Dottor Zaius presenta: Arrosticini Contest - Mader vs Snuffz
Posted: 20/08/2012 13:08
Lo ammetto: non mi sciroppo quasi 700 km attraversando quel gomitolo di macchine incolonnate che è Bologna solo per il mare, per la vita da spiaggia che proprio non fa per me, per le colazioni al bar della biondina piena di sonno che sbaglia a farmi il cappuccino, per le sessioni kindle, per le partite a magic, caylus e warcraft (ci arriverò nei prossimi topic).
Io vado al mare fondamentalmente per Zaius.
Solo il Dottore e i suoi magheggi riescono a risvegliare le mie origini abruzzesi (mi frammento fra torino, napoli, roma, giappone e abruzzo... anche se dopo il bagnun sto pensando di chiedere anche la cittadinanza ligure).
In Abruzzo tutto è grande, sproporzionato, sovradimensionato. Sembra di guardare la realtà attraverso una lente deformante. Sembra di essere in quella barzelletta dell'italiano e dell'americano al mercato, con l'americano che a ogni ortaggio commenta "Piccoli! Noi in america avere carote grosse così" finchè l'italiano mostra dei cocomeri e spiega "Questi sono piselli sgranati".
Ecco.
In Abruzzo, o forse nel podere di Zaius, è tutto così.
Ogni cosa è amplificata, esasperata fino all'eccesso. E ogni invito anche solo per un aperitivo tranquillo, diventa motivo di sfida, di lotta contro i carboidrati, di momento catartico dello slacciarsi la cintura dei pantaloni. Prendi la Genziana, amaro digestivo tipico di quelle parti.
Il sapore non è semplicemente amaro: è la quintessenza dell'amaro, è il male incarnato, gusto durissimo, alla Harvey Keitel nel Tenente Cattivo, amaro che il primo sorso ti deforma la bocca a culo di gallina, e devi assaggiarlo una dozzina di volte prima di cominciare a capirlo ed apprezzarlo (un po' come il veleno di vipera).
E poi un secondo dopo averla ingoiata, come una spell incounterabile si attiva l'effetto digestivo: il rutto ti salta fuori fra i denti inaspettatamente e senza che tu possa far alcun che per placarne il rumore. Alcuni pezzi di cibo potrebbero addiritura venire su dallo stomaco: nulla è impossibile per la Genziana.
E dopo il rutto-raudo ti resta solo lo "Scusate" mormorato con imbarazzo ai commensali che più saggiamente hanno virato su un Unicum invecchiato 20 anni.
Ma veniamo all'Arrosticini Contest.
Nonostante mi fossi preparato all'evento, soprattutto psicologicamente, ma anche con leggeri digiuni e un finale ramadan di un giorno intero, la notizia che sarebbe arrivato anche Mader, Mader Montagna-Che-Cammina, mi ha completamente destabilizzato.
Avevo sentito parlare delle imprese pantagrueliche del tre volte campione d'abruzzo, rammentavo un racconto di Ale, moglie di Zaius, che quasi sentenziava "E' impossibile fermare Mader davanti alle rustelle...."
E così ho giocato la carta del bluff.
Mi sono presentato all'evento spavaldo, sbruffone come pochi, con una camicia cattiva con un enorme teschio sulla schiena. Ho caricato Mader citando Muhammad Alì : "Ho fatto a botte con un coccodrillo. Ho lottato con una balena. Ho ammanettato i lampi, sbattuto in galera i tuoni. L'altra settimana ho ucciso una roccia, ferito una pietra, mandato all'ospedale un mattone. Ieri sera per spegnere la luce in camera mia ho premuto l'interruttore: prima che fosse buio ero già a letto! Sono terribile...e sono troppo, troppo veloce!!!"
Mi sono messo in posa Wolverine con 3 arrosticini al posto degli artigli. La mia sceneggiata non ha minimamente impressionato Mader che ha semplicemente risposto ai miei starnazzamenti con "Snuffo guarda che non riesci a starmi dietro".
