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E' un FPS (solo) multiplayer ambientato nella Prima Guerra Mondiale (WWI), molto realistico e difficile. Che è il primo punto a favore: non si scherza, bisogna impegnarsi. Certo da soli forse è ancora peggio: giocarlo con un compagno di squadra in cuffia aiuterebbe di sicuro.
Partiamo dicendo che è un gioco Indie e che ha dovuto vedersela con Battlefield 1. Non che ci sia mai stata storia, però Verdun il suo pezzettino di mercato se l'è ritagliato ed ha avuto abbastanza successo da giustificare la prossima uscita dell'espansione dedicata al fronte russo. Lo scarso budget giustifica l'interfaccia un pò scarna e l'assenza di una campagna in singolo.
La mappa di gioco è gigantesca, ma è gestita a settori in cui si gioca fino ad un massimo di 60 giocatori. Non ci sono classi ma si accede alla partita dovendo scegliere (o creare) una squadra. Ciascuna squadra è composta di 4 giocatori e ciascun giocatore sarà chiamato a ricoprire un ruolo: c'è il comandante che può utilizzare ricognizioni aeree e richiedere bombardamenti, c'è l'assaltatore con pala e pistola, c'è il soldato col moschetto, il mitragliatore e ovviamente il cecchino. Ve ne ho citati solo alcuni, e non ho ancora imparato ad usarli tutti!
Avvii il gioco, scegli la squadra, cominci a giocare. Facile e veloce com'era su TF2. Se però vuoi dedicarti a sessioni di gioco più lunghe, un sistema di esperienza delle squadre garantisce dei bonus sempre maggiori.
Veniamo al cuore della faccenda: il gameplay, la battaglia. Proprio come nella WWI la mappa è un disastro di buche, fango, trincee e filo spinato. Se esci dal settore di gioco vieni fucilato, se ti incastri sul filo spinato muori, se non indossi la maschera in una nube di gas soffochi.
La partita è scandita da fasi di attacco e di difesa, quando cambia fase e bisogna difendere, una striscia della mappa diventa "rossa" e deve essere liberata in 30 secondi. Se non si torna indietro si muore. Le fasi cambiano se in X minuti non si è conquistata la fascia di mappa successiva o se non la si è difesa dal contrattacco. Il sistema di respawn garantisce la generazione di queste ondate.
Questo garantisce il movimento necessario a mischiare un pò le carte, costringendo i cecchini a riposizionarsi in avanti o a scappare. Comunque anche col fucile senza ottica si riesce all'occorrenza a piazzare qualche bel colpo (col il tasto "shift" si trattiene il fiato stabilizzando notevolmente la mira).
Ultime cose: l'audio di gioco è bello ma soprattutto necessario perchè ovviamente nessuno di noi ha gli occhi sulla schiena.
La visuale viene resa leggermente sfocata nei punti verso i quali non si guarda direttamente, o mentre si corre, o quando si viene feriti, e son dettagli che conferiscono difficoltà e realismo davvero appaganti.