Inserisco il cd nel lettore.
Alla prima esecuzione guardarsi tutti i filmati di presentazione è un must!
Spesso nei filmati c'è una vera e propria introduzione al gioco, una sorta di antefatto, quindi saltarla equivale a piombare in un cinema a film già iniziato

Okay, siamo arrivati alla schermata iniziale.
NUOVA PARTITA
Scegliamo la difficoltà. Le opzioni proposte sono
FACILE
NORMALE
DIFFICILE
Io scelgo sempre NORMALE. "Facile" equivale a bruciarsi il gioco: nemici di pastafrolla, resistenza tipo Terminator ai colpi avversari e una gran perdita di pathos. Mai giocato un gioco FACILE in vita mia. "Difficile" mi tenta, soprattutto per i giochi che conosco già (esempio gli sparatutto, sui quali sono bravino). Tuttavia ho sempre l'impressione che aumentare la difficoltà significhi solamente aumentare il numero dei cattivi, rendendo il gioco meno fluido e più macchinoso. NORMALE mi sembra un buon compromesso, e poi mi dà l'idea di giocarlo così com'è stato programmato (quindi ben equilibrato).
Riflessioni (personali)
1-un gioco non deve barare
In un gioco che si spaccia per "realistico" (ad esempio uno sparatutto di guerra come Call of duty), non devo trovare in una stanza (giusto in prossimità di un cancello dal quale usciranno 200 soldati e 30 carri armati), una dozzina di medic-kit e 10 lanciarazzi. Rende tutto FALSO. Queste cose andavano bene per Doom, o per giochi di 10 anni fa.
2-quanto dev'essere lungo un gioco?
C'è un po' la credenza che un gioco è tanto bello quante più ore riesce a farci stare attaccati per finirlo. Ancora: si ha forse l'impressione che un gioco corto "deluda", e che l'acquirente possa pensare "Checazz, ho sganciato 50 euro per sto gioco e in soli 3 giorni l'ho finito".
Anzitutto: allungare un gioco più del necessario, serve solo ad annacquarne l'intensità e a rovinare la trama. Vi faccio un esempio: Max Payne II è stato un gioco eccezionale. Molti si sono lamentati della sua brevità, ma giocandolo non si aveva mai l'impressione che al brodo fosse stata aggiunta acqua. Ogni livello era essenziale nella storia e se vi avessero chiesto di tagliare qualcosa, non avreste saputo in che punto poggiare la forbice.
In Splinter Cell Pandora Tomorrow (gioco che ho finito da poco e che mi è piaciuto tantissimo), ho invece trovato questo difetto. Trama e missioni sono ben calibrate fino alla fine...poi l'ultima missione diventa un calvario. Il livello di difficoltà è esasperante, per arrivare al cattivo finale bisogna far fuori decine e decine di guardie del corpo, terroristi, doppiogiochisti, attraversare inutili stanze protette da un numero sovrabbondante di telecamere, e ancora: arrampicarsi su ragnatele di tubi, calarsi nel vuoto, il tutto senza fare il minimo rumore...
Insomma: ho impiegato un mese a terminare le prime 7 missioni, e un altro mese per terminare l'ultima. Praticamente non vedevo l'ora di finirlo.