La cena è iniziata.
Zaius si è infilato in testa un cappello con scritto "The devil is a loser and he's my bitch" e si è messo alla fornace
Per i primi istanti ho retto.
Davvero.
E ci ho creduto.
"Forse potrei anche..."
Ho tenuto testa rispondendo arrosticino su arrosticino: uno io, uno mader, uno io, uno mader.
Superate le prime due dozzine sul volto della scimmia alla fornace si è disegnato un sorriso malsano.
"Questo è solo l'inizio" ho realizzato.
Pochi istanti e la mamma di Zaius ha cominciato a depositare sul tavolo teglie e teglie di cacio fritto.
Per la cronaca: benchè buonissimo una sola palla di cacio fritto ha le stesse calorie di una teglia da sei di profitteroles.
"Guarda" ho detto a Mader addentando il cacio e ungendomi il pizzo di olio e pastella "Alterno arrosticini con cacio fritto"
Mader: "Mai provato il panino di cacio fritto? Due fette di cacio fritto con in mezzo un'altra fetta di cacio fritto".
Verso le 23.00 abbiamo lasciato il tavolo e ci siamo posizionati direttamente accanto alla fucina.
Zaius simile a Vulcano e alla sua fucina, continuava a sfornare e noi mangiavamo al volo. Alle 23.30 ho cominciato a dar segni di cedimento e lì è partito il rush di mader.
Ogni mio arrosticino lui ne mangiava 2.
"Che fai, snuffo, cedi?" se la rideva col suo vocione.
Ho retto ancora un quarto d'ora per puro orgoglio, ignorando i brontolii dello stomaco, e lui è passato a 3x1, io ne prendevo uno e lui le spolpava al volo tre.
Sono crollato alle porte della mezzanotte.
Mader ha continuato. E continuato. E continuato. A ritmo di 3 per volta. Sembrava di guardare Rocco in Rocco Reverse Gang Bang. Sono tornato al tavolo, distrutto, umiliato, e con lo stomaco a pezzi.
La serata si è conclusa con dolce, bicchierini di genziana per tutti i comuni mortali e ancora altri arrosticini per mader.
Grazie per la bellissima serata e la compagnia di tutti.
Io vado al mare fondamentalmente per Zaius.
Solo il Dottore e i suoi magheggi riescono a risvegliare le mie origini abruzzesi (mi frammento fra torino, napoli, roma, giappone e abruzzo... anche se dopo il bagnun sto pensando di chiedere anche la cittadinanza ligure).
In Abruzzo tutto è grande, sproporzionato, sovradimensionato. Sembra di guardare la realtà attraverso una lente deformante. Sembra di essere in quella barzelletta dell'italiano e dell'americano al mercato, con l'americano che a ogni ortaggio commenta "Piccoli! Noi in america avere carote grosse così" finchè l'italiano mostra dei cocomeri e spiega "Questi sono piselli sgranati".
Ecco.
In Abruzzo, o forse nel podere di Zaius, è tutto così.
Ogni cosa è amplificata, esasperata fino all'eccesso. E ogni invito anche solo per un aperitivo tranquillo, diventa motivo di sfida, di lotta contro i carboidrati, di momento catartico dello slacciarsi la cintura dei pantaloni. Prendi la Genziana, amaro digestivo tipico di quelle parti.
Il sapore non è semplicemente amaro: è la quintessenza dell'amaro, è il male incarnato, gusto durissimo, alla Harvey Keitel nel Tenente Cattivo, amaro che il primo sorso ti deforma la bocca a culo di gallina, e devi assaggiarlo una dozzina di volte prima di cominciare a capirlo ed apprezzarlo (un po' come il veleno di vipera).
E poi un secondo dopo averla ingoiata, come una spell incounterabile si attiva l'effetto digestivo: il rutto ti salta fuori fra i denti inaspettatamente e senza che tu possa far alcun che per placarne il rumore. Alcuni pezzi di cibo potrebbero addiritura venire su dallo stomaco: nulla è impossibile per la Genziana.
