Una storia da orchi

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SoulRaiden-Dw-
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Post by SoulRaiden-Dw- » 27/06/2003 10:51

Il motivo per cui il mio orco e` "particolare", cioe` ha si i tratti orcheschi (appena continuo la storia capirete cosa intendo), pero` ha anche un anima, ha delle caratteristiche che lo distinguono dagli altri. Fare una storia dove un orco mangia carne cruda, dove combatte selvaggemente, urla senza motivo e chi piu` ne ha piu` ne metta e` abbastanza banale a mio avviso.
Il mio intento e` di creare un orco in cui qualcuno ci si puo` anche immedesimare, quando scrivo io immagino di essere Erodish, dove la brutalita` nn e` un dovere, ma una necessita`, dettata dalla legge della tribu`.
Io voglio scrivere la storia di un orco di cui andare fieri, questo e` il mio scopo e spero di riuscirci :D.

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Post by SoulRaiden-Dw- » 27/06/2003 12:00

Voce del Silenzio si abbatte sul l'albero con poderosa convinzione, esso cadde addosso a tre furfanti, due li uccise sul colpo, l'altro rimase stordito. Poi comincio a volteggiare sulle loro teste, si precipito dall'alto su uno di loro, frantumo la pietra, rimase conficcata nel terreno lasciando il malcapitato intatto alla sua sinistra per qualche decimo di secondo, poi si rialzo, volteggio all'altezza della vita e taglio di netto altri quattro che erano li intorno. La battaglia era conclusa, l'unica vincitrice era Voce del Silenzio, i venti furfanti, che volevano far bottino nella tana di Erodish, avevano trovato una brutta accoglienza.
Voce del Silenzio era l'ascia bipenne che teneva con cura e grazia, in questi dieci anni non l'aveva mai abbandonata per nessun motivo, infondo essa era la degna sostituta dell'arma di suo padre.
Erodish la trovo dentro un carro che trasportava merci o almeno era l'unica cosa che trovo in quel carro. Da quello che poteva dedurre, capi che il carro era stato svaligiato e i mercanti che viaggiavano sopra erano stati uccisi. Successe ben nove anni fa.
Erodish in quel tempo stava camminando in mezzo al bosco alla ricerca di qualcosa di commestibile da mangiare, senti delle urla strazianti li dove si doveva trovare un sentiero. Si diresse con cautela cercando di capire dalle voci cosa poteva succedere, ma con poco successo. Come si sa gli orchi sono un po' duri di orecchi e per combattere Erodish si basava soltanto sull'olfatto. Senti il puzzo di sette uomini armati di metallo, quasi sicuramente ferro e il profumo di altri due senza armi, poi senti l'odore di sangue. Il problema più grave che doveva affrontare in quel periodo, era il polline, che confondeva fin troppo bene la distanza degli odori. Quando senti i ladri scappare via, si avvicino al carro. Annuso l'aria in cerca di cibo e trovo tre succulente bistecche di maiale, che non mangiava da più di un anno. Le divoro senza grazia, la fame si sa non guarda in faccia nessuno.
Poi decise di farsi un sonnellino e si avvio verso la fine del carro. Sedendosi sul bordo del carro e appoggiando le mani indietro tocco qualcosa di ferro. Lo esamino in ogni suo particolare, era un ascia bipenne, alta quanto lui, due metri e quaranta, ed era piena di intarsiature, molte delle quali dovevano essere rune che nemmeno gli sciamani della tribu` sarebbero stati capaci di tradurre. Era molto pesante, probabilmente per questo i ladri l'avevano abbandonata. Il solo impugnarla gli dava una sensazione strana, di calma e di tranquillità. L'arma doveva essere sicuramente magica, avrebbe voluto tanto essere nel suo villaggio e chiedere a uno sciamano con quali cavolo di magie doveva avere a che fare.
La prese in “prestito” infondo l'arma di suo padre se l'era giocata contro un orso bruno, nel duello ruzzolarono giu` da una rupe e l'arma non fu più trovata e nemmeno l'orso, e poi non la voleva tenere per sempre, infondo le armi magiche non gli sono mai piaciute, hanno troppi misteri che le accompagna, un giorno l'avrebbe portata in qualche villaggio umano.
Dopo un anno di convivenza con Voce del Silenzio, Erodish comincio a capire particolari in essa. La capacita` primaria si vedeva nella battaglia, riusciva in qualche modo a creare un vuoto d'aria intorno che permetteva di distinguere perfettamente odori e suoni nelle vicinanze e questo per un guerriero cieco e` molto utile.
Con il passare del tempo l'orco si affeziono alla sua nuova arma che gli salvo la vita tante volte e comincio, mentalmente, a chiamarla Voce del Silenzio, quello che non riusciva a esprimere con le parole, l'ascia riusciva a esprimerlo con una chiarezza assoluta.

