo di sì... Ma c'è COSI' TANTO margine di risparmio, grazie a questo? L'affitto del negozio lo pagano pure loro. Idem le bollette, le spese iniziali per l'arredamento e l'attrezzatura, e poi i prodotti consumabili tipo shampoo, le tasse, l'IVA, e comunque uno straccio di stipendio lo dovranno pur pagare, ai dipendenti. E lo stipendio deve per esempio rispettare dei minimi sindacali.
Oppure i cinesi lavorano sottocosto con l'intento di distruggere la concorrenza e poi essere di fatto monopolisti? Dietrologia? Forse, ma la Cina non mi rassicura particolarmente... Si sa che quando qualcuno fallisce o ha dei debiti (magari per il gioco d'azzardo...) può vendere e i cinesi sono sempre disposti a comprare subito e in contanti, quindi che mirino all'espansione è sicuramente vero. Lo scopo è solo il guadagno, o c'è altro? (per esempio: i pagamenti in contanti non fanno pensare ad attività oneste... ) E fino a che punto sono disposti ad arrivare? Il dumping, ossia praticare prezzi bassi per far fallire gli altri, è credibile? A livello di scrupoli, sicuramente sì (perché non se ne fanno affatto); ma davvero la Cina è disposta a investire in questo? E chi c'è esattamente dietro? Il governo? Dei privati? La mafia?
In definitiva: quale dovrebbe essere il prezzo "giusto" del parrucchiere? Quello dei cinesi (e gli italiani sono dei ladri), quello degli italiani (e i cinesi sono degli schiavisti e/o truffatori), o una via di mezzo? E i cinesi, come e perché fanno questi prezzi?
Il dato di fatto è che dal mio parrucchiere fino a 1-2 anni fa dovevo fare la coda, per farmi tagliare i capelli; oggi, invece, sono quasi sempre entrambi con le mani in mano. Ad agosto hanno speso un sacco di soldi per rifare il negozio: se gli affari andassero bene, che bisogno ci sarebbe di fare una cosa del genere? E' evidente che sono in crisi anche loro. Ma perché non si adeguano abbassando i prezzi? Perché preferiscono "spennare" quei pochi che vanno ancora lì, o perché non se lo possono proprio permettere?
Io mi sento sempre più come se, un pezzo alla volta, ci stessero comprando l'intero paese... E la cosa non mi riempie di gioia.