E dopo il rutto-raudo ti resta solo lo "Scusate" mormorato con imbarazzo ai commensali che più saggiamente hanno virato su un Unicum invecchiato 20 anni.
Ma veniamo all'Arrosticini Contest.
Nonostante mi fossi preparato all'evento, soprattutto psicologicamente, ma anche con leggeri digiuni e un finale ramadan di un giorno intero, la notizia che sarebbe arrivato anche Mader, Mader Montagna-Che-Cammina, mi ha completamente destabilizzato.
Avevo sentito parlare delle imprese pantagrueliche del tre volte campione d'abruzzo, rammentavo un racconto di Ale, moglie di Zaius, che quasi sentenziava "E' impossibile fermare Mader davanti alle rustelle...."
E così ho giocato la carta del bluff.
Mi sono presentato all'evento spavaldo, sbruffone come pochi, con una camicia cattiva con un enorme teschio sulla schiena. Ho caricato Mader citando Muhammad Alì : "Ho fatto a botte con un coccodrillo. Ho lottato con una balena. Ho ammanettato i lampi, sbattuto in galera i tuoni. L'altra settimana ho ucciso una roccia, ferito una pietra, mandato all'ospedale un mattone. Ieri sera per spegnere la luce in camera mia ho premuto l'interruttore: prima che fosse buio ero già a letto! Sono terribile...e sono troppo, troppo veloce!!!"
Mi sono messo in posa Wolverine con 3 arrosticini al posto degli artigli. La mia sceneggiata non ha minimamente impressionato Mader che ha semplicemente risposto ai miei starnazzamenti con "Snuffo guarda che non riesci a starmi dietro".
La cena è iniziata.
Zaius si è infilato in testa un cappello con scritto "The devil is a loser and he's my bitch" e si è messo alla fornace
Per i primi istanti ho retto.
Davvero.
E ci ho creduto.
"Forse potrei anche..."
Ho tenuto testa rispondendo arrosticino su arrosticino: uno io, uno mader, uno io, uno mader.
Superate le prime due dozzine sul volto della scimmia alla fornace si è disegnato un sorriso malsano.
"Questo è solo l'inizio" ho realizzato.
Pochi istanti e la mamma di Zaius ha cominciato a depositare sul tavolo teglie e teglie di cacio fritto.
Per la cronaca: benchè buonissimo una sola palla di cacio fritto ha le stesse calorie di una teglia da sei di profitteroles.
"Guarda" ho detto a Mader addentando il cacio e ungendomi il pizzo di olio e pastella "Alterno arrosticini con cacio fritto"
Mader: "Mai provato il panino di cacio fritto? Due fette di cacio fritto con in mezzo un'altra fetta di cacio fritto".
Verso le 23.00 abbiamo lasciato il tavolo e ci siamo posizionati direttamente accanto alla fucina.
Zaius simile a Vulcano e alla sua fucina, continuava a sfornare e noi mangiavamo al volo. Alle 23.30 ho cominciato a dar segni di cedimento e lì è partito il rush di mader.
Ogni mio arrosticino lui ne mangiava 2.
"Che fai, snuffo, cedi?" se la rideva col suo vocione.
Ho retto ancora un quarto d'ora per puro orgoglio, ignorando i brontolii dello stomaco, e lui è passato a 3x1, io ne prendevo uno e lui le spolpava al volo tre.
Sono crollato alle porte della mezzanotte.
Mader ha continuato. E continuato. E continuato. A ritmo di 3 per volta. Sembrava di guardare Rocco in Rocco Reverse Gang Bang. Sono tornato al tavolo, distrutto, umiliato, e con lo stomaco a pezzi.
La serata si è conclusa con dolce, bicchierini di genziana per tutti i comuni mortali e ancora altri arrosticini per mader.
Grazie per la bellissima serata e la compagnia di tutti.