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Post by SoulRaiden-Dw- » 24/07/2003 15:14

Anche questo e` un pezzo con una grammatica scadente ^_^. Poi daro` a sevenede i pezzi scritti con una corretta grammatica, da mettere nella sezione apposta, ma intanto vi do` un piccolo assaggio :D.

Capitolo 4

Le dita della ragazzina si appoggiarono con cautela alle iscrizioni sulla roccia. Poi una luce potente come il sole, invase completamente la foresta. Duro` circa trenta secondi poi ritorno la normalita`, Erodish non se ne accorse nemmeno.
-Ben fatto ragazzina- Disse Lamir.
-Grazie- Rispose Lorina.
Lamir era un uomo graciele ma aggraziato, molto veloce nel suo lavoro, era di bell'aspetto, ma senza troppi particolari che catturassero l'attenzione, alto un metro e settantacinque per sessanta kili, faceva come mestiere l'assassino, aveva incontrato Erodish due anni prima. Doveva ucciderlo per conto di una città nelle vicinanze. La città Solecalante aveva paura dell'orco e di quello che che poteva fare al suo bestiame o alle fanciulle della città se si fosse avvicinato troppo, la città aveva soltanto sentito parlare dell'orco, ma i possidenti imapuriti ingaggiarono Lamir per controllare l'esistenza dell'orco e di portare a termine la vita dello stesso il prima possibile. Quando Lamir finalmente riusci a trovarlo, per una settimana lo studio` cercando il momento migliore per colpire. Era un professionista e voleva fare un lavoro pulito anche se doveva farlo contro una delle razze più sporche che potevano calpestare il suolo.
Il sesto giorno d'appostamento Lamir, appoggiato ad una roccia, era intento a preparare il veleno che avrebbe dato la fine a quell'insidioso energumeno, il veleno consisteva in un miscuglio di bacche velenose, preparato appositamente dall'assassino. Mentre Lamir era intento con il pestello e il mortaio a preparare l'intruglio, un urlo di donna catturo` la sua attenzione, raccolse rapidamente le sue armi e altrettanto rapidamente si diresse nella direzione da dove provenivano le urla. Appostato sopra un burrone vide un gigante delle nuvole che stringeva quella che era una ragazzina e non una donna come aveva supposto, aveva capelli neri e tagliati a caschetto, il viso non si vedeva, rivolto dalla parte opposta del burrone, l'unica cosa che si vedeva erano i piedi nudi al fondo della mano del gigante.
-Aiutami, Erodish ti prego aiutami- Urlava la ragazza. Lamir era scosso avrebbe voluto fare qualcosa, ma non poteva lui era troppo debole per fronteggiarlo. Poi il gigante si fermo, c'era qualcosa nella foresta che si avvicinava molto velocemente, con il passo troppo pesante che si poteva pensare persino a un rinoceronte, in una sua folle corsa.
Era erodish. L'orco balzo` verso il gigante, inarco` la schiena cercando di portare voce del silenzio il piu` indietro possibile, cercando di creare un effetto catapulta con il proprio corpo e la sua ascia, e quando la sua arma si abbatte` contro il gigante, Lamir capi` che era riuscito appieno nel suo intento. L'ascia bipenne penetro` avidamente nelle carni del gigante che stramazzo` per terra e molte delle sue viscere furono sparpagliate per terra dopo che l'arma fu tolta dal suo addome. Poi corse dalla ragazzina e si accerto` della salute di quest'ultima, stava bene ma era scioccata.
-Grazie Erodish- Disse lei, con le lacrime agli occhi. E lui le fece uno dei sorrisi piu` sinceri e grandi che Lamir ebbe mai la fortuna di vedere.

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Post by SoulRaiden-Dw- » 26/09/2003 09:18

Uff, snuffz dovrei continuare a scrivere questa storia, il problema base e` l'esatto contrario che uno ci si puo` aspettare, ho troppe idee e nn so quale sviluppare prima.
Uff, faticoso fare lo scrittore.

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